IBRIDO CELLULARE
Vittorio Sgaramella
Le cellule di organismi viventi possono fondersi e originare un'unica cellula con caratteristiche diverse da quelle delle cellule di partenza, dette anche parentali. [...] , a cura di A. E. Sowers, New York 1985; F. Sala, R. Cella, Trasferimento genico in cellule vegetali, Padova 1988; In situ hybridization, a cura di A.T. Haase e M.B. Oldstone, in Current topics in microbiology & immunology series, vol. 143 (1989 ...
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Tecniche chirurgiche
Fabrizio Consorti
Le innovazioni nella chirurgia di inizio millennio
Il continuo e rapido sviluppo tecnologico iniziato negli anni Cinquanta del 20° sec. ha consentito alla chirurgia [...] ceramica, colonizzandolo e riproducendo osso. Lo stesso tipo di cellule si è dimostrato in grado di riparare fistole intestinali D.S. Finley, N.T. Nguyen, Surgical robotics, in Current surgery, 2005, 62, 2, pp. 262-72; M.T. Longaker, R.J. Rohrich ...
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NAVARRA (A. T., 41-42)
Giuseppe CARACI
Nino CORTESE
Regione storica della Spagna, corrispondente all'ingrosso all'odierna provincia dello stesso nome (10.506 kmq.). Il territorio, che risulta costituito [...] ricorda la costa cantrabica, e l'alpestre giogaia pirenaica (Roncal, Aezcoa, Roncisvalle), poco popolata e distinta in numerose piccole cellule, ognuna delle quali forma come un'unità a sé. In complesso, la Navarra è uno dei paesi più poveri della ...
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FITORMONI
Gaspare MAZZOLANI
. Gli ormoni vegetali o f. sono sostanze organiche sintetizzate dalle piante superiori. Essi esercitano una forte azione sul metabolismo vegetale e controllano l'accrescimento [...] ac. 2-4-5-triclorofenossiacetico (2, 4, 5-T)
ac. α-fenossipropionico
varî derivati fenossipropionici e fenossibutirrici i quali stimolano l'accrescimento e la divisione di cellule integre intorno alle ferite, favorendo la formazione dei calli ...
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SARCOSPORIDÎ (lat. scient., Sarcosporidia Bütschli, 1882; sinon. Psorospermi, Tubuli di Miescher, Corpuscoli di Rainey)
Leopoldo Granata
Parassiti comuni (Sarcocystis tenella, della Pecora, è stata trovata [...] e nei Rettili; occasionalmente parassiti anche dell'uomo (S. T. Darling, 1909-10; B. Babudieri, 1932). Si intestino, si trasformi in un elemento ameboide che penetra in una cellula e si frammenta, dando forse origine a gameti; lo zigote migrerebbe ...
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MITOGENETICI, RAGGI
Franco Rasetti
. A base dell'esistenza delle radiazioni cosiddette mitogenetiche, cioè capaci di stimolare la mitosi delle cellule, sta la seguente esperienza riportata dal fisiologo [...] dimostrato che essa abbia un'azione stimolante sulla mitosi delle cellule nelle quali essa venga assorbita; 3. la così detta analisi A. Gurwitsch, Die mitogenetische Strahlung, Berlino 1932; T. Reiter e D. Gabor, Zellteilung und Strahlung, Berlino ...
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Fedele, Ivan
Guido Barbieri
Compositore, nato a Lecce il 6 maggio 1953. Diplomatosi in pianoforte, armonia, contrappunto e composizione al Conservatorio di Milano (ha studiato con R. Dionisi, A. Paccagnini, [...] ), sono generate infatti da una serie minima di cellule germinali che si espandono fino a realizzare universi sonori in Le magazine du centre, 1996, 92.
I. Stoianova, E. De Vischer, T. Proietti, Ivan Fedele, in Les cahiers de l'IRCAM, 9, Paris 1996.
C ...
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LINFOGHIANDOLE (lat. scient. glandulae lymphaticae)
Primo Dorello
Dette comunemente ganglî linfatici, si trovano intercalate nel tragitto dei vasi linfatici e rappresentano stazioni di deposito e di [...] chiamò centri germinativi, perché in esse abbondano cellule linfatiche in divisione cariocinetica. La sostanza midollare , che penetrano in gran parte per l'ilo.
Bibl.: T. Hellman, Die Lymphgefässe, Lymphknötchen und Lymphknoten, in W. Möllendorff ...
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SPOROZOI (lat. scient. Sporozoa Leuckart, 1879)
Leopoldo Granata
Questi interessanti organismi, limitati oramai (v. neosporidî) ai Coccidî, alle Gregarine e agli Emosporidî, costituiscono un gruppo veramente [...] per l'ambiente esterno. Lo sporozoite (trofozoite) penetrato nella cellula ospite, cresce; ha luogo una moltiplicazione nucleare per cui modo di trasmissione è sconosciuto. Una forma dell'uomo (T. pyrogenes) è stata descritta da A. Castellani (1914). ...
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GASSER, Johan Lorenz
Arturo CASTIGLIONI
Guido FERRARINI
Medico, nato a Vienna nel 1723, morto nel 1765. S'occupò di studî anatomici con tanta diligenza che gli fu conferita la laurea senza esami [...] G., essendo omologo ai ganglî spinali, presenta la struttura di questi ultimi: è, cioè, essenzialmente formato da cellule unipolari il cui prolungamento, vera fibra a T, si biforca dopo breve percorso, dando un ramo che va all'origine del nervo dalla ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
linfocito
(o linfocita) s. m. [comp. di linfo- e -cito (o -cita)]. – In biologia, cellula presente nel sangue (dove rappresenta una particolare serie di leucociti) e nei varî organi linfatici (linfonodi, milza, timo, ecc.), che svolge ruoli...