macrofago
Gianni Marone
Caterina Detoraki
Cellula del sistema immunitario, facente parte del sistema reticolo-istiocitario e residente nei tessuti. I macrofagi derivano dalla differenziazione dei monociti [...] una funzione fondamentale anche nell’ambito dell’immunità specifica. I macrofagi sono infatti tra le cellule deputate alla presentazione dell’antigene ai linfociti T (APC, Antigen presenting cells). Successivamente, nella fase effettrice, i linfociti ...
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tubo neurale
Abbozzo embrionale del sistema nervoso centrale, derivante dalla piastra neurale, ispessimento dell’ectoderma dorsale della gastrula. Nel corso della terza settimana di sviluppo embrionale [...] distinti in anteriore e posteriore; questi si occludono rispettiv. intorno al 25° e al 27° giorno. Le cellule ectodermiche del t. n. ricevono segnali di differenziamento che creano gradienti lungo i due assi principali del tubo, l’asse dorsoventrale ...
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pap-test
Studio citologico dei prodotti di esfoliazione degli epiteli, applicato alla diagnosi precoce dei tumori dell’utero. Il materiale prelevato con una pipetta, o con una spatola, e ‘strisciato’ [...] abnormi, non ulteriormente classificabili); ASC-H (cellule squamose abnormi che non escludono una HSIL); AGC (cellule ghiandolari – endocervicali o endometriali – abnormi che non escludono un tumore). Il p. t. può inoltre evidenziare la presenza di ...
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Tawara, Sunao
Anatomo-patologo giapponese (Oita, Kyushu, 1873 - m. 1952). Prof. di patologia nel-l’univ. di Fukuoka (1908). Precedentemente (1903-06) aveva lavorato a Marburgo con L. Aschoff, con il [...] muscolo cardiaco una particolare formazione alla quale fu dato il nome di nodo di Aschoff-T. o nodo di T.: nodo atrioventricolare, formato da cellule miocardiche differenziate e situato nello spessore del setto tra atrio e ventricolo, costituente del ...
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Ramo delle discipline biologiche che studia la struttura microscopica e ultramicroscopica dei tessuti e degli organi animali e vegetali, dal punto di vista morfologico, istochimico e delle attività funzionali [...] Seguirono, sempre nella prima metà del 19° sec., gli importanti studi di J.M. Schleiden, T. Schwan e F. Unger sulla struttura cellulare e sull’origine delle cellule dei vegetali e, a conferma e sviluppo delle idee di quest’ultimo, le ricerche di K.W ...
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tossina Sostanza biologica avente azione dannosa, anche a minime dosi, sugli organismi viventi. Le t. possono avere varia origine: microbica (elaborate da schizomiceti, miceti, virus), vegetale (fitotossine), [...] le membrane cellulari dei globuli rossi (perciò dette anche emolisine), t. neurotrope, cui appartengono la t. tetanica e quella botulinica, potentemente lesive su cellule e terminazioni nervose ecc. Gruppo tossoforo L’aggruppamento molecolare che ...
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Biochimico statunitense (n. New York 1952). Laureatosi in chimica e fisica alla Harvard University (1972), ha conseguito il PhD in fisiologia all'univ. inglese di Cambridge (1977), dove poi è stato ricercatore [...] all'univ. di Cambridge, T. era riuscito a seguire all'interno delle cellule il livello del calcio responsabile dei colori fino ad comprendere l'arancio, il rosso e il porpora. T. ha ricevuto per le sue ricerche numerosi riconoscimenti, tra cui il ...
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Massa d’acqua che circonda la terraferma e ricopre gran parte della superficie terrestre. In senso stretto, si indicano con il termine oceano gli spazi acquei più vasti e si chiamano m. distese acquee [...] , notevoli alle latitudini elevate.
Le distese di cellule vegetali che compongono il fitoplancton sono consumate dallo m. ogni anno è stata stimata in circa 2,7 milioni di t, per oltre due terzi prodotti da scarichi industriali e civili. Ma si ...
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zinco Elemento chimico, metallo di colore bianco azzurrastro, che all’aria si ricopre di uno strato sottile di carbonato basico.
Chimica
Caratteri generali
Lo z. appartiene al gruppo II B del sistema [...] tampone per gli ioni z. quando il metallo attraversa le cellule intestinali. Lo z. si trova anche nella gustina, un milione di t, raggiungeva 1,8 milioni di t nel 1935, 3 milioni di t nel 1960 e 5 milioni di t nel 1970, 10,4 milioni di t nel 2009 ...
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In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano un complesso organico o una sua parte; è così chiamato anche il [...] : la prima risulta dalla trasformazione in tessuti adulti delle cellule originate dai meristemi apicali primari; la seconda è originata da in una concezione unitaria le diverse posizioni si deve a T. Parsons, secondo il quale la s. sociale consiste ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
linfocito
(o linfocita) s. m. [comp. di linfo- e -cito (o -cita)]. – In biologia, cellula presente nel sangue (dove rappresenta una particolare serie di leucociti) e nei varî organi linfatici (linfonodi, milza, timo, ecc.), che svolge ruoli...