CIONI, Fabio
Valerio Marchetti
Nato a Grosseto intorno al 1520 da "persone honorate" (una modesta famiglia di commercianti), frequentò a Siena là scuola superiore di notariato annessa all'università. [...] quale il C. aderiva fosse stato una vera chiesa riformata, cioè se avesse effettivamente praticato la "cenadelsignore" come segno distintivo dell'esistenza di una comunità ecclesiale, è difficile affermarlo. La chiarezza teorica della confessione ...
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FERLONI, Pietro
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Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo arazziere attivo a Roma dal 1717, quando fu nominato direttore della fabbrica pontifidi S. Michele fondata nel 1710 per volere di [...] , figg. 65-75).
De Strobel (pp. 64 s.) ha formulato la convincente ipotesi che La CenadelSignore eseguita dal F. nel 1760 per la sala da pranzo del palazzo apostolico vaticano, come annunciato dal Cracas nel Diario ordinario, non sia la copia dell ...
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OGLERIO di Lucedio
Guido Cariboni
OGLERIO di Lucedio. – Secondo la tradizione, nacque a Trino, non lontano da Vercelli, tra il 1130 e il 1140.
Ricoprì forse la carica di priore presso l’abbazia cistercense [...] prologo. Nel sermone 13 Oglerio professa esplicitamente la sua fede nell’Immacolata concezione di Maria.
Edizioni: Sermoni sull’Ultima CenadelSignore. Antologia, a cura di M. Capellino, Vercelli 1980; In praise of God’s holy mother. On our Lord’s ...
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Lutero e il luteranesimo
Paolo Ricca
La fine dell’unità religiosa della Chiesa d’Occidente
Martin Lutero era un monaco tedesco che nella prima metà del 16° secolo, a cavallo tra il Medioevo e l’età [...] servo arbitrio, 1525); il riformatore svizzero Huldreich Zwingli e la sua interpretazione simbolica della CenadelSignore o Eucaristia (Confessione sulla Cena, 1528); gli «epicurei» (come Lutero li chiama), cioè gli umanisti atei e libertini (Contro ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] 13-19; Marco 8, 17-20; Luca 9, 18-20); nell'ultima cena egli attesta la propria fedeltà a Cristo: "Se è necessario che muoia con i fedeli perché le promesse non s'avverano e la venuta delSignore ritarda, l'autore rileva che "dinnanzi a Dio un giorno ...
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Riformatore religioso (Noyon 1509 - Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e promotore del capitolo, studiò (1523) a Parigi ove si legò d'amicizia con i figli di G. Cop e col cugino P. Robert, [...] e perciò ha dato la legge. Anche la nuova legge di Dio, che è legge di libertà, non ha abolito del tutto i segni esteriori, "per cui il Signore nostro ci rappresenta e attesta la sua buona volontà verso di noi..."; cioè i Sacramenti. I quali però si ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] Moro: e voleva dire benevola neutralità delsignore di Milano. Seguirono preoccupazioni e quasi pentimenti da parte del Moro. Ma ormai il re è prima della fine del sec. XIX avevano pure rivelato la loro tempra di poeti Giovanni Cena, schietto cantore ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] medesima di chi vi apparteneva erano alla mercé delsignore. Le loro occupazioni, l'abbigliamento, la dimora rispettivamente una t e una d palatilizzate, che corrispondono approssimativamente a c di cena e g di giro; sh è quasi la sc di scena, k e ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] , e vi ha anche la presenza di qualche signoria croata al tempo di re Cressimiro: e tale del Mantegna, una Madonna del Tura, la Tempesta del Giorgione, la Cenadel Veronese e capolavori del Tintoretto, dello Strozzi, del Tiepolo, del Piazzetta, del ...
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SARDEGNA (A. T., 29 bis)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Antonio TARAMELLI
Arnaldo MOMIGLIANO
Raffaele CIASCA
Gino BOTTIGLIONI
Raffa GARZIA
Gavino GABRIEL
Enrico [...] all'ombra o servi delsignore feudale.
Gli avvenimenti politici esteriori del periodo spagnolo ebbero qualche col solo formaggio e si riuniscono per s'imbórvida, una specie di cena funebre in cui si piange ancora il morto, ricordando le sue virtù, ...
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merenda sinoira loc. s.le f. (pl. -e) Tradizione gastronomica piemontese consistente in un pasto pomeridiano che, per l’abbondanza dei cibi (di solito freddi: pane, grissini, formaggi, salumi, verdure, frittate, salse, ecc.) e la lunga durata,...
riposare
v. tr. e intr. [comp. di ri- e posare; nei sign. 2 e 3 è il lat. tardo repausare, comp. di re- e pausare (v. posare)] (io ripòso, ecc.; negli usi intr., aus. avere, ant. essere). – 1. tr. Posare di nuovo, posare un’altra volta: riposò...