(lat. Italici) Antica denominazione comprensiva delle popolazioni dell’Italia centro-meridionale, eccettuati gli abitanti delle Puglie (Iapigi), gli Etruschi e i coloni greci (Italioti) trapiantatisi nelle [...] . Nell’Italia settentrionale, oltre il Po, si formarono aggregati nella regione veneta, mentre gruppi parlanti una variante del celtico sembrano attestarsi soprattutto ai bordi meridionali dei grandi laghi alpini, a Como e a Golasecca. Diffuso, dalle ...
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KELLS (A. T., 4-50)
Alberto Pincherle
Città dello stato libero d'Irlanda (contea di Meath), sul fiume Blackwater, a nord-ovest di Navan, cui è collegata per ferrovia. Ha notevoli avanzi antichi. La popolazione [...] urbana era di 2428 ab. nel 1901, di 2198 nel 1926.
Anticamente, come dimostra il nome celtico Ceanannus (poi Kenlis e Kells, comune ad altri centri irlandesi) che indica il dun o piazzaforte circondata da un bastione circolare, fu una residenza reale ...
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Glottologo (Trondheim 1892 - Nes, Oslo, 1965); prof. (1926) di linguistica generale nell'univ. di Oslo, fu uno dei fondatori dell'Istituto per lo studio comparativo delle civiltà di Oslo. Fu presidente [...] preparato l'UNESCO e segretario del Comitato internazionale permanente dei linguisti. La sua attività scientifica ebbe inizio nel settore celtico antico e moderno ("de" en italo-celtique, 1920; Des noms de nombre irlandais en Pays de Galles, 1923) e ...
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Celtista (Nancy 1827 - Parigi 1910); dal 1890 prof. di lingua e letteratura celtiche al Collège de France. Studioso di antichità francesi (Recherches sur l'origine de la propriété foncière et des noms [...] habités en France, 1890) ed europee (Les premiers habitants de l'Éurope, ecc., 1877), si volse poi allo studio del celtico (Cours de littérature celtique, 12 voll., 1883-1908; Études grammaticales sur les langues celtiques, 2 voll., 1881-93, con É ...
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Glottologo e filologo (Basilea 1857 - Bonn 1940), prof. a Jena (1885), Friburgo in Brisgovia (1887) e Bonn (1913). Allievo a Lipsia della scuola neogrammatica, cominciò con studî di linguistica e metrica [...] fu poi invitato a redigere le etimologie per il Thesaurus linguae latinae), ma si specializzò presto nel campo celtico con lavori linguistici, filologici e culturali (Keltoromanisches, 1884; Die irische Helden- und Königssage bis zum XVII. Jahr ...
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Si dice di fenomeno linguistico che risale a un periodo precedente alla manifestazione storica di una lingua indoeuropea, e del periodo stesso. Si dice anche di gruppi etnici che risultino essere esistiti [...] in una regione prima della diffusione in essa di una lingua indoeuropea; per es., le popolazioni iberiche, britanniche, etrusche, egee, prima della diffusione del celtico, del latino e del greco. ...
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Ex soldato romano di origine tracia (m. 71 a. C.): disertore e perciò ridotto in schiavitù, fuggì nel 73 con alcuni compagni dalla scuola gladiatoria di Capua. Presto raccolse attorno a sé migliaia di [...] (Traci, Celti, Germani), con cui predò per circa un anno la Campania: dopo essersi separato dal compagno di rivolta, il celtico Crisso, si diresse a nord, sconfiggendo il console L. Gellio e, a Modena, il governatore della Gallia Cisalpina. Tornò ...
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Vedi NYON dell'anno: 1963 - 1996
NYON (Colonia Iulia Equestris)
A. Bisi
Città svizzera del cantone di Vaud, posta sulla riva nordoccidentale del lago Lemano, 22 km a N-E di Ginevra. Alla stazione lacustre [...] neolitica e dell'Età del Bronzo si sovrappose un piccolo borgo gallico, Noviodunum (il nome, tipicamente celtico, significa: nuovo (novios) castello (dunon); indi l'insediamento romano venne a porsi nel territorio da poco conquistato della Gallia ...
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silvoterapia
s. f. Pratica finalizzata a migliorare il benessere della persona attraverso il contatto con gli alberi nel loro ambiente naturale.
• Abbracciare un albero e sentirsi subito meglio. È il [...] su cui si fonda la silvoterapia, un’arte terapeutica basata sul contatto con la natura e già nota ai druidi del mondo celtico e agli antichi romani. «Si tratta di mettersi in relazione profonda con la natura, ed in particolare con gli alberi ...
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Musicista inglese, nato a Londra il 6 novembre 1883. Studiò alla Royal Academy of Music sotto la guida di Frederick Corder. Fu attratto soprattutto dal folklore e dalla poesia dell'Irlanda. Citiamo le [...] composizioni seguenti per orchestra: In the Faëry Hills (1909), con notevoli tracce del canto popolare celtico, The Garden of Fand (1916), ispirato dalle coste atlantiche irlandesi attraverso una saga gaelica, una Fantasia per viola e orchestra (1920 ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
celtismo
s. m. [der. di celtico]. – 1. Elemento linguistico celtico (caratteristica di pronuncia, vocabolo, ecc.) che sia penetrato in lingue circonvicine (come per es. braca, carrus in latino, con larga diffusione poi nelle lingue romanze)...