CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] la luce a Siena un'opera che si riferiva all'attività accademica del C.: e cioè le Tre orationi del sig. CelsoCittadini gentilhuomo,e accademico sanese. L'editore S. Marchetti dedica l'opera a Cristofano Pflug e presenta l'autore come persona "che ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] delle biblioteche di Pio II e Pio III Piccolomini, si procurò codici dalle biblioteche di due letterati senesi suoi amici, CelsoCittadini, che fu, come si è visto, suo maestro, e Federico Ubaldini; e altri codici acquistò in Germania, come forse gli ...
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COSIMO II de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze il 12 maggio 1590 da Ferdinando I granduca di Toscana e da Cristina figlia di Carlo III duca di Lorena. Ricevette, soprattutto [...] castigliano.
Affidato a precettori di scarso spicco, tra i quali ebbero qualche notorietà il letterato senese CelsoCittadini ed il fiorentino Pierodi Giovanni Francesco Rucellai, poté però usufruire ripetutamente dell'insegnamento di Galileo Galilei ...
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BENVOGLIENTI, Uberto
Armando Petrucci
Nacque a Siena il 3 ott. 1668 da Marcantonio, di mediana nobiltà cittadina, e da Adelasia Pannocchieschi d'Elci. Le vicende della sua vita privata e pubblica furono [...] testi in lingua volgare.
Erano queste le vie maestre dell'erudizione storica locale, che aveva avuto un secolo avanti in CelsoCittadini il suo massimo rappresentante, e che, sia pure con i limiti e gli arricchimenti di una singolare personalità, era ...
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TOLOMEI, Claudio
Francesco Lucioli
TOLOMEI, Claudio. – Nacque ad Asciano (Siena) tra la fine del 1491 e l’inizio del 1492 da Pieranselmo di Gabrioccio e da Cornelia Sozzini. Ebbe sette fratelli, con [...] , s. 4, VI (1890), pp. 314-325; Id., Per la storia della filologia neolatina in Italia. I. C. T. e CelsoCittadini, in Archivio glottologico italiano, XII (1890-1892), pp. 441-460; F. D’Ovidio, Pei plagiarj del T., in Rassegna bibliografica della ...
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ANGIOLIERI, Cecco
Mario Marti
Nacque a Siena intorno al 1260.
Suo padre, Angioliero degli Angiolieri, era tra le persone più segnalate per ricchezza e nobiltà: banchiere di papa Gregorio IX, fu dei [...] che si trovava a Roma ("s'eo so' fatto romano, e tu lombardo"). Secondo una poco sicura notizia del filologo senese CelsoCittadini, l'A. fu, a Roma, in casa del cardinale senese Riccardo Petroni; ma sembra comunque certo che, anche prima della morte ...
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CONTI, Giusto de'
Paolo Procaccioli
Nacque, probabilmente a Roma, intorno al 1390.
Di certo della biografia del C. si sa solo l'anno della composizione del canzoniere, alcune notizie sulla sua presenza [...] diverse: lo troviamo di volta in volta menzionato come "Giusto Romano", "Giusto da Valmontone", "Iustus nat. de Comptis", mentre CelsoCittadini lo chiama "Iacopo Giusto Conti Romano". L'anno della nascita non è sicuro, e si congetura possa essere il ...
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BORGHESI, Diomede
Gian Luigi Beccaria
Nacque a Siena intorno al 1540. Poco sappiamo degli anni della giovinezza: che fu scolaro a Siena di Lodovico Meneghini, docente nello Studio, e che - come ci informa [...] della filologia senese, il Tolomei, e con lui (come con il suo successore sulla cattedra di Siena, CelsoCittadini) professa la tesi della lingua toscana, epurata da latinismi e dialettalismi, senza arrivare con questo all'altro estremo ...
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DEI, Andrea
Paolo Bertolini
Non si possiedono, allo stato attuale delle nostre conoscenze, notizie sicure su questo personaggio, ritenuto autore di una cronaca trecentesca in volgare, che narra i fatti [...] sua edizione sul testo fornito da un codice di mano del secolo XVI già conosciuto da un altro illustre filologo senese, CelsoCittadini, il quale lo cita nel suo Trattato della vera origine, e del processo e nome della nostra lingua (Venezia 1601, pp ...
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FERRARI, Ottavio
Francesco Piovan
Nacque a Milano il 20 maggio 1607 da Giulio e Bianca Bariola.
Perso il padre all'età di quattro anni, rimase affidato alle cure degli zii Barbara Marliani e Francesco [...] di inserirsi in un filone di studi ben coltivato a livello europeo; tra i precedenti cita e conosce, ad esempio, CelsoCittadini, lo spagnolo Sebastian de Covarrubias y Orozco e il francese Gilles Ménage: con quest'ultimo anzi, in quanto autore di ...
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