Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] Gurgānī (11° sec.), che verseggiò nel Vīs u Rāmīn un’antica materia di origine partica, singolarmente affine al ciclo celtico di Tristano e Isotta. Grande artista fu Niẓāmī (12° sec.), l’autore azerbaigiano della celebre Khamsa o quintetto di poemi ...
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OREFICERIA (fr. orfèvrerie; sp. orfebrería; ted. Goldschmiedekunst; ingl. goldsmith's work)
Pericle DUCATI
Maria ACCASCINA
Ugo NEBBIA
Attilio INVERNIZZI
Giovanni VACCA
Antichità. - Già nell'età neolitica [...] e inglesi dei secoli VI-VIII suggerì agli orafi nordici, massime agl'irlandesi, motivi decorativi a intrecci lineari e mostruosi. Di stile celtico è il calice Ardagh (sec. IX-X) di argento, di oro e smalto (Museo di Dublino). Nel reliquiario in rame ...
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UNGHERIA
Ferruccio Nano
Martina Teodoli
Gyo¿ Szabó
Maria Rosa Mezzi
Miklós Sulyok
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Judit Pinter
(XXXIV, p. 674; App. I, p. 1086; II, II, p. [...] 5° secolo a.C.: merita un cenno particolare la necropoli di Orosháza-Gyopáros, caratterizzata dalla compresenza di oggetti scitici e celtici (dal 5° al 2° secolo a.C.). Sembra che l'influenza dei costumi funerari scitici abbia determinato anche l'uso ...
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MARCHE
Peris Persi
Gabriele Baldelli
Paolo Quiri
Maria Rosaria Valazzi
Paola dell'Acqua
(XXII, p. 219; App. II, II, p. 262; III, II, p. 28; IV, II, p. 387)
Popolazione. - Nel ventennio 1971-91 la [...] Quirico, Piobbico, Cagli e Montefortino), attribuite ai Senoni non solo per la presenza di armi e altri oggetti di tipo celtico, ma in genere anche per la ricchezza dei corredi. Questi, infatti, in contrasto con la crescente sobrietà e uniformità dei ...
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È una delle due inseparabili manifestazioni della tonalità, cioè dell'ordine dei rapporti fra suoni di varia altezza. Quando i suoni si combinano simultaneamente, ha luogo l'armonia; invece quando si combinano [...] linguistici. Sono peraltro falliti i tentativi di trovar sistemi di armonia vocalica nel persiano antico (Terrien), nel celtico (Roering), nel telegu (Caldwell) e nel romeno (Storch): si tratta di fenomeni fonetici affini (assimilazione regressiva ...
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RENO (fr. Rhin; ted. Rhein; A. T., 17-18-19, 20-21, 32-33-34, 44, 53-54-55)
Maurice PARDE'
Carlo ANTONI
Francesco LEMMI
Grande fiume europeo, lungo 1250 km. e con un bacino di circa 170.000 kmq., [...] le relazioni annue della Commissione centrale per la navigazione del Reno, edite a Strasburgo.
Storia. - Il suo nome è probabilmente celtico, come furono Celti, nella immediata preistoria, gli abitanti delle sue rive. Nel sec. I a. C., però, la riva ...
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VERONA (A. T., 24-25-z6)
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Giuseppe FIOCCU
Paola ZANCAN
Tammaro DE MARINIS
Walter MATURI
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sulla ferrovia Milano-Venezia, a 45°26′ [...] come glottologiche, riconoscono la validità delle notizie antiche anche nelle loro discordanze, ammettendo la prevalenza di un nucleo celtico, ma imbastardito da infiltrazioni retiche ed euganee.
Sul periodo più antico e preromano si ha solo qualche ...
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Nell'unirsi dei suoni in sillabe, delle sillabe in parole e delle parole in proposizioni, si produce una gradazione ritmica dipendente dalla varia forza e durata della corrente espiratoria, e una gradazione [...] penisola è impossibile perché: 1. prodotto di accento libero e musicale è la fonetica delle parole celtiche (Γαβρῆτα ὕλη; *paravérēdus, onde ted. Pferd, contro neolatino verÿdus, paraverÿdus "palafreno", Vercingetorix, Viridomārus, Nemetodurum) e 2 ...
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FRIULI-VENEZIA GIULIA
Giorgio Valussi
Bianca Maria Scarfì
Giuseppe Bergamini
Mario Dal Mas
(XVI, p. 91; XXXV, p. 78; App. I, p. 635; II, I, p. 1009, II, p. 1098; III, I, p. 687; IV, I, p. 873)
Il [...] per i B.A.A.A.A.S. del Friuli-Venezia Giulia, v (1986); A. Tagliaferri, Coloni e legionari romani nel Friuli celtico. Una ricerca archeologica per la storia, Pordenone 1986; AA. VV., Trieste. L'architettura neoclassica, Trieste 1988; G. C. Menis, L ...
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ONOMASTICA (dal gr. ὀνομαστικὴ [τέχνη]; fr. onomastique, anthroponymie; sp. onomástica; ted. Namenkunde; ingl. onomatology)
Bruno MIGLIORINI
Il nome di onomastica è stato talora adoperato per indicare [...] , del ligure e anche dell'etrusco. E anche problemi filologico-letterarî, come p. es. quello delle origini celtiche dell'epopea bretone, devono anzitutto fondarsi su ricerche onomastiche.
Caratteri del nome proprio di persona. - Il nome proprio ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
celtismo
s. m. [der. di celtico]. – 1. Elemento linguistico celtico (caratteristica di pronuncia, vocabolo, ecc.) che sia penetrato in lingue circonvicine (come per es. braca, carrus in latino, con larga diffusione poi nelle lingue romanze)...