Architettura e tecnica
Copertura di un fabbricato, costituita da superfici inclinate (falde o spioventi) appoggiate alle strutture portanti dell’edificio e disposte in modo da assicurare il deflusso delle [...] situato nella parte dorsale del mesencefalo dei Vertebrati Amnioti, in cui le cellule nervose assumono una distribuzione stratificata. Negli Ittiopsidi e nei Sauropsidi, il t. ottico è rappresentato da due prominenze dorsali, i lobi ottici (o corpi ...
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Musica
Strumento a percussione costituito da una cassa di risonanza, solitamente in rame, chiusa da una membrana che viene percossa da mazzuoli a testa sferica in feltro, cuoio, sughero o altro materiale. [...] è la cavità che mette in comunicazione la cassa del t. con le cellule mastoidee; il canale timpanico è il canalino osseo, scavato nella rocca petrosa del temporale, che si apre nella cassa del t.: è percorso dal nervo di Jacobson. Osso timpanico è la ...
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tensegrità Struttura meccanica costituita da elementi discreti e distinti sottoposti a forze di compressione e da elementi continui sottoposti a sforzi di tensione. Lo sviluppo della teoria della t. si [...] presente nel sistema (da cui il nome di tensegrity, dalla fusione di tension e integrity). Hanno particolare interesse strutture di t. in cui gli elementi discreti sono disgiunti da quelli continui; in questo caso i primi sono aste rigide ai cui ...
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PREFABBRICAZIONE
Enrico Mandolesi
(App. III, II, p. 474; IV, III, p. 49)
Prefabbricare significa realizzare parti funzionali di un'opera edilizia prima e al di fuori della ''fabbrica'', intesa come [...] , per poi richiamare il sistema finlandese AUSA a cellule accatastabili in cemento armato per edifici di abitazione fino luogo di produzione); le travi (in genere di forma a ''T'' con ala larga) posizionate con un carro di varo vengono affiancate ...
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LEGNO (XX, p. 780)
Gaspare MESSINA
Giulio CERADINI
L'impiego del legno come materiale 4a costruzione, specie in costruzioni aeronautiche o da finitura, è stato notevolmente esteso, adeguandone le caratteristiche [...] praticamente costante. Le cavità delle cellule vengono chiuse e le pareti delle cellule schiacciate l'una sull'altra, di piccolo spessore. La sezione è generalmente rettangolare, a doppio T o a cassone. Se l'altezza della sezione è rilevante, ...
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(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, I, p. 877)
La prima e. universale, dopo la seconda guerra mondiale, venne inaugurata a Bruxelles nel 1958, dopo ben 13 anni dal conflitto. Il tema fissato dall'Expo era [...] struttura permanente che propone un'aggregazione di cellule residenziali prefabbricate (riproposte utopicamente nei progetti sistemata su progetto di R. Piano. Vedi tav. f.t.
Bibl.: Esposizione di Vancouver: Architectural Record, luglio 1986; Spazio ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] sembrano aver costituito in questi anni le cellule germinali di uno sviluppo urbano che, storia d'Italia, 64), III, 1, Roma 1973; Anonymi Valesiani pars posterior, a cura di T. Mommsen, in MGH. Auct. ant., IX, 1892, pp. 249-339: 259-262, 314-328 ...
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Progettazione
Renato De Fusco
di Renato De Fusco
Progettazione
sommario 1. Introduzione. 2. Definizione. 3. Aspetti linguistici della progettazione. 4. Progettazione e architettura moderna. 5. La progettazione [...] In esso prenderanno corpo quei principi che s'incarnano in cellule-tipo, in criteri di soleggiamento, di ventilazione, di moderna, Bari 1960, 19735.
Benevolo, L., Giura-Longo, T., Melograni, C., I modelli di progettazione della città moderna, Venezia ...
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Architettura
Leonardo Benevolo
di Leonardo Benevolo
Architettura
sommario: 1. Le origini della nuova architettura. 2. La formazione di un movimento unitario. 3. Le esperienze dal primo dopoguerra ad [...] il Bergpolder costruito a Rotterdam nel 1934 da Brinckmann, van der Vlug't e van Tijen.
Le Corbusier apre nel 1922 il famoso studio di dagli elementi: i mobili, gli oggetti d'uso, le cellule più piccole degli organismi edilizi (l'alloggio singolo, l ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] à l'époque carolingienne, ivi, pp. 293-309; J. Leclercq, Y a-t-il une culture monastique?, ivi, pp. 339-356; E. Junyent, Catalogne Romane, Se nel mondo monastico francese si formano le cellule musicali che preparano l'esuberante fioritura della scuola ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
linfocito
(o linfocita) s. m. [comp. di linfo- e -cito (o -cita)]. – In biologia, cellula presente nel sangue (dove rappresenta una particolare serie di leucociti) e nei varî organi linfatici (linfonodi, milza, timo, ecc.), che svolge ruoli...