Figlio di Giovanni medico; originario del territorio dei Marsi, successe a B. III, dal 25 ag. 608 all'8 maggio 615. Trasformò il Pantheon in chiesa cristiana (S. Maria ad Martyres). Si occupò, con spirito [...] conciliante, della liturgia celtica d'Inghilterra, in contrasto con quella romana. Fu sepolto nella basilica vaticana. Festa, 25 marzo. ...
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SEGOVIA (Segovia)
A. García y Bellido
Città già citata, col nome che ancora conserva, al tempo delle guerre di Viriato (metà del II sec. a. C.), come appartenente alla tribù degli Arevaci. Il nome è [...] di origine celtica, come altri conosciuti fuori di Spagna e nella Spagna stessa.
Dei momenti più importanti della sua storia, non sappiamo niente. Gli antichi resti romani si riducono solo al gigantesco acquedotto (v.) che attraversa la città attuale ...
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Città dell’Inghilterra meridionale, nella contea di Somerset.
La località venne dotata dai Romani di magnifiche terme (1° sec.) e denominata Aquae Sulis. Le sorgenti naturali di acqua calda medicinale, [...] alle prime terme venne eretto il tempio di Sulis-Minerva che, con i rifacimenti del 2° sec., assunse un carattere romano-celtico.
La città di B. è l’esempio più perfetto in Inghilterra di un piano regolatore armonioso. I suoi edifici, quasi tutti ...
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Nei paesi anglosassoni, denominazione (da All Hallow Eve «vigilia di tutti i santi») della sera che precede il giorno del 1° novembre e costituisce un’occasione di festa, soprattutto per i bambini. Trae [...] origine dalle tradizioni pre-cristiane dell’Europa celtica, in particolare da quelle delle Isole Britanniche, dove il 31 ottobre era il giorno della fine dell’estate ma anche, secondo la credenza popolare, il momento in cui dalla sera e per tutta la ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province galliche. Lugdunensis
Sergio Rinaldi Tufi
gallia lugdunensis
Questa grande unità territoriale si allunga dal confine con la Narbonensis (la città [...] a lungo sostenuto che qui fosse un importante centro indigeno, anche perché la componente Lug- è il nome di un dio celtico e perché la posizione della città, alla confluenza del Rodano e della Saône, è estremamente favorevole: non si è trovato però ...
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Starling, Simon
Starling, Simon. – Artista concettuale britannico (n. Epsom 1967). Vincitore del Turner prize nel 2005 per la sua opera Shedboatshed (Mobile Architecture No 2), una capanna trasformata [...] in barca (per l'esattezza un Weidling, imbarcazione di origine celtica) fatta navigare sul Rhine e poi nuovamente riassemblata in capanna ed esposta al Museum für Gegenwartskunst di Basilea. Interessato soprattutto al processo mentale e di ricerca ...
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Nome di vari capi di orde galliche, che invasero territorî d'Italia, della Penisola Balcanica e dell'Asia Minore. L'opinione, un tempo assai diffusa, che Brenno non sia un nome proprio, ma significhi in [...] lingua celtica "re" o "principe", è linguisticamente inaccettabile (cfr. Holder, Altkeltischer Sprachschatz, I, Lipsia 1885, p. 517)
1. - Alla testa di un'orda gallica, invase nel 280 la Peonia e la Dardania, e nel 279 la Macedonia, il cui re Tolomeo ...
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Amiens
M.E. Savi
A. Prache
(lat. Samarobriva, Ambianum)
INQUADRAMENTO TOPOGRAFICO
di M.E. Savi
Città della Francia nordorientale, capoluogo del dip. della Somme, situata sulla riva sinistra del fiume [...] Somme. L'antica Samarobriva - il nome, di origine celtica, ha probabilmente il significato di 'ponte sulla Somme' - citata per la prima volta da Cesare nel 54 a.C. (De bello Gallico, V, 24, 19) era abitata dai Galli Ambiani, che vi si erano stabiliti ...
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Vedi SOPIANAE dell'anno: 1966 - 1997
SOPIANAE (anche Sopianis)
D. Adamesteanu
T. Nagy
Castellum e grande abitato civile corrispondente all'odierna città di Pécs in Ungheria.
Già prima dell'età romana, [...] . Si può tuttavia ricordare il focolare di argilla portatile, di cui ritroviamo i corrispondenti anche nell'epoca del dominio celtico, che ebbe luogo più tardi, nell'Oltredanubio. I ritrovamenti di depositi dell'Età del Ferro, venuti alla luce nei ...
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TAURISKOS (Ταυρίσκος, Tauriscus)
P. Moreno
1°. - Figlio di Artemidoros, scultore greco di Tralles, adottato insieme al fratello (v. Apollonios, 4°) da Menekrates di Rodi (Plin., Nat. hist., xxxvi, 34).
Il [...] nome di T. ha fatto pensare ad un'origine celtica dell'artista, in relazione alle invasioni di Galati in Asia Minore (Lippold); si tratta comunque di una famiglia di scultori di Tralles la cui fortuna cominciò con il trasferimento dei due fratelli a ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
dermoceltico
dermocèltico agg. [comp. di dermo- e celtico (delle locuz. morbo celtico o malattia celtica)] (pl. m. -ci). – Che concerne le malattie veneree e della pelle: ambulatorio d.; dispensario d., per la profilassi e la cura delle malattie...