La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] antartici e di invertebrati osservati per la prima volta dal norvegese J.T. Ruud. Si scopre che nel genere Daphnia la quantità di emoglobina, non contenuta in cellule, varia secondo la pressione parziale di ossigeno.
Rivelata la struttura della coda ...
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Recettori
RRagnar Granit
di Ragnar Granit
SOMMARIO: 1. Concetti generali: a) cenni storici; b) tipi di recettori; c) definizioni elementari; d) potenziale generatore; e) adattamento; f) altri modi di [...] corretto distinguere il potenziale del recettore da quello delle cellule gangliari che generano la corrente che stimola il nervo due gruppi (v. Burgess e altri, 1968). I tylotrichs (peli T) sono i più lunghi e grossi di tutti: ognuno di essi emerge ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1991-2000
1991-2000
1991
Il sistema operativo Linux. Uno studente finlandese, Linus Torvalds, sviluppa il sistema operativo Linux. Il sistema può essere distribuito, [...] Cdk2, che regolano uno dei primi stadi (G1/S) del ciclo cellulare nei vertebrati.
Un meccanismo di controllo della mitosi. Due studi, uno di fa ca.; lungo 13 m ca., con una massa di 8 t ca., era più grande anche del tirannosauro, che visse in America ...
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Storia dei concetti e delle tecniche nella ricerca sulle reti neurali
Jack D. Cowan
(Department of Mathematics, University of Chicago Chicago, Illinois, USA)
In questo saggio descriveremo diverse ricerche [...] precedenti di Willshaw e von der Malsburg (1976). Chiamiamo r l'attività in una fila di cellule retiniche, e t l'attività corrispondente in una fila di cellule corti cali. Sia W la matrice dei pesi dei contatti sinaptici tra le fibre retiniche e le ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] che parte dalla corteccia verso il talamo passa attraverso l'NRT e dà origine a fibre collaterali eccitatorie verso le cellule dell'NR T, così come ogni assone che ha origine nel talamo e si proietta verso la corteccia cerebrale. l neuroni dell'NRT ...
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I risultati dell'elaborazione neuronale come fonte dell'informazione
John Hertz
(Niels Bohr Institute, Blagdameswey Copenaghen, Danimarca)
Una parte consistente della neurofisiologia si occupa dell'interpretazione [...] alla modulazione spaziale in quella direzione. Lavori successivi di T.I. Gawne e collaboratori (Gawne et al., 1996b) hanno esteso questi risultati: sembra che per questi neuroni (cellule complesse, nella classificazione di Rubel e Wiesel) la ...
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Immagini del linguaggio
Friedmann Pulvermüller
(Sozialwissenschaftliche Fakultät, Universität Konstanz, Costanza, Germania)
Secondo le teorie del 19° secolo, il linguaggio era localizzato in due piccole [...] il cablaggio delle aree visive determini il fatto che le cellule in grado di rilevare il movimento siano più frequenti in Scheibel AB., Wechsler AF., New York, Guilford Press, pp. 1-12. ELBERT, T., RAY, W.J., KOWALIK, Z.J., SKINNER, J.E., GRAF, K.E ...
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Visualizzare il funzionamento del cervello umano
Adina L. Roskies
(Department of Neurology and Neurological Surgery, Washington University School of Medicine, Saint Louis, Missouri, USA)
Steven E. Petersen
(Department [...] , come la diffusione della luce in risposta al volume cellulare. Gran parte di questi metodi è invasiva o comunque the spatial precision of functional MRI. Cereb. Cortex, 7, 181-192.
FOX, P.T., MINTUN, M.A., RAICHLE, M.E., MIEZIN, F.M., ALLMAN, J.M, ...
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Macromolecole, struttura delle
Lelio Mazzarella
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Generalità: a) costituzione, configurazione e regolarità; b) unità costitutive di macromolecole; c) coordinate cartesiane [...] coppie di basi all'atomo C1′ delle rispettive catene: le coppie A/T, T/A, C/G e G/C sono da questo punto di vista da cui deriva il nome di forma Z. Gran parte del DNA nelle cellule è nella forma B; vi sono tuttavia indicazioni che la forma Z esista ...
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Lo sviluppo di biotecnologie per l'ambiente
Walter Marconi
(Dipartimento di Chimica, Università di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
In questo saggio illustreremo il contributo delle biotecnologie alle [...] Il reattore, adeguatamente mescolato, opera in discontinuo. Alla fine della reazione le cellule sono rimosse per filtrazione. La capacità dell'impianto è di 2000 t/anno. È interessante notare che il processo Zeneca non costituisce l'unica tecnologia ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
linfocito
(o linfocita) s. m. [comp. di linfo- e -cito (o -cita)]. – In biologia, cellula presente nel sangue (dove rappresenta una particolare serie di leucociti) e nei varî organi linfatici (linfonodi, milza, timo, ecc.), che svolge ruoli...