(App. III, I, p. 501)
Pittore, scultore e scrittore francese, morto a Parigi il 12 maggio 1985. Nel 1951 si recò a New York e trasferì la sua collezione dell'art brut a Heart Hampton, in un locale offerto [...] 'Hourloupe (1962-74) il segno pare sostituirsi alla materia: cellule tipo, monadi per lo più a righe rosse e blu, lo stesso D. nella Biographie au pas de course (1985). Vedi tav. f. t.
Bibl.: M. Ragon, Dubuffet, Parigi 1958; P. Selz, The work of Jean ...
Leggi Tutto
PRIONE
Claudio Massenti
Acronimo sostantivato (dall'inglese Proteinaceus Infective One, unità o particella) coniato da S.B. Prusiner, nel 1982 circa, con riferimento alla particella che egli stesso [...] sulla superficie dei neuroni, dei linfociti e di alcune altre cellule, è soggetta all'azione della proteasi K, che la digerisce of ''prion dementia'', in The Lancet, 341 (1993), p. 127; J.T. Hughes, Prion diseases, in Brit. Med. Jour., 306 (1993), p. ...
Leggi Tutto
Termine usato comunemente in biologia e in special modo in embriologia sperimentale per indicare quei cambiamenti che si producono durante lo sviluppo nell'uovo, in seguito al sorgere e allo stabilirsi [...] della determinazione, da cui deriva la graduale specializzazione delle cellule in cui l'uovo si divide (blastomeri) involve sia si distribuiscono in esso i materiali formativi (O. Schultze; T. H. Morgan).
I fenomeni di determinazione interessano non ...
Leggi Tutto
Il d. c., condizione altamente disabilitante, può insorgere per un evento traumatico o essere associato a patologie nelle quali sono coinvolte le vie somatosensoriali del sistema nervoso centrale e periferico. [...] canali potassio), liberazione di fattori infiammatori (citochine, prostaglandine, istamina), infiltrazione di cellule del sistema immunitario (macrofagi, mastociti, linfociti T) contribuiscono a favorire lo stato algico. Un ruolo determinante è stato ...
Leggi Tutto
. Città di 10 mila abitanti, posta nel distretto t. arbonifero della Sassonia, a 30 km. a S. di Lipsia, 150 m. s. m.
Malattia di Borna. - Per la diffusione e la gravità assunta, specialmente in Borna e [...] il cervelletto e il midollo spinale sono meno gravemente interessati. Il Joest descrisse particolari inclusioni nucleari delle cellule nervose, caratteristiche secondo lui per questa malattia; a ciò si è opposto il Pilotti che ritiene le inclusioni ...
Leggi Tutto
Medico e biologo, nato a Vicari (Palermo) il 14 settembre 1923. Si è laureato in medicina a Padova nel 1947, ed è stato assistente (1947-52) nell'istituto di Istologia ed embriologia della stessa università. [...] Durante il decennio 1952-62, in collaborazione con T. Caspersson a Stoccolma, con R. Dulbecco a Pasadena, con F. Jacob a Parigi e con M. funzionanti, A. e i suoi collaboratori hanno ottenuto cellule nuove dotate di un genoma nucleare proveniente da un ...
Leggi Tutto
MILSTEIN, Cesar
Marco Vari
Chimico argentino, nato a Bahia Blanca l'8 ottobre 1927. Membro dell'Instituto nacional de microbiologia di Buenos Aires (1957-63), ne è stato direttore della Divisione di [...] ha prodotto le prime linee cellulari di ibridomi, le cellule che secernono gli anticorpi monoclonali.
Gli ibridomi sono il precursor of immunoglobulin light chains, in collaborazione con G. Brownlee, T. Harrison e M.B. Mathews, in Nature New Biology, ...
Leggi Tutto
Immunologo australiano, nato a Brisbane il 15 ottobre 1940. Nel 1996 gli è stato conferito il premio Nobel per la medicina, insieme a R. Zinkernagel, per gli studi sulla specificità della difesa immunitaria. [...] mediche. D. è infatti riuscito a dimostrare che nei topi i linfociti T uccidono le cellule infettate dai virus, ma non sono in grado di uccidere le cellule infettate provenienti da ceppi diversi di topi. Questo implica che essere infettata dal ...
Leggi Tutto
TRABACCHI, Giulio Cesare
Fisico, nato a Roma nel 1884. Laureatosi in fisica nel 1907, libero docente nel 1921, rifiutò quell'anno stesso la cattedra universitaria di ruolo per dedicare la sua attività [...] Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei.
Si devono al T. le esperienze sulla birifrangenza accidentale, che hanno dato meccanica; lavori di elettrotecnica, lavori riguardanti le cellule fotoelettriche, la fotografia, la conducibilità dei metalli, ...
Leggi Tutto
Evoluzione
Giuseppe Montalenti
Luigi L. Cavalli-Sforza
di Giuseppe Montalenti, Luigi L. Cavalli-Sforza
EVOLUZIONE
L'evoluzionismo nella cultura del XX secolo di Giuseppe Montalenti
sommario: 1. Introduzione. [...] presente inizialmente in una popolazione con la frequenza p0 al tempo t = o venga alla fine fissato in una popolazione di Per esempio, si sono trovati Batteri che vivono dentro le cellule del tessuto adiposo di termiti e di blatte. Sembra che ...
Leggi Tutto
t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
linfocito
(o linfocita) s. m. [comp. di linfo- e -cito (o -cita)]. – In biologia, cellula presente nel sangue (dove rappresenta una particolare serie di leucociti) e nei varî organi linfatici (linfonodi, milza, timo, ecc.), che svolge ruoli...