CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] Fingal (London 1762) e quindi Temora (London 1763) entrambi uniti a scritti minori, facendoli credere composti da Ossian, un bardo celtico del III secolo d.C. Subito si era acceso un ampio dibattito sull'autenticità o meno dei poemi ossianici: il C ...
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CASTELFRANCO, Pompeo
Sergio Rinaldi Tufi
Nacque a Parigi il 18 nov. 1843 da Luigi, milanese, e da Luigia Bonjard, parigina, in una famiglia stabilitasi a Milano dopo i moti del 1848.
A Milano e in Lombardia [...] fanciulle di Milano; nel 1894 e 1895 anche al Conservatorio di Milano).
Fu il primo ad individuare l'elemento celtico nella Valle Padana: di un abbondante materiale, relativo a necropoli galliche ad inumazione e ad incinerazione (importanti fra le ...
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GIOVANNI
Paolo Chiesa
Non si conoscono dati biografici su G., alto dignitario della Chiesa romana vissuto nella seconda metà del VII secolo, precedenti al 678 quando fu incaricato da papa Agatone di [...] motivata dunque dall'esigenza di uniformare il rituale alla pratica romana, in vista di una liquidazione dei riti di origine celtica o di quelli che si erano sviluppati in linea autonoma nella Chiesa d'Inghilterra; il monastero di Wearmouth poteva ...
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DI LORENZO, Giacomo
Enrico Coturri
Nacque a Napoli il 12 apr. 1836 da Agostino e da Maria Antonia Tommasuolo.
Compiuti gli studi di belle lettere e filosofia presso Nstituto "F. Piccinini", passò successivamente [...] di benemerenza della salute pubblica. Fu anche medico dei teatri Fondo, S. Carlo e Bellini. Vinse il concorso per direttore celtico del dispensario romano di Tor di Quinto e fu dichiarato eleggibile nei concorsi a cattedra a Pisa e a Modena; tuttavia ...
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BRAZOLO MILIZIA, Paolo
Cesare De Michelis
Nato a Padova il 16 ott. 1709 dal conte Pietro e da Eleonora Grompo, ricevette un'educazione ricca e varia. Iniziato agli studi letterari dal gesuita Sanseverini, [...] II, 4, Brescia 1763, pp. 2040 s.; M. Cesarotti, Discorso preliminare [1772], in Opere, II, Poesie di Ossian antico Poeta celtico, Pisa 1801, pp. 1-19; Nuovo dizionario istorico, III, Bassano 1797, p. 346; U. Foscolo, Sulla traduz. dell'"Odissea"[1820 ...
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GUARNERIO, Pier Enea
Francesco Avolio
Nacque a Milano il 1° luglio 1854. Conseguita la laurea in lettere, scelse l'insegnamento e fu destinato alle scuole medie della Sardegna, dove restò per cinque [...] Conservarono intatte le velari, anche dinanzi a vocali palatali, le voci latine che troviamo nel Basco […], nel Berbero […], nel celtico insulare […] e i più antichi elementi latini nelle lingue germaniche" (ibid., p. 173).
Il G. non cambiò opinione ...
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PERSIO, Ascanio
Franco Pignatti
PERSIO (Persi, Persii), Ascanio. – Nacque a Matera il 9 marzo 1554 da Altobello, scultore, e da Beatrice Goffredo, ultimo di cinque fratelli: Antonio, Giovanni Battista, [...] di provare la corrispondenza del francese con il greco antico o addirittura una presunta discendenza, mediata dal celtico parlato dagli antichi abitatori delle Gallie anteriormente alla romanizzazione. In effetti, nel Discorso il greco occupa una ...
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DURANDO, Antonio Maria
Guido Fagioli Vercellone
Impropriamente noto con il titolo di conte di Villa, sebbene questo titolo spettasse solo al padre, cui premori, nacque a Torino il 9 ag. 1760 da Felice [...] trasse dalle prose inglesi di John Smith, ossia La morte di Arto, poema caledonio, o La battaglia di Lava, poema celtico.
Gli atteggiamenti di romantica melanconia del D. vennero accentuandosi coi progredire della malattia di cui era affetto fin da ...
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COLOMBANO (Columba, Columbanus), santo
Donald A. Bullough
Nacque, secondo quanto ci è dato stabilire sulla base dei Vitae Columbani abbatis discipulorumque eius libri, nel Leinster, la provincia più [...] in lingua elegante" e molti altri testi per il canto o per l'insegnamento.
Più di trenta scritture in celtico nella caratteristica scrittura ogamica, prevalentemente del sec. V, sono le più antiche testimonianze di una cultura letteraria nel Leinster ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] 20 sett. 1881 (in Riv. di filol. e d'istruz. classica, vol. X), soprattutto importante per la ricerca dell'elemento celtico nelle lingue romanze, applicazione geniale del principio del sostrato etnico, a a lettera del 16 sett. 1885, intitolata Dei ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
celtismo
s. m. [der. di celtico]. – 1. Elemento linguistico celtico (caratteristica di pronuncia, vocabolo, ecc.) che sia penetrato in lingue circonvicine (come per es. braca, carrus in latino, con larga diffusione poi nelle lingue romanze)...