Vedi CAERWENT dell'anno: 1973 - 1994
CAERWENT (v. s 1970, p. 171)
J. Wilkes
Pur conoscendo ancora poco della storia e dell'evoluzione complessiva della città, fondata subito dopo la conquista romana [...] strette l'una accanto all'altra: botteghe, probabilmente, di commercianti o artigiani.
È stato ripreso in esame il tempio di tipo romano-celtico a E del foro, che è stato datato a epoca successiva al 330- 335 d.C. Provvisto di abside aggettante, era ...
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In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori [...] europee il m. prese posto in principio in spazi aperti di proprietà vescovile o imperiale, in Italia detti broli (dal celtico broga «campo»), intorno ai quali sorsero edifici chiusi, detti appunto broletti; in seguito, aumentando il peso politico dei ...
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In seguito alla invasione tedesca, il paese fu mantenuto sotto il regime di occupazione militare dal maggio 1940 al settembre 1944. Tuttavia i territori di Eupen, Malmédy e Moresnet furono incorporati [...] civiltà che si addentra fin nella Belgica, attraversp la Svizzera e la zona lorenese; ossia per quelle regioni in cui Cesare localizzava le tribù celtiche più affini alle belghe (De bello gall., I, 5,4;9;10;11; 25,5-6;40,11; VII, 56,2;63,7; VIII ...
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FIOCCO, Gio Batta (Giovanni Battista)
Giuseppina Bock Berti
Nato a Giacciano con Baruchella (Rovigo) il 1° nov. 1867 da Luigi e da Marietta Carpani, si laureò in medicina e chirurgia presso l'università [...] a quello accademico: il F. vi fondò una bene attrezzata divisione specialistica dermosifilopatica, istituì un dispensario celtico ad altissima frequenza giornaliera, laboratori per ricerche istologiche batteriologiche e sierologiche, un servizio di ...
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SPERINO, Casimiro
Luca Tonetti
– Nacque a Scarnafigi (Cuneo) il 31 agosto 1812 da Felice, notaio, e da Teresa Rusca.
Iscrittosi all’Università di Torino, conseguì prima la laurea in medicina (1832), [...] , un sifilocomio torinese annesso a una casa di pena femminile, e dal 1850 al 1871 fu primario dell’ospizio celtico. Assunta la direzione di tutti i sifilocomi torinesi, organizzò la costruzione del nuovo ospedale sifilologico di S. Lazzaro, dopo ...
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BANGOR
K. Watson
Cittadina del Galles, nella contea del Caernarvonshire, posta sullo stretto di Menai, sede vescovile e, dal secolo scorso, universitaria.B. sorge sul luogo del monastero di B. Fawr [...] in alcuni blocchi lavorati venuti alla luce nella zona dell'Univ. College, confrontabili con un gruppo di piccole celle celtiche a Tintagel in Cornovaglia, nonché nel pozzo di S. Giovanni.Probabilmente sotto il vescovo Davide (1120-1139) fu costruita ...
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Belgrado
Margherita Zizi
Antica e tormentata città della Serbia
Capitale storica della Iugoslavia nel 20° secolo, Belgrado dal 2003 è la capitale di Serbia e Montenegro. Situata nella penisola balcanica, [...] demografico, che ha portato il numero degli abitanti a 1.700.000.
I tumulti della storia
Le origini. Nata come insediamento celtico nel 3° secolo a. C., Belgrado compare per la prima volta nelle fonti storiche col nome di Singidunum. All'inizio del ...
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NYMEGEN (Noviomagus)
A. W. Byvanck
Città sulla Waal (Vahalis): il più importante abitato romano nei Paesi Bassi.
Sotto il Valkhof (il vecchio castello della città, oggi distrutto) si trovano i più antichi [...] . Nel museo ne rimangono alcuni frammenti architettonici. Gli scavi eseguitivi hanno rivelato resti di due templi del tipo detto celtico, ed un grande numero di tombe abbandonate verso la metà del III sec., quando gli eserciti romani furono ritirati ...
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GERGOVIA (γεργοουία, Gergovia)
L. Guerrini
Capitale dell'Arvernia, posta su un alto monte difficilmente raggiungibile da ogni lato (Caes., De bello Gall., vii, 36, 1; Sid. Apoll., Carm., vii, 151; Strabo, [...] i quali furono ritrovati, ai piedi dell'oppidum, i due campi stabiliti da Cesare; sulla collina un buon tratto delle mura celtiche, e fu accertata la presenza di un importante abitato gallo-romano. Identificato con ogni certezza il luogo, si mutò il ...
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POSTUMO, M. Cassianio Latinio (M. Cassianius Latinius Postumus)
Gastone M. Bersanetti
Usurpatore contro l'imperatore Gallieno. Di umile origine, raggiunse gli alti gradi dell'esercito e fu uno dei migliori [...] da Roma, verso cui continuò a guardare come a modello, e che nel suo stato non si riscontra alcun carattere celtico o tanto meno germanico, ché anzi esso nelle istituzioni e nei titoli porta un'impronta decisamente romana.
Bibl.: E. Klebs ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
celtismo
s. m. [der. di celtico]. – 1. Elemento linguistico celtico (caratteristica di pronuncia, vocabolo, ecc.) che sia penetrato in lingue circonvicine (come per es. braca, carrus in latino, con larga diffusione poi nelle lingue romanze)...