In linguistica, lo strato linguistico al quale, in una determinata area, si è sovrapposta e sostituita, in seguito a conquista o a predominio politico-culturale, una lingua diversa.
Il concetto di s., [...] iniziale, e nel campo neolatino è stata attribuita al s. etrusco la spirantizzazione delle sorde intervocaliche in toscano; al s. celtico l’esito di -it- del nesso -ct- latino delle parlate galloromanze; al s. basco il passaggio di f- latino a ...
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INDOEUROPEI
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Gioacchino SERA
. L'espressione "popoli indoeuropei" deve essere intesa come un'abbreviazione di "popoli che parlano lingue indoeuropee", poiché, mentre la derivazione [...] il trattamento dei suoni palatali (ê, ø) e labiovelari (qu, gu). Queste due serie sono rappresentate in alcune lingue (greco, italico, celtico, germanico) da k, g risp. qu, gu (o da suoni che si dimostrano derivati da questi), in altre (indo-iranico ...
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FLECHIA, Giovanni
Benvenuto Terracini
Sanscritista e glottologo; nato a Piverone (Ivrea) il 6 settembre 1811, morto ivi il 3 luglio 1892. Nel 1848 fu nominato bibliotecario-archivista del senato, nel [...] prima grammatica sanscrita (Torino 1856). Presto l'attrasse la linguistica comparata dove, dopo alcuni lavori di latino e di celtico (riconobbe come gallica l'iscrizione di Briona: Riv. contemporanea, XXXVIII, 1864, pp. 231-57) che mostrano come tra ...
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KORISIOS (Corisius)
Red.
Metallurgo il cui nome si trova inciso in lettere greche al disotto di un marchio a punzone (due stambecchi che si ergono araldicamente ai lati di una palma dattifera) sopra [...] (58 a. C.). Il nome di K., nella sua forma latina, viene documentato sovente in età romana, e sempre in ambiente linguistico celtico. Si ritiene che il tipo iconografico del marchio sia stato desunto da una pietra incisa d'importazione, e abbia avuto ...
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(ingl. Scotland) Regione della Gran Bretagna settentrionale (77.925 km2 con 5.168.500 ab. nel 2008; densità 66 ab./km2); capitale Edimburgo. Vi si possono distinguere, da N a S, tre zone morfologiche: [...] da Kenneth McAlpin, il quale unì in un unico regno Dalriada e Caledonia, chiamandolo regno di S. (Scone).
La storia del regno celtico è la storia della difesa contro i Vichinghi e delle campagne per la conquista del Lothian a S, del Moray a N, dello ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] tra la metà del sec. V e la metà del VI. Nella regione occidentale e sui monti del Galles la popolazione celtica si mantenne in vita conservando la fede cristiana e, favorita dalle condizioni naturali, oppose all'invasore una ferma resistenza. Qua e ...
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. Il nome dimostra l'origine celtica della città, di cui non si trova menzione prima del sec. II. Era situata alla confluenza del cosiddetto Piccolo Danubio con il fiume Arrabo (Rába) e la Rabnitz (Répce), [...] ) e delle altre costruzioni attigue non era stata ancora pubblicata al momento della compilazione di questo articolo. Il nome celtico, quindi romano, è conservato nel tedesco Raab, come il latino medievale Jaurinum (Edrisi: jüra) nel magiaro Győr. Le ...
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SPRINGHEAD
J. Liversidge
Piccola città romana nel Kent lungo la via romana (Watling Street) da Londra a Canterbury. Probabilmente è da identificare con Vagniacae che l'Itinerario Antoniniano registra [...] rappresentate dai templi riuniti in un tèmenos recinto. I templi nn. i e ii sono varianti della pianta del tempio romano-celtico, e i nn. iv e v erano piccole costruzioni rettangolari. Il tempio iii sembra che sia stato una sorgente sacra racchiusa ...
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MARGHERITA regina di Scozia, santa
Reginald Francis Treharne
Figlia di Edoardo l'Esule, il quale era a sua volta figlio di Edmondo Ironside, M. nacque in Ungheria; ma si recò nel 1057 in Inghilterra [...] di Scozia che riunì a quella di Roma. Nel 1093 Malcolm e il suo primogenito, Edoardo, furono uccisi e il partito celtico, malcontento, innalzò al trono Donald Bane, figlio illegittimo di Malcolm. M. morì subito dopo e fu canonizzata nel 1250.
Bibl ...
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COIRA
B. Brenk
C. Jäggi
(lat. Curia; Cura nei docc. medievali; ted. Chur)
Città della Svizzera sudorientale, dal 1803 capoluogo del cantone dei Grigioni e sede di vescovado, situata a m. 585 sul livello [...] ) e inserita anche nella Tabula Peutingeriana come Curia, nel Medioevo la città venne chiamata anche Cura; il toponimo deriva dal celtico antico kora, korja ('stirpe, tribù').Probabilmente sin dal 310, al più tardi comunque dagli inizi del sec. 5°, C ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
celtismo
s. m. [der. di celtico]. – 1. Elemento linguistico celtico (caratteristica di pronuncia, vocabolo, ecc.) che sia penetrato in lingue circonvicine (come per es. braca, carrus in latino, con larga diffusione poi nelle lingue romanze)...