Istologo e fisiologo tedesco (Stettino 1872 - Francoforte s. M. 1955), prof. a Kiel e a Francoforte sul Meno. Si è dedicato prevalentemente allo studio del sistema nervoso degli Invertebrati e degli organi [...] di senso degli Insetti e dei Crostacei. Fu tra i primi a dimostrare le neurofibrille delle cellule nervose, cui erroneamente attribuì la proprietà della conduzione degli stimoli. ...
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Botanico (Königsberg 1818 - ivi 1887); professore a Königsberg. Il suo nome è legato allo studio dell'endodermide, nella quale scoprì le strie, ovvero punti del C., un ispessimento lignificato e suberificato [...] che decorre a guisa di fascia verso il mezzo delle pareti radiali (ma non sulle tangenziali) delle cellule dell'endodermide della radice di molte piante. ...
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Evans, John Martin. – Biologo inglese (n. Stroud, Gloucestershire, 1941). Laureatosi in biologia all’univ. di Cambridge (1963), vi ha insegnato e svolto attività di ricerca (dal 1978) nel dipartimento [...] di genetica; è stato poi direttore della School of Biosciences dell’univ. di Cardiff (1999-2007). Ha scoperto le cellule staminali embrionali (1981) e ideato la tecnica per coltivarle e modificarle geneticamente, metodo che ha consentito di ottenere ...
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Genetista statunitense (n. Los Angeles 1939). Vincitore nel 2001, insieme a R. T. Hunt e P. M. Nurse, del premio Nobel per la medicina o la fisiologia per i suoi studi riguardanti la regolazione del ciclo [...] Nurse, il premio Nobel per la medicina o la fisiologia per i suoi studi riguardanti la regolazione del ciclo cellulare negli Eucarioti. In partic., H. ha rivolto i suoi interessi scientifici allo studio del lievito Saccharomyces cerevisiae, organismo ...
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Biochimico statunitense (n. New York 1917). Prof. universitario di biochimica e socio di prestigiose accademie scientifiche, ha lavorato e insegnato nel laboratorio di biologia marina a Woods Hole (Mass.). [...] E. Chargaff, si è occupato della riproduzione dei batteriofagi, di virus delle piante e delle interazioni tra virus e cellule. Con i suoi studî ha dimostrato il ruolo della spermidina nel mantenimento della struttura terziaria dell'RNA di trasporto e ...
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Neurobiologa statunitense (n. Seattle 1947). Laureatasi nel 1975 in psicologia e microbiologia all'University of Washington a Seattle, divenne ricercatrice alla Columbia University di New York (1980-1991).Nel [...] con il connazionale R. Axel, ha dato notizia della scoperta di una famiglia di circa 1000 geni, localizzati nelle cellule di una piccola parte dell'epitelio nasale, deputati alla produzione delle proteine che funzionano da recettori dell'olfatto. Per ...
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Fisiologo (Marienwerder 1834 - Breslavia 1897), prof. di fisiologia e istologia all'univ. di Breslavia (dal 1859); socio straniero dei Lincei (1892). Molti dei suoi studî sperimentali nel campo della secrezione [...] ghiandolari sono rimasti classici. A H. si devono tra l'altro la dimostrazione dell'importante funzione svolta dalle cellule dell'epitelio intestinale nell'assorbimento, notevoli contributi al problema della formazione della linfa, ecc. La sua nota ...
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Biologo statunitense (New York 1927 - ivi 2010); laureato in biochimica all'univ. del Michigan nel 1957, dal 1962 è stato capo della sezione di genetica biochimica del National institute of health di Bethesda [...] (Maryland). Ha studiato i meccanismi regolatori della sintesi delle macromolecole e il meccanismo della sintesi delle proteine nelle cellule, dimostrando (1959) che l'RNA messaggero è necessario per tale sintesi. Nel 1961 chiarì come l'RNA sintetico, ...
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Botanica
Si dice di parti od organi che non sono uniti fra loro o con altro organo; per es., i filamenti staminali l. (nella sofora e in altre Fabacee), che si contrappongono a quelli uniti o concresciuti, [...] l., che non aderisce al ricettacolo del fiore.
La formazione l. di cellule è la produzione, da una cellula madre, di più cellule che rimangano all’interno della sua parete cellulare, per es. la formazione delle ascospore nello sporangio.
Diritto
L ...
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Medico britannico (n. Lancashire 1954). Ha studiato a Cambridge e poi si è specializzato in nefrologia a Oxford. Dirige il Centro per la ricerca clinica dell’Istituto Francis Crick di Londra ed è membro [...] studi sono incentrati sulle reazioni cellulari all'ipossia e ha contribuito a scoprire una catena molecolare dettagliata di eventi che le cellule usano per rilevare l'ossigeno. Nel 2019 è stato insignito con W. G. Kaelin e G.L. Semenza del premio ...
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cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...
cellulare
agg. [der. di cellula]. – 1. Che si riferisce alla cellula, che consta di cellule: struttura c., degli organismi animali e vegetali costituiti da cellule; genealogia c., v. genealogia; patologia c., il complesso delle alterazioni...