Vedi TOLOSA dell'anno: 1966 - 1997
TOLOSA (v. vol. VIl, p. 906)
C. Domergue
J. M. Pailler
In località «Vieille Toulouse» sono stati riportati alla luce i resti di due fana risalenti al I sec. a.C., [...] dei quali almeno uno è di tipo celtico; sono state inoltre scoperte rovine di abitazioni del II e soprattutto del I sec. a.C. di toponimi paralleli nella Penisola Iberica suggerisce un'origine non celtica, ma forse «pirenaica» in senso lato.
Bibl.: M ...
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Vedi LA TENE, Civilta di dell'anno: 1961 - 1995
LA TENE, Civilta di
G. Bergonzi
P. Piana Agostinetti
LA ΤÈΝE, Civiltà di (v. vol. IV, p. 491). Gli studi degli ultimi trent'anni sono stati dedicati [...] A. Momigliano, A. Schiavone (ed.), Storia di Roma, I. Roma in Italia, Torino 1988, p. 505 ss.; A. L. Prosdocimi, Note sul celtico in Italia, in StEtr, LVII, 1991, p. 139 ss.; D. Vitali, Tombe e necropoli galliche di Bologna e territorio, Bologna 1992 ...
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VINDONISSA (Vindonissa)
J. Briegleb
Accampamento legionario romano e vicus alla confluenza dei fiumi Aare e Reuss (oggi Windisch presso Brugg, Cantone di Aargau, Svizzera). Questa località, a quanto [...] sembra abitata di già in epoca preromana - come si può dedurre dalla radice del nome V. (dal celtico vindo-bianco) - si dimostrò a causa della sua posizione ugualmente favorevole sia dal punto di vista della tecnica dei trasporti che da quello ...
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Vedi MANCHING dell'anno: 1961 - 1995
MANCHING
W. Krämer
Sulla riva meridionale del Danubio (v. cartina, anche s. v. limes), vicino a Ingolstadt (Baviera Superiore), presso il villaggio di M., si trova [...] in vetro colorato e delle perle ad anello, pure in vetro, ritrovati qui in gran copia, come in altri oppida celtici. Frammenti di anfore italiche, di vetro millefiori ed altri oggetti (in particolare fibule) testimoniano un'attività commerciale con l ...
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Vedi BRIGANTIUM dell'anno: 1959 - 1994
BRIGANTIUM (v. vol. II, p. 170)
O. Harl
Anche se i Brigantes (in considerazione della presenza del suffisso -nt) non erano in origine celti, sembra tuttavia certo [...] che si fosse formato nella zona, nella fase precedente alla romanizzazione, un oppidum celtico, la cui ubicazione è da individuare (grazie al ritrovamento di numerose monete databili alla prima metà del I sec. a.C.) nell'ambito dell'area urbana dell' ...
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Figlia (614-680) di un nipote di re Edwino di Northumbria; fu convertita da Paolino (633 circa). Abbadessa di Hartlepool, poi di Wihitby dove nel 657 fondò un monastero doppio, I. esercitò sulla vita religiosa [...] del regno un'influenza dominante. Personalità vigorosa e fiera, fu tra i protagonisti della lotta tra partito celtico e partito romano. ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] sulla riva sinistra del fiume Yonne, non se ne conosce la data di fondazione; vi sono testimonianze archeologiche di un abitato celtico. Essa si trova all'incrocio di strade importanti, della via che porta ad Autun e della via che da Entrains conduce ...
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Popolo della Gallia sud-orientale, il cui territorio si distendeva fra il Rodano, l'Isère (Isara), il lago di Ginevra (lacus Lemanus) e le Alpi Graie, comprendendo perciò all'incirca quello che oggi costituisce [...] . Catil., cap. 40 seg.). Il loro territorio era diviso in pagi e vici, secondo l'ordinamento proprio delle popolazioni celtiche; la città principale era Vienna (Vienne), che nell'epoca imperiale raggiunse un alto grado d'importanza; a nord era nei ...
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Cittadina della Gran Bretagna, nel Galles meridionale. Il castello, fondato alla fine dell’11° sec., fu distrutto da O. Cromwell nel 1648; restaurato dopo il 1928, conserva un torrione del 13° secolo.
La [...] regione di P. fu occupata dai Romani e poi dagli Irlandesi, divenendo un centro del cristianesimo celtico; dopo la conquista normanna, nel 1092 fu data in feudo ad Arnulf di Montgomery. Nel 1536 con l’Act of union fu assegnata al Pembrokeshire ...
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SIRONA
Luisa Banti
. Divinità femminile celtica. Non è menzionata dagli antichi scrittori, ma è attestata da iscrizioni, provenienti per la maggior parte dalla Gallia Belgica e dalla Gallia Renana, [...] mostrano che essa ebbe un culto assai esteso, statue e templi. È incerta l'etimologia del nome. Associata al dio celtico Apollo Granno, fu probabilmente, come questo, una divinità salutare, il cui culto era in rapporto a quello delle acque termali ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
celtismo
s. m. [der. di celtico]. – 1. Elemento linguistico celtico (caratteristica di pronuncia, vocabolo, ecc.) che sia penetrato in lingue circonvicine (come per es. braca, carrus in latino, con larga diffusione poi nelle lingue romanze)...