Scavi recenti hanno provato che il vicus romano insisteva su un primitivo nucleo paleoveneto, poi celtico. L'importanza di C. S. è confermata nel 2°-1° secolo a. C. dalla costruzione di una strada di cui [...] restano ben sei miliari di età augustea, esempio rarissimo nelle Venezie, che l'univa al Norico senza passare per Aquileia (L. Bosio, Itinerari e strade della Venetia romana, Padova 1970, pp. 173-77). ...
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(ted. Zürich) Città della Svizzera (365.132 ab. nel 2009), capoluogo del cantone omonimo, principale centro della Svizzera per popolazione, all’incrocio di importanti vie di comunicazione stradali e ferroviarie. [...] , assicurative (per le quali Z. è una delle principali piazze europee). Sviluppato il turismo.
Storia
L’antica Turicum risale al periodo celtico-romano. Sede di un piccolo forte durante le operazioni del 25-15 a.C., nel 4° sec. d.C. vi fu costruito ...
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Vedi ZURIGO dell'anno: 1966 - 1973
ZURIGO (Turicum, Zürich)
R. Wehrli
E. Billeter
E. Hüttinger
Red.
Città della Svizzera, capoluogo del cantone omonimo, sviluppatasi dal sec. IX d. C. preceduta da [...] un piccolo borgo celtico-romano, Turicum acquistò importanza con la migrazione degli Alamanni nel corso del V sec.; situata nella confluenza di una giovane donna celtica da Dietikon (Cantone di Zurigo). Monete celtiche. Età romana: rinvenimenti degli ...
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WOËVRE (A. T., 32-33-34)
Clarice EMILIANI
Con tal nome, che subì notevoli mutamenti di estensione nelle varie epoche, si suole indicare una regione della Francia orientale, nella Lorena. Comunemente [...] la Woëvre (anche les Woëvres), il cui nome sembra derivi dal celtico Vabra (= regione boscosa), comprende la piana di grassa argilla bluastra che si stende con una larghezza massima di circa 20 km. e una lunghezza di 140 km., a circa 200 m. s. m., ...
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Cittadina della Gran Bretagna, nel Galles meridionale. Il castello, fondato alla fine dell’11° sec., fu distrutto da O. Cromwell nel 1648; restaurato dopo il 1928, conserva un torrione del 13° secolo.
La [...] regione di P. fu occupata dai Romani e poi dagli Irlandesi, divenendo un centro del cristianesimo celtico; dopo la conquista normanna, nel 1092 fu data in feudo ad Arnulf di Montgomery. Nel 1536 con l’Act of union fu assegnata al Pembrokeshire ...
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Winterthur Città della Svizzera nord-orientale (132.481 ab. nel 2008), nel cantone di Zurigo. È centro commerciale della valle del Töss (affluente del Reno), e riceve anche buona parte del traffico proveniente [...] Lago di Costanza e diretto a Zurigo. Attivo centro industriale (industrie metallurgiche, meccaniche e tessili).
L’antica Vitudurum celtico-romana divenne l’alemanna Wintarduro. Nel 12° sec. i conti di Kyburg fondarono a qualche distanza da essa un ...
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(fr. Gergovie) Altopiano della Francia centrale, in Alvernia. Di origine vulcanica, fa parte dei Monti Dôme. Vi sorgeva la capitale celtica omonima (collina di Merdogne, presso Clermont-Ferrand) che, [...] dei Romani, a opera di Vercingetorige.
Gli scavi hanno portato alla luce la cinta muraria celtica, in grossi blocchi di basalto, e, fuori di essa, un tempio di tipo celtico, con due celle. Interessanti i resti, noti fin dal 19° sec., di due castra ...
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Romània Denominazione scientifica dell’insieme delle terre in cui si diffuse la lingua latina, e in cui poi si affermarono le lingue romanze. La R. antica coincideva con l’estensione dell’Impero romano [...] abbastanza compatta ma non del tutto uniforme, a causa delle diversità degli strati e dei sostrati (iberico, celtico e berbero) e dei modi della colonizzazione (soldati, contadini, impiegati; Latini, Italici, Etruschi). Con il decentramento ...
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Comune della prov. di Varese (7,4 km2 con 2530 ab. nel 2008).
Archeologia
A Golasecca è stata scoperta una necropoli con migliaia di tombe a incinerazione, con urne deposte in pozzetti, in ciste litiche [...] . I materiali delle necropoli testimoniano l’esistenza di scambi e relazioni con l’Europa centrale e il mondo celtico, oltre che con aree della penisola (Veneto, Etruria). Le iscrizioni rinvenute documentano un alfabeto (detto leponzio) di origine ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] , se, come par giusto, si voglia riconoscere nella forma Mediolanum, attestata già da Livio per il secolo III a. C., l'etimo celtico la[n]no (cfr. lat. planum), e perciò intendere Mediolanum come "luogo di mezzo", "paese in mezzo a una pianura". La ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
celtismo
s. m. [der. di celtico]. – 1. Elemento linguistico celtico (caratteristica di pronuncia, vocabolo, ecc.) che sia penetrato in lingue circonvicine (come per es. braca, carrus in latino, con larga diffusione poi nelle lingue romanze)...