(lat. Iberi, Hiberi) Nome attribuito dapprima agli abitanti della parte orientale della Spagna prelatina (distinti dai Tartessi, abitanti nella zona meridionale) e poi esteso a tutta la penisola. Pur [...] i Celti (6° sec. a.C.: la fusione dei due gruppi etnici nella parte nord-orientale e centrale diede origine ai Celtiberi). Dagli inizi del 1° millennio a.C. gli I. subirono l’influenza di Fenici, Greci, Cartaginesi, Romani.
Gli I. sono descritti ...
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1. Console nel 238 a. C., combatté vittoriosamente contro i Liguri; occupò inoltre la Sardegna. 2. Suo figlio, magister equitum dopo la battaglia di Canne, console nel 215, difese Cuma da un assalto di [...] di Lucio Scipione. Sposò Cornelia, figlia di Scipione l'Africano. Pretore nel 180, condusse a termine la campagna contro i Celtiberi e nel 178 celebrò il trionfo. Console nel 177, sbarcò con due legioni in Sardegna dov'era scoppiata una ribellione ...
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Figlio o nipote del M. console nel 206, nacque non molto dopo il 190 a. C. Partecipò alla battaglia di Pidna (168); nel 148, pretore, sconfisse presso Pidna quell'Andrisco che, spacciandosi per figlio [...] fino al 143. Nel 143 domò a Minturno una ribellione di schiavi, e nel 142, proconsole in Spagna, combatté contro i Celtiberi senza riportare successi decisivi. Si di stinse nella lotta contro i Gracchi; fu censore nel 131. Morì nel 105. Oltre che ...
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Metello, Quinto Cecilio Macedonico
Generale e politico romano (n. dopo il 190-m. 105 a.C.). Figlio o nipote del M. console nel 206, partecipò alla battaglia di Pidna (168); nel 148, pretore, sconfisse [...] 143. Nello stesso anno domò a Minturno una ribellione di schiavi, e nel 142, proconsole in Spagna, combatté contro i celtiberi senza riportare successi decisivi. Si distinse nella lotta contro i Gracchi; fu censore nel 131. Oltre che valente generale ...
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La più occidentale delle tre penisole dell’Europa meridionale, chiusa a NE dai Pirenei, che rappresentano un confine naturale molto deciso. Con una superficie di circa 590.000 km2, la Penisola I. supera [...] Galizia all’Algarve; nelle parti orientali della meseta si mescolarono con gli Iberi dando origine al popolo dei Celtiberi. Un apporto di elementi orientali si verificò con la colonizzazione fenicia e greca, che si limitò alle coste mediterranee ...
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Spagna
Stato dell’Europa Occidentale nella Penisola Iberica.
Antichità
La S. acquista visibilità storica con le contese per il suo possesso tra cartaginesi e romani nella seconda guerra punica. La presenza [...] travagliata per gran parte dell’età repubblicana da insurrezioni degli indigeni, tra cui più attivi furono i lusitani e i celtiberi, contro i quali Roma inviò alcuni dei suoi migliori generali e uomini politici: M. Porcio Catone (195), C. Flaminio e ...
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L'Europa in eta protostorica. I Celti
Daniele Vitali
I celti
Fonti storico-letterarie
Nell’antichità i Celti furono conosciuti con nomi diversi: i Greci li chiamarono Kελτοί e Γαλάται; quest’ultimo [...] di delineare solo una minima parte di lingue celtiche antiche: il celtico e il gallico dell’Italia del Nord, il celtiberico della Penisola Iberica e il gallico dell’Europa temperata; esse sono raccolte nel Récueil des Inscriptions Gauloises (RIG). Le ...
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celtibero
celtibèro (o celtibèrico) agg. – Relativo o appartenente all’antica popolazione dei Celtibèri (gr. Κελτίβηρες, lat. Celtibēri), stanziati nella Spagna centrale.
numantino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Numantinus]. – Di Numànzia, antica città della Spagna, capitale dei Celtibèri, situata su un altopiano alla confluenza del fiume Tera col Duero; abitante, nativo, originario di Numanzia. Guerra n.,...