(ted. Mainz) Città della Germania (198.118 ab. nel 2007), capitale del Land Renania-Palatinato, posta a 82 m s.l.m. sulla riva sinistra del Reno, di fronte alla confluenza con il Meno. Circondata da colline [...] , calzaturifici, birrerie, oreficerie, stamperie. Grande porto fluviale, è anche uno dei maggiori nodi ferroviari della Renania.
Centro celtico, fu importante base militare romana. Nel 3° sec., al tempo dei ‘Trenta tiranni’, vi si svolsero le lotte ...
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Vedi AGUNTUM dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
AGUNTUM
W. Alzinger
Centro antico situato presso la odierna Stribach, circa 4 km ad E di Lienz, nel Tirolo orientale. In base alla sua toponomastica, si ritiene [...] cui fino ad oggi non sono stati ancora accertati i resti archeologici. E stato supposto anche un successivo oppidum celtico, ma neanche di questo sono stati individuati resti archeologici. Essi dovranno essere ricercati più a N, sulle pendici della ...
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ITALICA, Arte. − 1. Definizione. − Per arte i. intendiamo le manifestazioni indigene di artigianato artistico nella penisola italiana e in Sicilia, dall'Età del Ferro all'età augustea, che mostrano caratteri [...] da Sassoferrato e Fabriano, come pure negli offerenti ritagliati su lamina da Arcevia, erroneamente finora attribuiti allo strato celtico. Esse sono dovute ad un influsso culturale proveniente dall'Umbria, dove nel V sec. ne troviamo larghissima ...
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PARMA
G. Zanichelli
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, presso l'omonimo fiume, nell'Emilia occidentale.Sul luogo di un insediamento terramaricolo, continuato dagli Etruschi e dai Galli, [...] massimo dell'impianto ortogonale, la colonia di P., il cui nome può derivare dal lat. parma ('scudo') o dall'idronimo celtico del fiume sulla cui riva destra è posta la città. L'insediamento urbano, organizzato attorno al foro, in parte coincidente ...
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REGALIA
H. Drechsler
Termine del lat. medievale con il quale si indicano le insegne del potere. Esse hanno avuto sin dall'Antichità un ruolo importante, in quanto per mezzo di determinati segni (signa [...] a designare il seggio fastoso di ambito sia religioso sia laico. Come materiali venivano impiegati la pietra, il legno (di origine celtica o germanica) e il metallo prezioso, nonché l'avorio, con un richiamo al trono di Salomone (2 Re 10, 18ss.), che ...
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Città della Francia occidentale (89.253 ab. nel 2007), capoluogo del dipartimento della Vienne, 288 km a SO di Parigi. È situata su uno sperone triangolare limitato dal corso dei fiumi Clain e Boivre; [...] ; costruzioni elettriche e meccaniche), è attiva soprattutto nel settore terziario.
Formatasi intorno al nucleo di un primitivo agglomerato celtico, con il nome di Limonum (o Limonum Pictonum), costituì dapprima la capitale dei Galli Pittoni e fu in ...
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MARTE (Mars)
G. Gualandi
Dio indigeno molto venerato dai popoli italici principalmente come protettore di tutte le attività guerresche. Presenta caratteri più complessi rispetto ad Ares (v.), a cui viene [...] della Repubblica, da Helenenberg e si ripete in numerosi rilievi funerarî del Norico.
Di tipo romano - dell'Ultore -, ma con scudo celtico e corazza a maglia è il M. dell'altare di età tiberiana da Mavilly, associato a Minerva con un seno scoperto ...
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IVREA
N. Bernacchio
(lat. Eporedia; Castrum Evriae, Eborgia, Yporegia nei docc. medievali)
Città del Piemonte (prov. Torino), che si estende sulle rive della Dora Baltea ai piedi della Serra d'I., nel [...] Gallie, durante le guerre contro i Salassi (143-25 a.C.), molto probabilmente sul luogo di un precedente insediamento celtico legato a un'importante stazione di posta.La città antica si sviluppò con andamento cuneiforme su un colle digradante verso ...
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NEVIODUNUM
B. Saria
Città romana nella Pannonia Superiore. La posizione della città è accertata da numerosi ritrovamenti, fra cui anche alcune iscrizioni. Essa era situata nella pianura di Gurk (Krka) [...] è nominata soltanto dai geografi (Ptolom., ii, 14, 4; Itin. Ant., 259; Tab. Peut. e Geogr. Rav.).
Il nome è celtico e significa nuova città (nevio, antica forma di novio; per cui v. noviodonum in Romania). Ciò offre una indicazione sulla fondazione ...
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ROSMERTA (Rosmertā)
A. Bisi
Divinità femminile di origine celtica adorata nelle Gallie, assurta al ruolo di paredra di Mercurio al tempo della conquista romana.
L'etimologia del nome, nonostante i molti [...] , Leuci, Mediomatrici), tosto assimilato al Mercurio ellenico e romano; di questa interpretatio Romana della figura divina dominante nel pantheon celtico fa fede anche il noto passo di Cesare (De bello Gall., vi, 17, 1: deum maxime Mercurium colunt ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
celtismo
s. m. [der. di celtico]. – 1. Elemento linguistico celtico (caratteristica di pronuncia, vocabolo, ecc.) che sia penetrato in lingue circonvicine (come per es. braca, carrus in latino, con larga diffusione poi nelle lingue romanze)...