Grammatico e filologo (Roma 1553 - Siena 1627); visse a Siena, ove tenne (dal 1598) la cattedra di lingua toscana. Scrisse, tra l'altro, un Trattato della vera origine e del processo e nome della nostra lingua (1601; di cui è continuazione ed esemplificazione il Trattato degli articoli e di alcune particelle della volgar lingua, 1601) e Le origini della volgar toscana favella (1604): opere notevoli ...
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TOLOMEI, Claudio
Camillo GUERRIERI-CROCETTI
Letterato, nato a Siena nel 1492, visse a lungo a Roma al servigio d' Ippolito de' Medici e a Piacenza presso P.L. Farnese. Alla morte di questo, dimorò a [...] ), p. 314 segg.; id., Il T. e la rima, in Rass. bibl. lett. it., I (1893), p. 152 seg.; id., C. T. e CelsoCittadini, Siena 1920; F. Zambaldi, Delle teorie ortografiche in Italia, in atti R. Ist. veneto, s. 7a, III (1892), p. 323; P. Rajna, Datazione ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] fortemente a trasportare lo studio della lingua su un terreno storico e a formare la tradizione grammaticale italiana, CelsoCittadini che verso il 1580 occupava a Siena una cattedra di "lingua toscana", traduceva il De vulgari eloquentia, divinava ...
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. È l'ultima delle grandi biblioteche romane uscite integre dalle case principesche in cui s'erano formate e fa parte oggi, come la Ottoboniana, la Barberiniana ed altre, della Vaticana. Era stata raccolta, [...] presso il duomo di quella città. Altri ne aggiunse il Chigi provenienti dalle private librerie dei suoi amici letterati CelsoCittadini e Federico Ubaldini: altri gli furono donati, o acquistò egli stesso durante le sue peregrinazioni in Italia o in ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] delle biblioteche di Pio II e Pio III Piccolomini, si procurò codici dalle biblioteche di due letterati senesi suoi amici, CelsoCittadini, che fu, come si è visto, suo maestro, e Federico Ubaldini; e altri codici acquistò in Germania, come forse gli ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] venute da fuori, straniere o locali, naturali o artificiali (cfr. Marazzini 1997).
Quanto allo studio dello sviluppo storico, CelsoCittadini fu attento all’evoluzione del latino e per questo riesumò le età della lingua latina che trovava in Isidoro ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] Siena.
Siena aveva una propria tradizione di lingua e di studi linguistici, già avviata da Claudio Tolomei nel Cinquecento, continuata nel Seicento da CelsoCittadini. All’inizio del Settecento, Gerolamo Gigli (che fu anche curatore degli scritti di ...
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COSIMO II de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze il 12 maggio 1590 da Ferdinando I granduca di Toscana e da Cristina figlia di Carlo III duca di Lorena. Ricevette, soprattutto [...] castigliano.
Affidato a precettori di scarso spicco, tra i quali ebbero qualche notorietà il letterato senese CelsoCittadini ed il fiorentino Pierodi Giovanni Francesco Rucellai, poté però usufruire ripetutamente dell'insegnamento di Galileo Galilei ...
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Siena
Giorgio Varanini
Pier Vincenzo Mengaldo
S. è fra le città toscane, a parte Firenze, la più frequentemente ricordata da D., sia direttamente sia attraverso i vari personaggi senesi, gli episodi [...] sempre del Convivio, l'edizione veneziana del 1521 (per Zuane Antonio e fratelli da Sabio), con postille marginali manoscritte di CelsoCittadini, che riportano varianti tratte da un testo a penna del 1462.
Anche l'Archivio di Stato di S. è ricco di ...
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L’etimologia (gr. etymología, lat. etymologĭa) è lo studio dell’origine delle parole. La sua tradizione risale a più di 2500 anni fa: riflessioni etimologiche si conoscono già dai tempi degli antichi Indiani [...] le più nobili antiche lingue, & principalmente con la greca, Bologna 1592), mentre per il Seicento spiccano i nomi di CelsoCittadini (Trattato della vera origine, e del processo, e nome della nostra Lingua, scritto in vulgar Sanese, Venezia 1601 ...
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