Raccolta di undici poemetti (in volume, 1957) di P.P. Pasolini, in cui espresse il proprio pensiero critico nei confronti dei vertici del PCI, dopo l’invasione dell’Ungheria e il XX congresso del Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS), nel 1956 ...
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Studioso italiano (Nettuno, Roma, 1923 - Londra 2001). I suoi contributi più importanti sono rivolti alla cultura umanistica e rinascimentale, in particolare all'opera di Giordano Bruno (ed. delle Opere [...] italiane, 1991; ed. della Cena de le ceneri, 1955, con fondamentali acquisizioni testuali) e di Aretino (ed. delle Sei giornate, 1969). Da ricordare: Schede di italianistica (1976) e Nuove schede di italianistica (1994). ...
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Scrittore, poeta e drammaturgo lituano (Važatkiemis 1930 - Vilnius 2011). È stato autore di numerose raccolte e poemi, riuniti in Rastai ("Opere", 1982). Tra le sue opere narrative si ricordano: Dvidešimtas [...] pavasaris ("La ventesima primavera", 1956), Kraujas ir pelenai ("Il sangue e le ceneri", 1960), Pušis, kuri juokės ("Il pino che rideva", 1961), Dienoraštis be datu ("Diario senza date", 1981). Tra le raccolte di versi: Prasau žodzio ("Chiedo la ...
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(App. III, I, p. 276)
Scrittore e saggista francese; dal 1968 insegna letteratura nelle università di Vincennes, Nizza e Ginevra.
È nota l'importanza della presa di posizione di Sartre sul nouveau roman, [...] prima forma riconosciuta di un romanzo veramente rinnovato, nato dalle ceneri di una profonda e lunga crisi. In B., Sartre ha identificato il solo scrittore capace di "rispondere alle esigenze del tutto". Con Degrés (1960), B. entra infatti nella ...
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Poeta inglese (Beauchamp Court, Warwickshire, 1554 - Warwick 1628). Intimo amico di Sir Philip Sidney fece parte, con lui ed E. Dyer, della società "Areopagus", fondata da G. Harvey allo scopo di introdurre [...] le regole classiche nella letteratura inglese. Conobbe e ricevette in casa propria G. Bruno, il quale gli dedicò La cena delle Ceneri. Oltre ad alcune poesie, tra cui una per la morte di Sidney, e a una Life of renowned Sir Philip Sidney (in prosa, ...
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Poeta ungherese (Radváncz 1624 - Rozsnyó 1704). È la figura più caratteristica, per esuberanza di elementi mitologici, allegorici e decorativi, della letteratura barocca ungherese. Le sue opere principali [...] i due panegirici: Márssal társalkodó Murányi Vénus ("La conversazione di Marte con la Venere di Murány", 1664) e Poraibul megéledett Phoenix avagy Kemény János emlékezete ("La Fenice risorta dalle proprie ceneri ovverosia la memoria di J. K.", 1693). ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] prima notevole raccolta di poesie in lingua, Le ceneri di Gramsci (1957), sembra chiudere definitivamente una a Roma) si sarebbe riproposta, dopo la parentesi decisiva delle Ceneri, nei termini mutati di un'ininterrotta controversia (La religione del ...
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Mitologia
Uccello sacro e favoloso degli Egiziani, di cui parlano poeti, scrittori e astrologi. Erodoto lo descrive simile a una grossa aquila, con piumaggio dai colori vividi e vari. La f. era originaria [...] o più), finché, giunta alla fine della sua esistenza si costruiva un nido su cui si stendeva e moriva bruciata. Dalle ceneri nasceva un’altra f. che volava in Egitto, a Eliopoli, dove era consacrata nel tempio del Sole, per tornare poi in Etiopia ...
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Critico letterario e scrittore italiano (Borgo San Lorenzo 1912 - Roma 2002), prof. di letteratura italiana nell'univ. di Roma (1967-82). Si è occupato di scrittori del Settecento e dell'Ottocento (Il [...] e Alessandro Manzoni, 1965; Il visibile parlare, 1978). Ha pubblicato anche opere narrative, tra cui raccolte di racconti (E le ceneri al vento, 1977; La notte di Toledo, 1983; L'angelo rosso, 1992; Il messaggio. Racconti sacri e profani, 2002 ...
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cenerata
s. f. [der. di cenere]. – 1. Acqua fatta bollire insieme con cenere, usata per ammollire legumi, per ricoprire le forme di cacio o anche per ripulire oggetti di metallo lavorato. 2. tosc. Lo stesso che ceneraccio, nei sign. del n....