La porzione della massa encefalica che prende origine dalla parte dorsale della vescicola romboencefalica e occupa la parte posteriore e inferiore della cavità cranica.
Nell’Uomo (fig. 1) e nei Mammiferi [...] o cellule a canestro. I granuli, così denominati per la particolare piccolezza del loro corpo, occupano, in masse stipate e in numero elevatissimo, tutto lo strato cui danno il nome e inviano gli assoni nello strato molecolare, dove si biforcano a T ...
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Nome comune della pianta erbacea (Solanum tuberosum; v. fig.) delle Solanacee, largamente coltivata, e dei suoi tuberi, ricchi di amido, molto usati nell’alimentazione umana.
Caratteristiche
La pianta [...] carbonica. Sotto l’azione della luce può accumularsi nelle cellule inverdite e nei germogli del tubero un alcaloide velenoso, la produzione è stata di circa 2 milioni di t. La superficie investita risulta sensibilmente inferiore rispetto al passato ...
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Trematodi Classe di Platelminti. Di forma in genere ovale, foliacea, raramente cilindrica, hanno apparato gastro-vascolare con bocca terminale o sub-terminale, esofago provvisto di faringe muscolosa che [...] , o con punte, e munito di opercolo. Alcuni T. sono vivipari.
I T. si dividono nelle sottoclassi Digenei e Monogenei (v. fig sacciforme. All’interno della redia si trovano le cellule propagative in attivo sviluppo. Le redie fuoriuscite dalla ...
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Processo morboso a carico delle arterie, che ha la sua espressione caratteristica nella cosiddetta placca aterosclerotica (o ateroma), consistente in un ispessimento asimmetrico dello strato più interno [...] muscolari lisce e da una matrice ricca di fibre collagene. Oltre alle cellule muscolari lisce ed endoteliali, la componente cellulare comprende linfociti T, macrofagi e mastociti, tutti dotati di un variabile stato di attività e in grado di produrre ...
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In biologia cellulare, recettore di superficie coinvolto nel collegamento fra citoscheletro e matrice extracellulare e nell’adesione fra le cellule. Studi effettuati a partire dalla seconda metà degli [...] subunità β. Per es., l’i. LFA (molecola associata alle funzioni leucocitarie) permette il legame fra i linfociti T citotossici e le cellule bersaglio da distruggere, quali quelle infettate da un virus. Una mutazione del gene che codifica l’i. LFA ...
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Turbellari Classe di Platelminti comprendente la sottoclasse Arcofori con 9 ordini e circa 3400 specie. Riunisce vermi piatti di aspetto diverso, indicati con il nome generico di planarie (v. fig.), marini, [...] cuticola e costituita, oltre che dalle cellule ciliate, da cellule ghiandolari mucose (dette a rabditi perché di pigmento o da pigmento associato a corpi rifrangenti.
I T. sono ermafroditi; i testicoli, situati ventralmente nel parenchima, sono ...
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Toxoplasma Genere di Sporozoi Coccidei, parassiti di numerose specie di Mammiferi (uomo compreso) e di Uccelli, in cui determina la toxoplasmosi. Se ne conosce una sola specie, T. gondii (v. fig.), e vari [...] formazione di gametociti e di una oocisti, che avviene nelle cellule intestinali del gatto e di altri felini. Le oocisti, animali costituiscono la fonte d’infezione per l’uomo. Il T. penetra attraverso le mucose, anche sane, oppure attraverso lesioni ...
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Genere di Batteri Eubatteriali della famiglia Rizobiacee, che vivono nel suolo o all’interno dei tessuti delle piante.
A. tumefaciens induce tumori duri e molli in radici e fusti di molte piante coltivate, [...] formazione del tumore è dovuta a un segmento di DNA plasmidico, detto DNA T, che si integra per ricombinazione nel DNA cromosomico della cellula vegetale infettata. I geni del DNA T, che codificano gli ormoni della crescita nei vegetali, inducono la ...
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Società di biotecnologie tedesca, con sede a Mainz (Germania), fondata nel 2008 dai medici turco-tedeschi U. Şahin e O.Türeci e specializzata nella progettazione di farmaci immunoterapici, quali le terapie [...] geniche personalizzate contro il cancro basate sui linfociti T ingegnerizzati (CAR-T) in grado di agire sul sistema immunitario perché riconosca e distrugga le cellule tumorali. Quotata al NASDAQ e con una capitalizzazione di mercato di 21 miliardi ...
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Gruppo di virus oncogeni a DNA, appartenenti alla famiglia Papovaviridae. I p. sono rappresentati dai virus del papilloma (dell’uomo, del coniglio, dei bovini e dei cani), dai virus del polioma, dal p. [...] il DNA virale nudo (virione) si dirige nel nucleo della cellula ospite e inizia la trascrizione e traduzione dei geni precoci. Essi codificano le proteine iniziali denominate t-piccola e T-grande. La sintesi di T-grande è essenziale per la successiva ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
linfocito
(o linfocita) s. m. [comp. di linfo- e -cito (o -cita)]. – In biologia, cellula presente nel sangue (dove rappresenta una particolare serie di leucociti) e nei varî organi linfatici (linfonodi, milza, timo, ecc.), che svolge ruoli...