THOMAS, Dylan Marlais
Salvatore Rosati
Poeta inglese, nato nel Galles nell'ottobre 1914.
Le caratteristiche della sua lirica, quali apparvero nella prima raccolta 18 poems (1934) mostrano un non comune [...] , sembra prevalere una nota dolente con vaghe risonanze cosmiche, in cui è agevole avvertire le caratteristiche del temperamento celtico. Insidiata da un continuo pericolo di disintegrazione, priva di ogni nesso logico, con una resa fantastica non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Laura Barletta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella prima metà del secolo si svolge una accanita battaglia per l’autogoverno irlandese [...] lavoro giovane, istruita e di lingua inglese pongono le premesse per un vero e proprio boom economico negli anni Novanta. La “tigre celtica” vanta una crescita media del 6,8 percento del PIL tra il 1991 e il 2003. Da terra di emigranti, l’Irlanda ...
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Vedi AUGUSTA VINDELICUM dell'anno: 1958 - 1973
AUGUSTA VINDELICUM (v. vol. i, p. 916)
F. Parise Badoni
Studî riassuntivi, tendenti a raccogliere tutte le notizie relative al materiale sinora rinvenuto, [...] nelle vicinanze di Augsburg. Probabilmente le tombe romane si insediarono sui resti di un villaggio celtico.
Il passaggio dal rito dell'incinerazione a quello dell'inumazione è databile in Augsburg tra la fine del II e gli inizî del III sec. d ...
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Vedi ATRI dell'anno: 1958 - 1994
ATRI (v. vol. I, p. 885)
G. Azzena
Una lunga serie di campagne di scavo in area urbana e nuove ricerche, segnatamente mirate alla ricostruzione della topografia dell'antica [...] e circolare poco dopo fino ad Ariminum, a seguito del progressivo attestarsi della conquista romana in territorio piceno e celtico.
Lungo lo scosceso versante O del colle su cui sorge A. sono state ritrovate le fortificazioni del centro coloniale ...
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Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle [...] di decadenza. Nel 189 a.C. i Romani vi dedussero una colonia di 3000 uomini, che denominarono Bononia (forse dal celtico bona «costruzione»). Già sotto i Villanoviani e poi sotto gli Etruschi la città era stata un centro di notevole importanza ...
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Nome di una delle popolazioni galliche che parteciparono tra il 450 e il 400 a. C. all'invasione dell'Italia settentrionale. Si stabilirono a mezzogiorno del Po, nella regione di Mutina (oggi Modena) e [...] . In ogni caso, nei Boi danubiani pare debba vedersi un nucleo della tribù rimasta nelle sedi più antiche del popolo celtico quando gli altri migrarono.
Stando a una notizia di Catone, i Boi risulterebbero distribuiti in 112 cantoni. A giudicare poi ...
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Vedi BORDEAUX dell'anno: 1959 - 1994
BORDEAUX (Burdigala, Βουρδίγαλα)
R. Etienne
La città moderna occupa il sito dell'antica capitale dei Bituriges Vivisci, nella Gallia Aquitania. È detta civitas libera [...] S-O, nodo stradale, aperto anche verso il mare. Il Carcopino ha fatto l'ipotesi che fosse un porto del commercio dello stagno celtico. Nel I sec. d. C. i prodotti italici da Narbona risalgono fino alle banchine lignee su palizzate di Burdigala. Scavi ...
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Vedi CAERWENT dell'anno: 1973 - 1994
CAERWENT (Venta Silurum)
J. Liversidge
La città romana iniziò la sua vita verso la fine del I sec. d. C. subito dopo la conquista del Galles. Probabilmente perché [...] in periodo tardo nel Foro e fu costruito sopra la parte centrale del lato occidentale. Un altro tempio di tipo romano-celtico fu trovato vicino al Foro, ed un tempio ottagonale, posto all'interno di un tèmenos circolare, si trovava fuori delle mura ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] essendo impervia nel suo tratto centrale, fu nella storia la frontiera settentrionale dell’Etruria verso i territori di etnia celtica del Nord Italia e, nella tarda antichità, quella fra l’Italia cosiddetta annonaria (con capitale Milano) e l’Italia ...
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Vedi FIBULA dell'anno: 1960 - 1994
FIBULA
M. Pallottino
Il nome latino, inalterato o con qualche adattamento a seconda delle lingue moderne (francese fibule, tedesco Fibel), è impiegato come termine [...] . Di fatto questa tecnica si risolve in effetti di colore. I suoi precedenti sono ancora una volta da ricercare nel mondo celtico, anche se l'uso di rivestire l'arco delle fibule con elementi di materia diversa e diversamente colorata (pasta vitrea ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
celtismo
s. m. [der. di celtico]. – 1. Elemento linguistico celtico (caratteristica di pronuncia, vocabolo, ecc.) che sia penetrato in lingue circonvicine (come per es. braca, carrus in latino, con larga diffusione poi nelle lingue romanze)...