Carne
Cecilia Pennacini e Anna Maria Paolucci
Il termine carne, che viene dal latino caro-carnis, a sua volta derivato dal greco χείρω, "taglio", ha diverse accezioni. Se in generale designa la parte [...] uomo, la modalità di cottura ha assunto significati differenti nelle diverse culture. Nel Medioevo europeo, quando la cultura celtico-germanica aveva ormai preso il sopravvento su quella greco-latina, la carne bollita era considerata adatta ai malati ...
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Vedi PARIGI dell'anno: 1963 - 1996
PARIGI (Lutetia Parisiorum)
P. M. Duval
E. Coche de la Ferté
La città sorse in epoca gallica su un'isola della Senna, ma non si conosce alcun resto di questo abitato [...] il Mercurio gallico tricefalo (Museo Carnavalet): documenti tutti di particolare importanza per lo studio dell'arte e della religione celtiche.
Ma ben presto, durante l'Impero, una nuova città costruita sul modello delle città romane sorse sulla riva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Scienziato e filosofo, Leibniz ha esercitato (e continua a esercitare) un’influenza [...] neve (album, bianco), e Brenner o Pirenei significano una grande altezza, giacché bren vuol dire alto, o capo (come Brennus) in celtico, e come, ancora, brinck nella bassa Sassonia significa altezza; e fra la Germania e l’Italia vi è un Brenner, come ...
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CRITICA DELL'ARΤΕ (v. vol. Il, p. 946)
M. M. Sassi
A rigore, nell'antichità classica non esiste una c. intesa come «genere» autonomo, con testi suoi propri e una corrispondente definita figura professionale. [...] sono integrabili da una guida (periegetes, CaL, 5), mentre un'altra volta, come nel caso dello strano Eracle celtico, l'«enigma» dell'identificazione viene completamente svelato da un osservatore indigeno (Herc., 4).
All'interesse per il soggetto ...
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INTRECCIO
G. Speake
Per i. si intende una forma o uno schema di decorazione nel quale linee, capi o nastri vengono incrociati o intessuti insieme secondo un principio di sovrapposizione alternata in [...] 31-49; The Sutton Hoo Ship-Burial, a cura di R.L.S. Bruce-Mitford, I-II, London 1975-1978; C. Nordenfalk, Celtic and Anglo-Saxon Painting, New York 1977; G. Adcock, The Theory of Interlace and Interlace Types in Anglian Sculpture, in Anglo-Saxon and ...
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Vedi SPECCHIO dell'anno: 1966 - 1997
SPECCHIO (speculum)
G. A. Mansuelli
Nelle più recenti culture litiche si può pensare all'impiego come s. di lastre levigate riflettenti, di cui si sono trovati esempî [...] forma circolare diviene più frequente. Nella Gallia propria è in uso sugli s. la decorazione geometrica a motivi curvilinei: il tema celtico del triscele si adatta bene alla decorazione di un disco. Lo s. è sempre rotondo, i manici sono spesso fusi a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento la poesia sembra non toccare l’altezza dell’estrosa lirica secentesca [...] il sepolcrale e il tenebroso; l’interrogarsi inquieto sulla morte; l’interesse non epidermico per la lirica “primitiva”, celtica e scandinava.
Thomas Gray
Suona il coprifuoco: saluto estremo del morente giorno
Elegia scritta in un cimitero campestre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Chrétien de Troyes è uno dei primi, e il più grande, fra gli scrittori di romanzi in volgare del Medioevo [...] Chrétien, l’Erec, mette in campo un eroe cavaliere, figlio di re Lac (il nome stesso dell’eroe ne tradisce l’ascendenza celtica: Weroc è la forma armoricana, Gereint quella gallese). Erec si trova, nel corso di una caccia al cervo bianco, a giungere ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Piceni
Giulia Rocco
I piceni
Con il nome di Piceni si designano le popolazioni di lingua umbro- sabellica abitanti la fascia medio-adriatica convenzionalmente compresa [...] di Dionisio I di Siracusa, di Ancona, sul sito di un emporio già attivo in precedenza.
L’arrivo massiccio di popolazioni celtiche era stato preceduto, già nel corso del V sec. a.C., dallo stanziamento di singoli individui o gruppi, come testimonia il ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] furono poste tra la metà del 5° sec. e la metà del 6° sec.; vi opposero maggiore resistenza il Galles, a lungo celtico, e soprattutto la Scozia. Nel Sud si ebbe il piccolo Regno di Kent; particolare importanza ebbe il Regno di Northumbria, fondato da ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
celtismo
s. m. [der. di celtico]. – 1. Elemento linguistico celtico (caratteristica di pronuncia, vocabolo, ecc.) che sia penetrato in lingue circonvicine (come per es. braca, carrus in latino, con larga diffusione poi nelle lingue romanze)...