Nelle fiabe dei popoli europei antichi e moderni, esseri piccoli e dall’aspetto di vecchi barbuti, che abitano boschi e grotte, sono custodi di tesori nascosti e hanno un loro re. Questi motivi hanno chiari [...] riscontri nelle mitologie antiche, particolarmente in quelle germanica, celtica e slava. Nell’Edda gli g. fabbricano le armi e gli ornamenti distintivi degli dei, così come per es. i Dattili e i Telchini greci, anch’essi figure di g., sono in ...
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LA TENE
Pietro Baroccelli
. Villaggio situato all'estremità settentrionale del lago di Neuchâtel (Svizzera), presso il quale, e precisamente sulla sponda meridionale dell'emissario (canale di La Thièle), [...] una stazione palafitticola già abbandonata da secoli. Col nome di La Tène si prese allora a designare, oltralpe, tutta l'età celtica o gallica o seconda del ferro, che dir si voglia.
L'esplorazione veramente metodica ed estesa ebbe luogo fra gli anni ...
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Fu, probabilmente, nelle origini un cavaliere ad armatura leggiera, tenuto a prestar servizio in corrispettivo della concessione d'una terra (baccalaria). Il nome non è probabilmente di origine celtica; [...] né, derivando dal latino, ha che fare con bacca (baeca laurei) o con vacca. Il baccalare non prese nome dalla baccalaria (terra da pascolare per le vacche): ma la baccalaria dal baccalare, in quanto indica ...
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NORICO-PANNONICA, Arte (v. vol. V, p. 558, s.v. Noricum)
O. Harl
Nonostante le diverse vicende storiche, in epoca imperiale le provincie del Norico e della Pannonia costituivano per molti riguardi un'unità [...] imperatori-generali pannonici.
Cronologia. - Fino a epoca recente si è ritenuto che l'arte n.-p. si fosse sviluppata da una radice celtica e che, dopo una prima fioritura nel I sec. d.C., avesse raggiunto l'apice nella prima metà del II sec., per ...
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Storico e linguista (Vogtendorf, Franconia, 1806 - ivi 1856), prof. nei licei di Spira (1839) e di Bamberga (1847). Tra le opere storiche è ancora oggi fondamentale l'ampia Die Deutschen und die Nachbarstamme [...] (1837; rist. 1925); tra le linguistiche la più importante è la Grammatica celtica (1853; 2a ed., curata da H. Ebel, (1868-71). ...
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(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] ., quando la colonia greca di Marsiglia, legata ai Romani da un trattato di alleanza, chiese aiuto contro la minaccia espansionistica celtica. I primi interventi romani furono contro gli Oxubi e i Deciati al Varo (154), i Salluvi (125), gli Arverni e ...
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AUGUSTA
W. Liebhart
(lat. Augusta Vindelicensis, Augusta Vindelicorum, Augusta Vindelicum; ted. Augsburg; Ogesburc nei docc. medievali)
Città della Baviera, fondata sul punto di confluenza del Wertach [...] nel Lech dall'imperatore Augusto o dal suo successore Tiberio, prese il nome dalla stirpe celtica dei Vindelici, sottomessa nel 15 a.C., intorno al 50 d.C. fu capitale della prov. Raetia e nel 121 divenne municipio romano.Nel 259 A. venne assediata ...
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Città capoluogo della contea di Carmarthen, Galles, situata in amena posizione sulla riva destra del fiurne Towy, che è navigabile per piccole imbarcazioni, a circa 13 km. dalla sua foce. Fu per secoli [...] castello, dove un tempo risiedevano i principi del Galles meridionale; Llangadock (1545 ab.) e Llandovery (1932 ab.).
Storia. - Terra celtica dei Dimetae, la regione fu conquistata dai Romani, che vi costruirono la via Iulia, altre strade e il centro ...
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Antioco I Sotere
Re di Siria (n. 325-m. 261 a.C.). Alla morte di suo padre Seleuco I (280), uno dei generali di Alessandro Magno, A. prese le redini del vasto regno, di cui promosse l’ellenizzazione. [...] Riportò una significativa vittoria (277) sulla popolazione celtica dei galati, sciamata in Asia Minore, in seguito alla quale ricevette l’appellativo di Sotere («salvatore»). ...
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Nella società feudale, uomo libero che si assoggettava (dando vita al cd. rapporto di vassallaggio) a un signore, a un ente religioso o a una città promettendo fedeltà e aiuto militare in cambio di protezione [...] e benefici (per es. un feudo). Il termine è di origine celtica, e il rapporto di vassallaggio assunse tale fisionomia all'interno del Regno franco durante la seconda metà del 7° sec. distinguendosi nettamente dagli altri tipi di rapporto, che da ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
dermoceltico
dermocèltico agg. [comp. di dermo- e celtico (delle locuz. morbo celtico o malattia celtica)] (pl. m. -ci). – Che concerne le malattie veneree e della pelle: ambulatorio d.; dispensario d., per la profilassi e la cura delle malattie...