Il c., o 17-idrossi-11-deidrocorticosterone, è uno dei principî attivi estraibili dalla corteccia surrenale. Presumibilmente elaborato dalla zona fascicolata della ghiandola, il c., di cui non si può ancora [...] da E. C. Kendall negli S.U.A. e da T. Reichstein in Svizzera, fu sintetizzato, dopo laboriosissime indagini, solo nel , viceversa, azione inibente sulla proliferazione di cellule patologiche; diminuzione degli eosinofili circolanti. il ...
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(XI, p. 345)
Riproduzione e sviluppo del corallo. − La carenza di studi aggiornati su tale celenterato induce tuttora a far riferimento alla Histoire naturelle du Corail di Lacaze-Duthiers (1864), quale [...] che, diffondendosi nel mare e incontrando le cellule germinali femminili (ovociti), danno luogo alla imbarcazione per la pesca del c. nel Mediterraneo arriva alle 20 t di stazza, mentre quelle che operano nel Pacifico settentrionale, partendo dai ...
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NUCLEARE, ENERGIA
Carlo SALVETTI
. Nel suo significato più generale: ogni forma di energia connessa con processi nucleari (v. nucleo, in questa App.). Negli ultimi tempi è invalso l'uso di designare [...] di uranio 235 sviluppa la stessa quantità di calore di 3000 t. circa di carbone.
È opportuno premettere che allo stato attuale : a) in biologia: permeabilità dei tessuti e delle cellule, coagulazione del sangue, vita dei globuli sanguigni, anemia; ...
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ROTIFERI (lat. scient. Rotatoria; ted. Rädertierchen; ingl. wheel animalcules)
Pasquale Pasquini
Scoperti probabilmente da J. Harris nel 1696 e descritti più ampiamente da Eichhorn prima (1761), da C. [...] ciglia vibratili, simile a quello che caratterizza le "cellule a fiamma" dei Platelminti. Tali canalicoli possono essere sono da accettarsi con riserva. Secondo la classificazione di C. T. Hudson e P. H. Gosse la classe dei Rotiferi comprende ...
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Col termine e., o ematopoiesi (dal greco α`ιμα, "sangue", e ποίηϚιψ, "produzione"), viene indicata la complessa funzione dell'organismo umano che consente un costante rinnovamento e una conseguente continua [...] osseo almeno due tipi di cellule orientate già in senso linfoide T o B, e queste sono la cellula progenitrice pre-preB da cui deriva la cellula pre-B, e la cellula progenitrice pre-T.
Queste cellule progenitrici commissionate hanno: una limitata ...
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Patologo, nato il 14 marzo 1854 a Strehlen (Slesia) e morto il 20 agosto 1915 a Bad Homburg. Si laureò nel 1878 a Lipsia, poi fu a Berlino; ivi contrasse una tubercolosi sperimentale; guarì dopo lungo [...] identici a quello inutilizzato o perduto. La rigenerazione, come di regola, è eccessiva. L'eccesso di ricettori viene espulso dalla cellula e passa nel sangue dove verrà senz'altro a costituire l'anticorpo cioè - se l'antigene era una tossina - l ...
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Celebre botanico, nato a Haarlem il 16 febbraio 1848, vivente. Appassionato fin da fanciullo allo studio delle piante, s'iscrisse nel 1866 all'università di Leida e nel 1870 si laureò, presentando come [...] atiività scientifica si occupò specialmente di meccanica cellulare, eseguendo numerose ricerche sulla permeabilità del protoplasma Pfeffer, servirono di fondamento alla teoria del Van 't Hoff sulla pressione osmotica delle soluzioni diluite e a ...
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VISCOSITÀ
Tommaso COLLODI
Guido VERNONI
Si chiama "viscosità" o anche "attrito interno" di un corpo la resistenza che si incontra facendo scorrere uno strato del corpo in esame, rispetto agli strati [...] in esame, ovvero un uguale volume di liquido campione; detti t, t0 questi tempi, si ha evidentemente
(infatti il tempo influire tanto la componente liquida del sangue (plasma), quanto le cellule in essa sospese. La viscosità del plasma è di poco ...
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Gruppo animale istituito dal Leuckart (1854): separato dall'antico gruppo dei Vermes e considerato dal Grassi (1882) come un tipo a sé. La sua posizione sistematica è quanto mai incerta; il Hertwig li [...] regione corticale, priva di pigmento, costituita dalle cellule sensoriali.
I Chetognati sono ermafroditi: le gonadi (sistematica, anatomia, distr. geogr., ecc.) è dato da Stanley T. Burfield, Sagitta, in Transact. of Liverpool Biological Society, XLI ...
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. Termine usato in ostetricia per indicare la modalità con cui si stabiliscono i primi rapporti intimi fra l'uovo umano fecondato ed i tessuti materni. La fecondazione si ritiene generalmente avvenga nella [...] elementi connettivali dello stroma, le cellule deciduali. Queste cellule non si lasciano aggredire dal dell'età di circa 15 giorni, in Annali d'Ost. e Gin., 1902; T. Rossi Doria, Über die Einbettung des menschlichen Eies, in Archiv. f. Gyn., 1905 ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
linfocito
(o linfocita) s. m. [comp. di linfo- e -cito (o -cita)]. – In biologia, cellula presente nel sangue (dove rappresenta una particolare serie di leucociti) e nei varî organi linfatici (linfonodi, milza, timo, ecc.), che svolge ruoli...