Popoli e culture dell'Italia preromana. I Reti
Franco Marzatico
I reti
Si deve a Catone il Vecchio la prima menzione del termine “retico”, utilizzato per identificare un vino molto apprezzato, come [...] l’area alpina retica, dal IV sec. a.C. fino ai tempi della romanizzazione nel I sec. a.C., di rilevanti influssi celtici, per quanto riguarda soprattutto elementi d’ornamento e d’armamento.
Livio (V, 33) riferisce che “senza dubbio” dagli Etruschi ...
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SUTTON HOO, Tesoro di
L. Freeman Sandler
Corredo funerario di una nave-tomba pagana (contenuto nel maggiore di un gruppo di quindici tumuli), scoperto nel 1939 a S., nella contea del Suffolk, nell'Inghilterra [...] essa costituisce, per quest'epoca, un fatto davvero raro. Siffatti oggetti, sebbene non così elaborati, sono principalmente di origine celtica.L'insegna di ferro non trova molti termini di paragone e quindi non è stata pienamente compresa: è alta cm ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I regni cristiani nelle Asturie
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il regno delle Asturie nasce dalla resistenza cristiana [...] luci a forma di stella sul monte Libredòn dove già esistono antiche fortificazioni, probabilmente dovute o a un villaggio celtico o a una necropoli visigota.
Il vescovo di Iria, Teodomiro, incuriosito dallo strano fenomeno, scopre in quel luogo una ...
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FONETICA (dal gr. ϕωνητικὴ [τέχνη] "[scienza] dei suoni" fr. phonétique; sp. fonética; ted. Phonetik, Lautlehre; ingl. phonetics)
Giulio BERTONI
Giulio PANCONCELLI-CALZIA
Il pensiero costruisce sé stesso, [...] da una sede all'altra. Si sa quale importanza desse G. I. Ascoli ai fattori etnici, e come ricorresse al celtico per spiegarsi un gruppo di caratteristiche fonetiche osservabili, con maggiore o minore evidenza, nell'ampio territorio che in Francia e ...
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RATISBONA (ted. Regensburg; A. T., 51-52)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Pietro ROMANELLI
Walter HOLTZMANN
Carlo MORANDI
Città della Baviera, capoluogo dell'Alto Palatinato (Oberpfalz), posta sul Danubio, [...] , alla confluenza del Reganum (Regen), esisteva con ogni probabilità un centro indigeno che portava il nome di Regino, o, in celtico, Radasbona; i Romani vi stabilirono una loro guarnigione già dal sec. I d. C., come provano rinvenimenti recenti. Il ...
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TOCARIO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
. Da scoperte occasionali avvenute intorno al 1890 e soprattutto da una serie di esplorazioni compiute fra il 1898 e il 1914 da scienziati di nazionalità russa (Klementz, [...] voce mediopassiva contengono un elemento r certamente affine a quello che caratterizza il passivo e il deponente latino, celtico e ittito. Molti verbi hanno accanto alla coniugazione ordinaria una coniugazione secondaria, con valore di causativo ...
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. Le popolazioni che abitarono durante l'età dei metalli la penisola istriana e gli altipiani della Carsia Giulia, usarono costruire i loro villaggi sulla sommità delle alture. Questo tipo di abitato è [...] millennio. Probabilmente, come pensa il Marchesetti, una seconda immigrazione avvenne all'aprirsi dell'età del ferro. L'influenza celtica si fece poco sentire, specie in Istria; molto più frequenti appaiono gl'indizî dei rapporti avuti dai castricoli ...
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COLOMBANO (Columba, Columbanus), santo
Donald A. Bullough
Nacque, secondo quanto ci è dato stabilire sulla base dei Vitae Columbani abbatis discipulorumque eius libri, nel Leinster, la provincia più [...] in lingua elegante" e molti altri testi per il canto o per l'insegnamento.
Più di trenta scritture in celtico nella caratteristica scrittura ogamica, prevalentemente del sec. V, sono le più antiche testimonianze di una cultura letteraria nel Leinster ...
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Anglosassoni, Arte degli. Scultura
R.J. Cramp
SCULTURA
La qualità e la varietà stilistica della scultura anglosassone costituiscono uno dei fenomeni artistici più singolari del mondo altomedievale, [...] Sculpture, Proceedings of the British Academy 52, 1966, pp. 87-104.
R.R. Stoll, Architecture and Sculpture in Early Britain: Celtic, Saxon, Norman, London 1967.
J. Hubert, J. Porcher, W.F. Volbach, L'Europe des invasions, Paris 1967 (trad. it. L ...
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Lingua e lingue
Luisa Mattia
Le parole dei bambini
Tutti i bambini imparano a comunicare. Molto rapidamente arrivano a capire e a usare il linguaggio del proprio gruppo sociale attraverso diverse fasi [...] non ci sono rimaste tracce scritte. Tuttavia, siccome le lingue venute dopo, come il greco, l'ittita, il latino, il celtico e altre ancora, si assomigliano molto nei suoni e nella grammatica, gli studiosi hanno pensato a una lingua d'origine unica ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
celtismo
s. m. [der. di celtico]. – 1. Elemento linguistico celtico (caratteristica di pronuncia, vocabolo, ecc.) che sia penetrato in lingue circonvicine (come per es. braca, carrus in latino, con larga diffusione poi nelle lingue romanze)...