ADIGE Nome introdotto nell'uso da Ettore Tolomei, nel 1906, e da allora comunemente adoperato in Italia per designare la sezione superiore del bacino dell'Adige, a monte della Stretta di Salorno, fino [...] , pp. 647-682). Più tardi, ebbero luogo nell'Alto Adige altri insediamenti di popolazioni venute dalla Padana: precisamente di Celti e, spinti da questi, di Etruschi. Essi non riuscirono tuttavia ad espandersi più in là di Bolzano, dove arrivano le ...
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Tra le bevande prodotte dalla fermentazione dei cereali, conviene fare distinzione a seconda del cereale dalla cui fermentazione derivano, e a seconda del modo di fermentazione; ma conviene distinguere [...] fino dall'Evo antico, particolarmente nelle piazze marittime, ove i Fenici, gli Egiziani, e più tardi i Goti e i Celti producevano la birra di tipo assiro-babilonese. Soltanto nel secolo scorso venne ripresa la fabbricazione della birra a bassa ...
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ONOMASTICA (dal gr. ὀνομαστικὴ [τέχνη]; fr. onomastique, anthroponymie; sp. onomástica; ted. Namenkunde; ingl. onomatology)
Bruno MIGLIORINI
Il nome di onomastica è stato talora adoperato per indicare [...] , presentano un modo di designazione simile: presso gl'Indiani e gl'Irani, i Greci e gli Slavi, i Germani e i Celti v'è l'uso d'imporre un nome individuale, per lo più composto, di carattere augurale. Si distaccano notevolmente da questo tipo ...
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PREGHIERA
Giuseppe DE LUCA
Raul F. MANFREDINI
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. Storia delle religioni. - Origine. - La preghiera è la più elementare manifestazione della relazione dell'uomo con Dio, principio e termine d'ogni [...] come gesto accompagnatorio, l'inclinazione della parte superiore del corpo o del capo. Era uso presso i Romani e i Celti fare un giro completo su sé stessi, forma ridotta della processione sacrale. L'atteggiamento più frequente e più primitivo delle ...
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- Le origini della poesia cavalleresca ci portano a quel tipo di poesia che, nata in Francia nel periodo della seconda rinascenza medievale, dopo il risorgimento carolino, si diffuse oltre le Alpi e i [...] sian fatti ragionamenti analoghi. Tutte ipotesi sagaci e ingegnose, con le quali, però, non si scrive la storia. A un ramo dei Celti (i Pitti) si collega anche la leggenda di Tristano e di Isotta, narrata nella seconda metà del sec. XII in due poemi ...
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Regione nord-occidentale della Penisola Balcanica, alla destra della Sava; fa parte della Iugoslavia, di cui costituiva, insieme con l'Erzegovina alla quale era unita amministrativamente, la provincia [...] nella regione gl'Illiri, che soggiogarono i Traci; finalmente nella prima metà del sec. IV a. C. vi calarono i Celti, i quali soggiogarono una parte degl'Illiri e si allargarono fino all'Adriatico e alla Narenta.
Ma gli Ardiei, tribù illirica ...
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VENEZIA
Anna Bordoni
Massimo Costantini
Francesco Monicelli
(XXXV, p. 48; App. I, p. 1120; II, II, p. 1096; III, II, p. 1076; IV, III, p. 809)
Negli ultimi decenni è proseguito l'esodo dal centro [...] retrospettiva (1989), Da van Gogh a Picasso da Kandinskij a Pollock il percorso dell'arte moderna (1990), I Celti. La prima Europa (1991), Leonardo & Venezia (1992), Marcel Duchamps (1993), Modigliani. Dalla collezione del dottor Paul Alexandre ...
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ROSA
Enrico CARRARA
Carlo GAMBA
Andrea DELLA CORTE
. Genere di piante della famiglia Rosacee (Linneo, 1737). Il numero delle specie spontanee è diverso, a seconda dei concetti e dei principî ai quali [...] cerimonie. Il pretore Verre si faceva portare in lettiga, adagiato sopra cuscini di petali di rose.
Le rose degli antichi Celti e Germani erano, come dimostrano i resti delle palafitte, rose selvatiche che crescevano nei territorî da loro abitati.
La ...
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Armi
Richard A. Gabriel
Introduzione: dalla preistoria al Medioevo
I ritrovamenti archeologici inducono a ritenere che le prime armi usate dall'uomo abbiano fatto la loro comparsa durante l'ultima glaciazione, [...] invenzione romana, ma delle tribù spagnole, mentre il celebre elmo romano - il montefortino - era stato in realtà inventato dai Celti. Allo stivale greco, che aveva reso più spedita la marcia della fanteria, i Romani aggiunsero la suola chiodata, che ...
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Cecilia Gatto Trocchi
Magia
L'anima inquieta dell'Occidente
La compulsione all'irrazionale
di Cecilia Gatto Trocchi
24 gennaio
L'organizzatrice di televendite Vanna Marchi, sua figlia e altre cinque persone [...] una tradizione - presente nelle civiltà dell'Indo, dell'Eufrate, del Nilo, delle rive del Mediterraneo e nelle terre dei Celti - che postula un'unità creativa e un concetto animistico di divinità nell'uomo. Tale concetto fu tradotto in simboli e ...
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celti
cèlti (o cèltide) s. f. [lat. scient. Celtis, dal lat. class. celtis, specie di loto]. – Genere di piante della famiglia ulmacee, con una settantina di specie dell’emisfero boreale; comprende alberi con foglie alterne, semplici, fiori...
celta
cèlta s. m. e f. [dal lat. Celta] (pl. m. -i). – Appartenente alle popolazioni indoeur. stanziate nell’Europa centro-occid. e, per estens., abitante della Gallia.