Midollo osseo
Patrizia Vernole
Si chiama midollo osseo il tessuto molle emopoietico che è contenuto fra le trabecole nelle cavità delle ossa dei Vertebrati. Nell’uomo esso è pari a circa l’1,5% della [...] , cioè tra i 50-60 giorni e la fine del 3° mese di vita intrauterina.
Nel momento in cui le cellule eritroblastiche migrano dalle isole sanguigne, non si hanno più eritroblasti nucleati in circolo. Per quel che riguarda la serie bianca, alcuni ...
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melanoma
Nicolò Scuderi
Neoplasia che origina dalla trasformazione maligna dei melanociti, cellule stellariformi dotate di prolungamenti dendritici e deputate alla sintesi di melanina, distribuendosi [...] insorgenza del tumore. La stadiazione microscopica del melanoma primitivo identifica cinque livelli: I livello: melanoma in situ, con cellule neoplastiche confinate all’epidermide; II livello: invasione incompleta del derma papillare; III livello: le ...
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Alterazione del normale processo di corneificazione dell’epidermide, per cui le cellule dello strato corneo conservano ancora il loro nucleo, mentre scompare lo strato granuloso. La p. è alla base della [...] formazione delle squame e si osserva pertanto in molte affezioni cutanee, tra le quali la psoriasi ...
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Neuroni e glia
Margherita Fronte
Le strade dove passano gli impulsi nervosi
I neuroni sono le cellule che ricevono e trasmettono gli impulsi nervosi: alcune hanno la forma di una stella, altre sembrano [...] , situato alla fine di ogni assone (o di ciascuno dei suoi rami) e da un terminale postsinaptico, che si trova sulla cellula che riceve lo stimolo (se è un altro neurone, il terminale postsinaptico si trova per lo più sui dendriti). Il passaggio di ...
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In medicina, neoformazione dovuta all’innesto e crescita, su un tessuto, di cellule mucose provenienti da organi o neoformazioni vicine. P. peritoneale Quello che deriva dalla disseminazione, in caso di [...] mucocele, di cellule mucose di origine ovarica o appendicolare, o provenienti da un cistoadenoma a contenuto gelatinoso. ...
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Carcinoma
Ester De Stefano
Tumore maligno dei soli epiteli ghiandolari. Le principali caratteristiche che differenziano i tumori maligni da quelli benigni sono l’invasività e la diffusione. I tumori [...] sangue e si distinguono dalla maggior parte degli altri tumori che sono in forma di massa solida. Il confinamento di una cellula normale in un dato organo o tessuto viene mantenuto sia da barriere fisiche sia dalle interazioni complesse e non ancora ...
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Processo che porta alla formazione di nuovi vasi sanguigni da altri vasi preesistenti. Nell’a. embrionale le cellule mesenchimali formano ammassi di cellule angiogeniche, la cui parte interna si sviluppa [...] con azione diretta. Esempi di induttori indiretti sono il TNF-α (tumor necrosis factor-α) che agisce sulle cellule endoteliali favorendo la produzione di induttori diretti quali il fattore proteico B61, il fosfolipide PAF (platelet-activating factor ...
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Calcolo tonsillare avente sede nelle cripte delle tonsille; è composto di muco, cellule epiteliali sfaldate, sali di calcio, e può raggiungere le dimensioni di un pisello. In genere non richiede alcuna [...] cura ...
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Anormale composizione cellulare di un organo o tessuto, in senso qualitativo e morfologico piuttosto che quantitativo. Può comprendere anche le variazioni in eccesso o in difetto del numero delle cellule [...] (iperplasia e ipoplasia).
Più frequentemente la d. di un tessuto indica il raggiungimento di un livello differenziativo diverso dal normale. D. periostale Alterazione congenita dell’ossificazione periostale ...
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cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...
cellulare
agg. [der. di cellula]. – 1. Che si riferisce alla cellula, che consta di cellule: struttura c., degli organismi animali e vegetali costituiti da cellule; genealogia c., v. genealogia; patologia c., il complesso delle alterazioni...