Schekman, Randy Wayne. – Biologo statunitense (n. Saint Paul 1948). Dopo aver conseguito la laurea in Scienze molecolari presso l’Università della California nel 1971, nel 1975 ha conseguito un dottorato [...] insieme a J.E. Rothman. Nel 2013 è stato insignito del Premio Nobel per la medicina insieme a J.E. Rothman e T.C. Südhof per le scoperte nei meccanismi che regolano il traffico di vescicole, uno dei più importanti sistemi di trasporto all’interno ...
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Treponema Genere di Batteri della famiglia Spirochetacee, con varie specie patogene e non patogene. Quelle patogene causano infezioni alla bocca, all’intestino e alle regioni genitali dell’Uomo e di altri [...] , ma altre sono considerate microaerofile. Le cellule hanno struttura elicoidale e grandezza 0,1-0,4 × 5-20 μm. Esempi di specie patogene sono: T. bryantii, parassita del rumine dei bovini; T. hyodysenteriae, agente della dissenteria dei maiali ...
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In genetica, mutazione del genoma, che consiste nella presenza di un cromosoma soprannumerario o di un frammento di cromosoma a carico di una determinata coppia cromosomica. Le t. hanno come sintomo comune [...] Pätau (t. del cromosoma 13; ➔ Pätau, Klaus) e la sindrome di Edwards (t. del cromosoma 18; ➔ Edwards, John Hilton); nella t. del cardiopatia congenita. La gravità del quadro clinico dipende dal numero delle cellule con corredo cromosomico anomalo. ...
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totipotente Si dice di cellula staminale che, non essendosi ancora differenziata, può evolvere in qualunque tipo di cellula dell’organismo (➔ staminale).
In botanica, di cellula o di gruppo di cellule [...] sviluppo, nel senso che può dare origine ad altre cellule e quindi a tessuti indifferenziati, o a organi, o addirittura a una pianta intera; la cellulat. si comporta dunque come una cellula germinale (zigoto o spora). Tale capacità è evidente in ...
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In genetica molecolare, sigla sia per l’enzima adenosindeamminasi sia per il gene che lo codifica. Nei Mammiferi l’enzima catalizza la degradazione (deamminazione) dei nucleosidi e nucleotidi, derivanti [...] copie del gene che codifica l’ADA sono difettose, nelle cellule dell’individuo affetto si accumula desossiadenosina che, a concentrazione elevata, risulta particolarmente tossica per i linfociti B e T. La loro distruzione porta a una forma di ...
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topoisomerasi In biologia molecolare, gruppo di enzimi presenti in tutte le cellule sia di eucarioti sia di procarioti, che svolgono un ruolo importante specialmente in processi quali la replicazione e [...] è quello di introdurre o rimuovere i superavvolgimenti mediante tagli a cui seguono immediatamente risaldature senza la formazione di estremità libere dei filamenti. Le t. di tipo I introducono tagli nel singolo filamento della doppia elica; le ...
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trabecola In anatomia e istologia, struttura a pilastro o trave, o a fibre riunite in un fascio. In anatomia microscopica, t. di Remak, file di cellule epatiche che appaiono ramificate e separate da piccoli [...] spazi sanguigni, i sinusoidi.
In embriologia, le due sbarrette di cartilagine che, nello sviluppo del cranio cartilagineo, limitano la finestra ipofisaria. Con il procedere dello sviluppo, si fondono con ...
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tetrade biologia In citologia, gruppo di 4 cromatidi che si forma allo stadio di diplotene, durante la meiosi, e presenta la massima contrazione allo stadio di diacinesi. botanica Complesso di 4 cellule [...] prodotte per due divisioni successive di una cellula madre, come si ha di norma nella formazione delle spore. T. si chiama anche il complesso di 4 granelli pollinici (microspore originatesi per tetradogenesi), i quali in alcune piante (Ericacee ecc.) ...
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In biochimica, proteina dimerica (peso molecolare 64.000) presente esclusivamente nella membrana mitocondriale interna delle cellule del tessuto adiposo bruno (grasso bruno). La t. agisce come un canale [...] di controllo della permeabilità ai protoni, provocando il disaccoppiamento regolato della fosforilazione ossidativa nei mitocondri, che induce la produzione di calore nel grasso bruno ...
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tubulina In biochimica e biologia, proteina dimerica, presente in tutte le cellule eucariotiche, che costituisce l’unità base dei filamenti dei microtubuli (➔) caratteristici di flagelli e ciglia e del [...] citoscheletro. La t. è anche importante perché interviene nella formazione delle fibre del fuso mitotico. ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
linfocito
(o linfocita) s. m. [comp. di linfo- e -cito (o -cita)]. – In biologia, cellula presente nel sangue (dove rappresenta una particolare serie di leucociti) e nei varî organi linfatici (linfonodi, milza, timo, ecc.), che svolge ruoli...