Nacque il 21 luglio 1761 a Bar-sur-Aube; morì a Bagneux il 24 giugno 1835. Partecipò direttamente alle diverse esperienze politiche della Francia dallo scoppio della Rivoluzione alla seconda restaurazione [...] , e poi, al momento stesso in cui l'imperatore lasciava l'isola d'Elba il portafoglio della Marina. Dopo i Centogiorni, fu tenuto, garbatamente, lontano dal governo. Due volte deputato (1816, 1819), si dimise nel 1820. Luigi Filippo lo creò pari ...
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Uomo politico francese, nato a Montpellier nel 1754 o 1756, morto a Bruxelles nel 1820. Commerciante della sua città nativa, portò nelle assemblee rivoluzionarie, di cui fu parte (l'Assemblea Legislativa [...] aprile 1795), fuggì all'estero, dove rimase fino alla morte, tranne un breve ritorno in patria nel 1815, durante i Centogiorni, quando fu deputato alla Camera dei rappresentanti. Waterloo gli riaprì le vie dell'esilio.
Bibl.: F. Bornarel, Cambon et ...
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Nata a Versailles il 19 dicembre 1778 dal re di Francia Luigi XVI e dalla regina Maria Antonietta. A poco più di dieci anni, dovette accompagnare gli sventurati suoi genitori, quando i rivoluzionarî costrinsero [...] , di nuovo a Mittau; infine a Hartwell, in Inghilterra. Ritornata in Francia alla prima restaurazione, mostrò, durante i "centogiorni", tale vigore che Napoleone I la definì "le seul homme de sa famille". Ma, durante la seconda restaurazione, non ...
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Nato a Sens il 9 luglio 1769, era stato condiscepolo di Napoleone Bonaparte alla scuola militare di Brienne, poi aveva viaggiato in Germania ed in Polonia. Nel 1792 ritornò in Francia e vi pubblicò un [...] di polizia, il B. tentò invano di fare arrestare il Fouché. Seguì il re a Gand, mentre Napoleone durante i Centogiorni gli fece sequestrare i beni. Alla seconda restaurazione riebbe il suo seggio nel consiglio di stato e fu eletto dal dipartimento ...
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ORTENSIA di Beauharnais, regina di Olanda
Alessandro Giulini
Nacque a Parigi il 10 aprile 1783 dal visconte Alessandro e da Giuseppina Tascher de la Pagerie. Perito il padre sulla ghigliottina, terminato [...] di Berg, portarsi a Parigi, ove visse regalmente. Caduto Napoleone, ella rimase alla Malmaison con la madre. Durante i CentoGiorni riapparve alla corte napoleonica, ma dopo Waterloo divise la sua residenza fra la Svizzera e Roma, dove aveva preso ...
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Uomo di stato piemontese, nato a Nizza Marittima il 14 ottobre 1771, morto a Nizza il 6 aprile 1856. Nel luglio 1794, combattendo contro i Francesi, fu fatto prigioniero, ma riebbe di lì a poco la libertà [...] i funzionarî napoleonici, alla massoneria. Nella Restaurazione rimase in Francia e, dal 1814 al 1818, anche durante i Centogiorni, fu segretario generale del ministero dell'Interno. Quando venne al governo il Decazes, diede le dimissioni, e questo ...
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Nato a Chaumouzey, nei Vosgi, il 19 febbraio 1761. Era avvocato allo scoppio della rivoluzione; arruolatosi come volontario nel 1792, prese parte alla battaglia di Valmy. Eletto giudice del tribunale civile [...] assoluzione dei giurati d'Anversa. Sebbene avesse aderito alla prima Restaurazione, il B. collaborò subito al governo dei centogiorni, sia nel consiglio di stato, sia come deputato della Meurthe, sia infine come ministro di stato. Dovette rifugiarsi ...
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Maresciallo di Francia, nato a Brivela-Gaillarde (Corrèze) il 13 marzo 1763. Era studente di diritto e giornalista a Parigi allo scoppiare della rivoluzione, della quale fu uno dei seguaci più entusiasti. [...] che gli tolse il comando. Alla prima abdicazione di Napoleone il B. fece adesione a Luigi XVIII; ma durante i CentoGiorni si riavvicinò all'imperatore, che gli affidò il comando dell'esercito di osservazione del Varo, durante il quale comando il B ...
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LAMETH, Alexandre-Théodore-Victor, barone de
Alberto Maria Ghisalberti
Uomo politico francese, nato a Parigi il 28 ottobre 1760, morto ivi il 18 marzo 1829. Avviatosi alla carriera militare, partecipò [...] sotto il Consolato. Più volte prefetto, fu nominato barone dell'impero (1810) e ufficiale della Legion d'onore. Nei Centogiorni fu Pari di Francia. Accostatosi ai Borboni, fu deputato e uno dei capi dell'opposizione liberale (1820 e 1827). Oltre ...
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Cardinale, zio di Napoleone (era fratello di Letizia Bonaparte), nato ad Aiaccio il 3 gennaio 1763, morto a Roma il 13 maggio 1839. Arcidiacono di Ajaccio, la Rivoluzione lo costrinse a lasciare l'abito [...] fece nel 1812 per ravvicinarsi a Pio VII, allora detenuto a Fontainebleau, lo misero in urto con Napoleone. Durante i Centogiorni fu nominato senatore. Dopo la seconda abdicazione si ritirò a Roma, accolto con molta benevolenza da Pio VII. Non volle ...
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cento
cènto agg. num. card. [lat. cĕntum], invar. – 1. Numero, successivo al novantanove, pari a dieci volte dieci, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 100, nella numerazione romana C): c. euro; c. chilometri; correre i c. metri;...
gettonista s. f. e m. Medico che presta la propria opera su chiamata delle strutture sanitarie pubbliche e viene remunerato in proporzione alle presenze. ◆ A riprova della pesante accusa lanciata, Boioli [Faustino, assessore alla Sanità della...