Zignematacee Famiglia di Alghe verdi con tallo filamentoso semplice, formato da cellule cilindriche con cloroplasti stellati, spiralati o appiattiti. Generi principali: Mougeotia, Spirogyra, Zygnema. Si [...] moltiplicano per isogamia e gli zigoti si formano per versamento del protoplasma di uno dei gameti attraverso un tubo di copulazione (spirogyra) o per incontro dei due protoplasmi a metà del tubo stesso. ...
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sincizio In istologia, massa protoplasmatica multinucleata derivante dalla riunione secondaria di cellule in un primo tempo separate. In botanica è sinonimo di plasmodio (➔ Mixofite).
In embriologia, [...] s. vitellino, s. situato alla periferia del tuorlo, sotto e lungo il margine del blastoderma nell’uovo dei Pesci e dei Sauropsidi. Non partecipa alla formazione dell’embrione, ma contribuisce alla digestione ...
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enterotossina
Tossina che si origina nell’intestino. Anche, tossina attiva sulle cellule della mucosa intestinale (per es., e. stafilococcica). ...
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glioepitelioma
Tumore endocranico del tessuto nervoso derivante dall’ependima, costituito da cellule cuboidee o poligonali a mutuo contatto. ...
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Meato o ponte, che attraversa le membrane citoplasmatiche, o plasmalemmi (➔ membrana), e unisce le cellule. Nelle piante, i p. attraversano il plasmalemma e la parete cellulare dei tessuti vegetali o delle [...] la lamella mediana ne è attraversata, cosicché, per la presenza dei p., che sono più o meno numerosi per ogni cellula, le diverse cellule vive di una pianta formano una sola unità plasmatica, il simplasto. Al centro della maggior parte dei p. corre ...
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Apparato pluricellulare (gametangio) delle Archegoniate e di altre piante, le cui cellule interne si trasformano in anterozoi o gameti maschili, i quali infine diventano liberi. Nelle Tallofite provviste [...] di a. questi, talvolta unicellulari (per es., varie Cloroficee), producono uno o più spermatozoidi. Nelle Briofite, gli a. sono sempre pluricellulari, peduncolati, di forma solitamente clavata e a volte ...
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La perdita, transitoria o definitiva, da parte di forme viventi (microrganismi, cellule di tessuti, parassiti, insetti ecc.), della preesistente sensibilità a sostanze chimiche (antibiotici, chemioterapici, [...] antimicotici, antiparassitari o altro) capaci di provocarne la morte o di inibirne l’accrescimento e la moltiplicazione. Nella maggior parte dei casi, il fenomeno è imputabile a meccanismi di mutazione ...
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staminale tumorale, cellula
staminale tumorale, cèllula locuz. sost. f. – Cellula progenitrice della cellula cancerosa, necessaria per il mantenimento del tessuto tumorale. Le cellule staminali tumorali, [...] probabilmente perché hanno mutazioni che contribuiscono alla loro tumorigenicità. Una conseguenza dell’esistenza di questo tipo cellulare è che le cellule all’interno del tumore non sono omogenee, ma costituiscono spesso uno spettro più o meno ampio ...
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topoisomerasi In biologia molecolare, gruppo di enzimi presenti in tutte le cellule sia di eucarioti sia di procarioti, che svolgono un ruolo importante specialmente in processi quali la replicazione e [...] la trascrizione del DNA, in quanto sono coinvolti nella modificazione del grado di superavvolgimento della doppia elica del DNA: il loro compito è quello di introdurre o rimuovere i superavvolgimenti mediante ...
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cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...
cellulare
agg. [der. di cellula]. – 1. Che si riferisce alla cellula, che consta di cellule: struttura c., degli organismi animali e vegetali costituiti da cellule; genealogia c., v. genealogia; patologia c., il complesso delle alterazioni...