MARTE (Mars)
G. Gualandi
Dio indigeno molto venerato dai popoli italici principalmente come protettore di tutte le attività guerresche. Presenta caratteri più complessi rispetto ad Ares (v.), a cui viene [...] della Repubblica, da Helenenberg e si ripete in numerosi rilievi funerarî del Norico.
Di tipo romano - dell'Ultore -, ma con scudo celtico e corazza a maglia è il M. dell'altare di età tiberiana da Mavilly, associato a Minerva con un seno scoperto ...
Leggi Tutto
Città della Spagna, 78 km. a SO. di Ciudad Real, alla cui provincia appartiene come capoluogo di mandamento. Trae nome dall'arabo al-ma‛din, "miniera" (più esattamente ma‛din az-zāwūq, o "miniera di mercurio", [...] del suo territorio erano conosciute da tempo antichissimo, certo dai Romani, che la chiamavano coll'antico nome, probabilmente celtico, di Sisapon. Il minerale, che si trova nei giacimenti di scisti quarzosi del Siluriano, così allo stato puro ...
Leggi Tutto
Vedi LIONE dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LIONE (v. vol. IV, p. 647 e S 1970, p. 411)
S. Rinaldi Tufi
Recenti scavi e ricerche hanno fornito nuovi importanti dati sulla città antica, rimettendo in discussione [...] .es., l'origine stessa di L.; non è affatto sicuro che prima della città romana vi fosse qui un insediamento celtico, né che fosse chiaramente identificabile il sito della colonia di Planeo, che invece qualcuno aveva tentato di individuare: in realtà ...
Leggi Tutto
Leponzi Popolazione preromana stanziata nel tratto della catena centrale alpina, tra il Gottardo e il Lago Maggiore, la cui presenza è archeologicamente documentata a partire dal VII sec. a.C. Ascrivibili [...] , le iscrizioni rinvenute ne documentano l'uso di un alfabeto (detto leponzio) di origine nord-etrusca e di una lingua di tipo celtico. Nel 5° sec. a.C. si assistette a uno sviluppo dell’abitato di tipo protourbano, mentre dagli inizi del 4° sec. a ...
Leggi Tutto
Linguista e mitologo (Königsberg 1812 - Berlino 1881), uno dei primi grandi cultori della linguistica e mitologia indoeuropee in senso comparativo. K. si staccò da M. Müller in quanto ritenne che ogni [...] , greco e latino) e (1856) con A. Schleicher i Beiträge zur vergleichenden Sprachforschung (limitati all'ario, celtico e slavo); fusi poi (1875) nella Zeitschrift für vergleichende Sprachforschung auf dem Gebiete der indogermanischen Sprachen ...
Leggi Tutto
IVREA
N. Bernacchio
(lat. Eporedia; Castrum Evriae, Eborgia, Yporegia nei docc. medievali)
Città del Piemonte (prov. Torino), che si estende sulle rive della Dora Baltea ai piedi della Serra d'I., nel [...] Gallie, durante le guerre contro i Salassi (143-25 a.C.), molto probabilmente sul luogo di un precedente insediamento celtico legato a un'importante stazione di posta.La città antica si sviluppò con andamento cuneiforme su un colle digradante verso ...
Leggi Tutto
PERNICE, Angelo
Giuseppe De Santis
PERNICE, Angelo. – Nacque a Catania il 21 novembre del 1873 da Francesco e Carmela Guerrera; sposò Laura Calosi, senza avere figli.
Compì gli studi nella sua città [...] 1923 Università di Firenze). Conseguì la laurea in lettere nel 1902. A Catania i suoi interessi furono rivolti al mondo celtico, infatti nel 1899 scrisse il saggio Sui Celti e la loro immigrazione in Italia (in Rivista bimestrale di antichità greche ...
Leggi Tutto
NEVIODUNUM
B. Saria
Città romana nella Pannonia Superiore. La posizione della città è accertata da numerosi ritrovamenti, fra cui anche alcune iscrizioni. Essa era situata nella pianura di Gurk (Krka) [...] è nominata soltanto dai geografi (Ptolom., ii, 14, 4; Itin. Ant., 259; Tab. Peut. e Geogr. Rav.).
Il nome è celtico e significa nuova città (nevio, antica forma di novio; per cui v. noviodonum in Romania). Ciò offre una indicazione sulla fondazione ...
Leggi Tutto
LINGUISTICA (fr. linguistique; sp. linguística; ted. Sprachwissenschaft; ingl. comparative philology, linguistic science)
Carlo Tagliavini
La linguistica o glottologia è la scienza che ha per oggetto [...] già pronto nel 1814, quantunque uscito nel 1818, dimostra la parentela di tutte le lingue germaniche tra di loro e con le celtiche, le slave, il latino e il greco. Il Rask non conobbe probabilmente il libro dello Schlegel, e, indipendentemente da lui ...
Leggi Tutto
Poeta italiano (n. Cassano Magnago 1963). Docente di lingua e letteratura inglese presso la Libera università di lingue e comunicazione di Milano, ha esordito con la raccolta Tropicu da Vissévar (1996), [...] in chiave sperimentale, tra le sue raccolte successive occorre citare La vita in tram (2001), I bosch di Celti. Il bosco celtico (2008) e Ulona (2010); traduttore delle Egloghe di Virgilio (I Bücòligh, 2007) e, con C. Recalcati, delle Ballate di F ...
Leggi Tutto
celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
celtismo
s. m. [der. di celtico]. – 1. Elemento linguistico celtico (caratteristica di pronuncia, vocabolo, ecc.) che sia penetrato in lingue circonvicine (come per es. braca, carrus in latino, con larga diffusione poi nelle lingue romanze)...