L'attuale repubblica di Baviera è in ordine di grandezza e di popolazione, il secondo stato della Germania. Com'è il caso della repubblica d'Assia, anche la repubblica di Baviera è uno di quegli stati [...] Danubio, fra il Lech e l'Inn, che faceva parte della provincia romana della Rezia (v.) ed era popolato da Celti. Nel periodo della grande migrazione dei popoli, i Baiuvari, stirpe germanica appartenente al gruppo dei Marcomanni svevi e fino allora ...
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Significato e storia del termine. - Con questo nome coniato da J. G. Droysen (v.) si suole designare quel periodo della storia della nazione e della civiltà greca che va dalla morte di Alessandro il Grande [...] più spesso, con buon successo, a caratterizzare l'individuale. Essa è grande nel rendere razze esotiche, p. es. i Celti invasori dell'Asia come nel donario di Attalo (v.), o negri, come in operette alessandrine. Motto inespresso di questa "estetica ...
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IUGOSLAVIA (XX, p. 15; App. I, p. 767; II, 11, p. 125; III, 1, p. 936)
Giorgio Valussi - Pio Nodari
Marco Dogo
Predrag Matvejevic
Sergio Rinaldi Tufi
Miodrag B. Protic
La Repubblica socialista federativa [...] ).
Nella prima metà del 4° secolo a. C. una vasta area comprendente parte della Dalmazia, la Bosnia, la Serbia è invasa dai Celti: la civiltà di La Tène di cui essi sono portatori si fonde in maniera caratteristica con quella dei Traci e degl'Illiri ...
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Popolazione, distinta per linguaggio dai vicini Castigliani e Francesi, che occupa l'angolo NE. della Spagna, cioè la provincia di Guipúzcoa, quasi tutta quella di Biscaglia (Vizcaya), la porzione settentrionale [...] . Inoltre è ora provato che gl'Iberi, durante il secondo periodo glaciale, si estesero per la pianura castigliana a spese dei Celti, entrati nel periodo di Hallstatt, ma non giunsero fino al paese basco; è bensì vero che dopo il periodo eneolitico l ...
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. Capitale dell'Ungheria, è sorta dall'unione avvenuta nel novembre 1873 di tre città distinte, Buda e Ó-Buda sulla destra del Danubio e Pest sulla sinistra. Le rovine di Aquincum (v. aquinco), poste poco [...] sebestyen, Dei erste Buchdruckerei in Ungarn, 1473, in Gutenberg-Festschrift, 1925.
Storia. - La storia di B. ha inizio con i Celti che, al posto dell'odierno Ó-Buda, avevano fondato una città chiamata da loro Akink. I coloni romani trasformarono poi ...
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Negli ultimi vent'anni la popolazione austriaca è aumentata molto poco (v. tab. 1). L'accrescimento naturale, già tradizionalmente debole, è rimasto basso, soprattutto per la scarsa natalità: il tasso [...] un'espressione artistica originale, prodotto di una fusione fra il carattere italico e il sostrato indigeno di tradizione celto-illirica. Il carattere dell'artigianato locale si coglie nei numerosi rilievi sepolcrali (stele e medaglioni con il busto ...
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Piante di assai differente natura, che comprendono forme unicellulari e pluricellulari, le ultime morfologicamente anche molto differenziate. In queste sono riconoscibili organi d'adesione, organi assili [...] Ulve, non ha più data nella storia. Così che ancora in farmacologia questo prodotto, che nella lingua dei Celti venne chiamato charrageen, il Fuco Carageo dei nostri aromatarî, porta il nome degli aborigeni: segno certo della consuetudine primitiva ...
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Vedi COSTANTINOPOLI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COSTANTINOPOLI (Κωνσταντινούπολις, o Κωνσταντίνου πόλις; Constantinopolis)
G. Becatti
F. W. Deichmann
A. M. Mansel
L. Rocchetti
È l'antica capitale [...] II. Aderì alla Lega ellenica, riuscì a mantenere l'indipendenza nelle lotte dei diadochi, pagò dal 278 un tributo ai Celti, aiutò i Romani contro i Macedoni. Parteggiò per Pescennio Nigro e fu punita da Settimio Severo, perdendo la libertà che ...
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Dalla scoperta dell'Antico all'archeologia moderna
Giovanni Rizza
Premessa
L'archeologia è una scienza storica che si distingue dalle altre discipline in quanto oggetto del suo studio sono i manufatti. [...] di patriottismo. In Germania venne riscoperta l'opera di Tacito sui Germani; in Francia l'attenzione fu rivolta ai Celti; in Boemia il Bienenberg (1731-1798), e specialmente J. Dobrovski (1753- 1829), diedero inizio agli studi slavi; in Danimarca ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] .; riprendendo gli studi di linguistica, il saggio Sulprincipio istorico delle lingue europee e Sulla lingua e le leggi dei Celti;e nel campo dell'economia, lo studio penetrante Dell'economia nazionale di Federico List, oltre alle importanti, acute ...
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celti
cèlti (o cèltide) s. f. [lat. scient. Celtis, dal lat. class. celtis, specie di loto]. – Genere di piante della famiglia ulmacee, con una settantina di specie dell’emisfero boreale; comprende alberi con foglie alterne, semplici, fiori...
celta
cèlta s. m. e f. [dal lat. Celta] (pl. m. -i). – Appartenente alle popolazioni indoeur. stanziate nell’Europa centro-occid. e, per estens., abitante della Gallia.