tassoidi Composti chimici diterpenici estratti da piante del genere Taxus, alcuni dei quali dotati di spiccate proprietà antitumorali.
Il più semplice dei t. è il taxolo o tassolo di formula C47H51NO14. [...] ha suscitato considerevole interesse nei decenni successivi per la sua capacità di distruggere le cellule tumorali. Il meccanismo con cui il taxolo e gli altri t. esplicano la loro azione è risultato completamente diverso da quello osservato per gli ...
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tirosina Amminoacido aromatico, di formula HOC6H4CH2CHNH2COOH. Si presenta in cristalli aghiformi, poco solubili in acqua: dall’idrolisi proteica si ottiene la t. levogira. La t. si combina stabilmente [...] della tirosinchinasi anche dopo la dissociazione dell’EGF dal recettore.
La comparsa di t. nelle urine è indice di importante e irreparabile lesione delle cellule epatiche, o, di un grave disturbo metabolico, geneticamente determinato, la tirosinosi ...
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transaminazione In biochimica, reazione mediante la quale il gruppo amminico −NH2 di alcuni amminoacidi (glutammico, aspartico ecc.) si trasferisce in un α-chetoacido (piruvico, ossalacetico ecc.), con [...] nuovo chetoacido. Gli organismi animali, grazie alle reazioni di t., sono in grado di sintetizzare, partendo da prodotti del presente soprattutto nel miocardio e quella glutammico-piruvica nelle cellule epatiche: ne deriva che, in conseguenza di ...
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Biochimico statunitense (n. New York 1952). Laureatosi in chimica e fisica alla Harvard University (1972), ha conseguito il PhD in fisiologia all'univ. inglese di Cambridge (1977), dove poi è stato ricercatore [...] all'univ. di Cambridge, T. era riuscito a seguire all'interno delle cellule il livello del calcio responsabile dei colori fino ad comprendere l'arancio, il rosso e il porpora. T. ha ricevuto per le sue ricerche numerosi riconoscimenti, tra cui il ...
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In biochimica, proteina (peso molecolare ca. 70.000) secreta dai linfociti T dopo che questi si sono legati alle cellule che presentano l’antigene di riconoscimento. Nel punto di contatto con i linfociti [...] , la p. provoca la lisi della membrana delle cellule bersaglio e, aggregandosi, forma pori sulla membrana cellulare stessa. L’interazione di un linfocita T citotossico con una cellula che presenta un complesso antigene estraneo MHC di classe I (➔ HLA ...
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Sancar, Aziz. – Scienziato turco naturalizzato statunitense (n. Savur 1946). Ha studiato negli Stati Uniti, a Dallas, ed è professore di Biochimica e biofisica all'università del North Carolina. I suoi [...] di ricostruire in parte il modo in cui le cellule riescono a riparare i danni che avvengono nel DNA e le sue scoperte hanno aperto la strada a nuove cure anticancro. Nel 2015 è stato insignito, insieme a T. Lindahl e P. Modrich, del premio Nobel per ...
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Nome (sigla PWM) dato alle cinque lectine (da Pa-1 a Pa-5) che si estraggono da Phytolacca americana e che stimolano la proliferazione dei linfociti T in coltura, legandosi alla B-D-acetilglucosammina [...] presente sulla superficie delle cellule. ...
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INSETTICIDI (XIX, p. 357)
Giuseppe Tommasi
L'eliminazione degl'insetti è giustificata dalla gravità dei danni che essi arrecano, soprattutto, essendo in prevalenza fitofagi, all'agricoltura. Ma molti [...] sulle piante, potendo causare la morte delle cellule e conseguentemente l'ingiallimento e la caduta delle e Javiller, in Bull. Soc. chim., s. 4ª, V (1929), p. 241; T. Ferraris, Trattato di patologia e terapia vegetale, 3ª ed., Milano 1926-27, I, a ...
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OSSIDAZIONE
Sergio FUMASONI
Enzo BOERI
In chimica, in senso ristretto, la reazione di combinazione dell'ossigeno con un elemento o con un composto (C + O2 = CO2; 2MnO + O2 = 2MnO2) o la reazione [...] (ΔF°) dalla relazione
dove R è la costante molare dei gas e T è la temperatura assoluta. D'altra parte la costante di equilibrio K sono tutti disposti in successione spaziale nei mitocondri delle cellule. Si ha così una erogazione graduale di calore ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] o inibitorie. Il neurone i è attivo al tempo t se e solo se, al tempo precedente t−1, nessun neurone collegato a i con sinapsi Boston coltivano con successo i virus della poliomielite su cellule fetali umane. Grazie a questa tecnica, che procurerà ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
linfocito
(o linfocita) s. m. [comp. di linfo- e -cito (o -cita)]. – In biologia, cellula presente nel sangue (dove rappresenta una particolare serie di leucociti) e nei varî organi linfatici (linfonodi, milza, timo, ecc.), che svolge ruoli...