(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] che nella Repubblica d’Irlanda ha riacquistato la funzione di lingua nazionale. Fra i caratteri distintivi di tutte le lingue celtiche si rilevano ī da indoeuropeo ē (gallico Catu-rīx «re della battaglia», cfr. lat. rēx); la scomparsa di p iniziale ...
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In senso stretto, gli abitanti della Scozia (Highlanders) di lingua gaelica. Più estensivamente, sinonimo di Goideli, popolo celtico sbarcato in Irlanda in epoca imprecisata e diffusosi in Scozia nel 5° [...] sec. d.C. Avventurosi navigatori e conquistatori, conoscitori del bronzo, amanti della caccia, organizzati in tribù con re provinciali, prestavano omaggio all’Ard Righ (re supremo).
I G. hanno cantato ...
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Glottologo (Gelballe, Kolding, 1867 - Copenaghen 1954), prof. di lingue slave (1913) e grammatica comparata (1914) nell'univ. di Copenaghen. La sua vasta attività scientifica si è svolta soprattutto nei [...] campi dell'albanese, dell'armeno, del celtico, dell'ittito e del tocario. La sua opera massima è la Vergleichende Grammatik der keltischen Sprachen (1909-13). ...
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Si dice dell’alfabeto (e quindi della scrittura e anche delle iscrizioni e testi in essa redatti) usato nell’Irlanda antica nei primi secoli dell’era cristiana, e successivamente in Scozia e in Galles. [...] È limitato normalmente alle iscrizioni su pietra in celtico insulare (in gran parte bilingui latino-irlandesi): solo eccezionalmente è usato in manoscritti medievali (l’esempio più notevole sono le glosse del Prisciano di S. Gallo, 9° sec.). L’ ...
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Glottologo (Trondheim 1892 - Nes, Oslo, 1965); prof. (1926) di linguistica generale nell'univ. di Oslo, fu uno dei fondatori dell'Istituto per lo studio comparativo delle civiltà di Oslo. Fu presidente [...] preparato l'UNESCO e segretario del Comitato internazionale permanente dei linguisti. La sua attività scientifica ebbe inizio nel settore celtico antico e moderno ("de" en italo-celtique, 1920; Des noms de nombre irlandais en Pays de Galles, 1923) e ...
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Celtista (Nancy 1827 - Parigi 1910); dal 1890 prof. di lingua e letteratura celtiche al Collège de France. Studioso di antichità francesi (Recherches sur l'origine de la propriété foncière et des noms [...] habités en France, 1890) ed europee (Les premiers habitants de l'Éurope, ecc., 1877), si volse poi allo studio del celtico (Cours de littérature celtique, 12 voll., 1883-1908; Études grammaticales sur les langues celtiques, 2 voll., 1881-93, con É ...
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Glottologo e filologo (Basilea 1857 - Bonn 1940), prof. a Jena (1885), Friburgo in Brisgovia (1887) e Bonn (1913). Allievo a Lipsia della scuola neogrammatica, cominciò con studî di linguistica e metrica [...] fu poi invitato a redigere le etimologie per il Thesaurus linguae latinae), ma si specializzò presto nel campo celtico con lavori linguistici, filologici e culturali (Keltoromanisches, 1884; Die irische Helden- und Königssage bis zum XVII. Jahr ...
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Si dice di fenomeno linguistico che risale a un periodo precedente alla manifestazione storica di una lingua indoeuropea, e del periodo stesso. Si dice anche di gruppi etnici che risultino essere esistiti [...] in una regione prima della diffusione in essa di una lingua indoeuropea; per es., le popolazioni iberiche, britanniche, etrusche, egee, prima della diffusione del celtico, del latino e del greco. ...
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Linguista (Parigi 1875 - ivi 1960), prof. nelle univ. di Clermont-Ferrand, di Caen, infine (1907) di Parigi. Fondamentali i suoi studî sulle lingue classiche, tra cui le Recherches sur l'histoire et les [...] il Traité d'accentuation grecque (1904) e, in collab. con A. Meillet, il Traité de grammaire comparée des langues classiques, e quelli sul celtico, tra cui la Grammaire du vieil irlandais (1908). Importante anche l'opera di sintesi Le langage (1921). ...
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Linguista e mitologo (Königsberg 1812 - Berlino 1881), uno dei primi grandi cultori della linguistica e mitologia indoeuropee in senso comparativo. K. si staccò da M. Müller in quanto ritenne che ogni [...] , greco e latino) e (1856) con A. Schleicher i Beiträge zur vergleichenden Sprachforschung (limitati all'ario, celtico e slavo); fusi poi (1875) nella Zeitschrift für vergleichende Sprachforschung auf dem Gebiete der indogermanischen Sprachen ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
celtismo
s. m. [der. di celtico]. – 1. Elemento linguistico celtico (caratteristica di pronuncia, vocabolo, ecc.) che sia penetrato in lingue circonvicine (come per es. braca, carrus in latino, con larga diffusione poi nelle lingue romanze)...