Scrittore e uomo di teatro danese (Copenaghen 1822 - ivi 1899). Ha lasciato varie liriche (Hundrede viser, "Cento canzoni", 1862) divenute assai popolari e scritte, le più, per i suoi numerosi e fortunati [...] vaudevilles. Per il "Casinoteater" di Copenaghen, di cui fu anche direttore (1855-60), scrisse parecchie commedie tra cui Nytaarsaften 1848-49 ("La sera di Capodanno 1848-49"), che gli diede subito fama, ...
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Titolo in uso fin dal 16° sec. di una raccolta di novelle, in alcuni codici intitolata Cento novelle antiche o Libro di novelle e di bel parlar gentile, della fine del 13° sec., opera di un ignoto fiorentino. [...] Ne esistono due redazioni: quella originale di 100 novelle e una seconda, di 156 novelle, ampliamento della precedente, opera di diverso autore. Il novelliere è un borghese colto, che trae profitto da ...
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Poeta indiano (prima metà del sec. 7º d. C.); autore di tre śataka ("centurie") ossia serie di circa cento strofe, due delle quali (Nītiśataka "Centuria sul saggio vivere" e Vairagyaśataka "Centuria sulla [...] rinuncia alle cose del mondo") hanno carattere gnomico didattico, mentre la terza (Šṛṅgāraśataka "Centuria sull'amore") è di contenuto erotico ...
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(gr. ᾿Αργος) Mostro della mitologia greca, gigantesco e fornito, secondo le varie versioni, di uno o quattro o cento occhi che non chiudeva mai tutti insieme, cosicché era insonne. Compì imprese famose: [...] liberò gli Arcadi da un toro devastatore e da un satiro che rubava il bestiame, uccise l’Echidna che sequestrava i passanti e vendicò l’uccisione di Apis. Nota è soprattutto la custodia, affidatagli da ...
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Scrittore ungherese (Nagydisznód, od. Ginsădie, 1510 circa - Kolozsvár 1574), aderì alla Riforma; oltre a opere ecclesiastiche, scrisse favole (Száz fabula "Cento favole", 1566) e cronache (Chronica az [...] Magyaroknac dolgairól "Cronaca delle gesta degli Ungheresi", 1575) sulle tracce di Bonfini ...
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Scrittore bulgaro (n. Burgas 1930). Ha acquistato notorietà internazionale con il romanzo Vreme razdelno (1964; trad. it. Manol e i suoi cento fratelli, 1973) incentrato sul tema della islamizzazione forzata [...] di una popolazione bulgara nel 17º secolo. Altre sue opere significative Gramotata ("Il diploma d'onore", 1973) e il più recente Lo strano cavaliere del libro sacro (2001) ...
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Poeta dialettale romanesco (Roma 1873 - ivi 1952). In gioventù fu attore nella compagnia drammatica di Eleonora Duse; si diede poi al commercio antiquario. La sua poesia, ligia da principio alla tradizione [...] di una sfumata elegia del ricordo, quasi crepuscolari (Poesie romanesche, 1929; Er pastore innamorato, 1932; Misticanza, 1933; Cento poesie vecchie e nuove, 1939; ecc.). Scrisse anche parecchie commedie, sia in dialetto (Ghetanaccio, 1926; ecc.), sia ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] con i genitori e il fratello Corrado, si trasferì a Torino. In piena guerra mondiale, al compimento dei sedici anni, il dolore lo colpì due volte: il 3 nov. 1917 gli morì il padre e il 30 novembre dello ...
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Ḍaḥḥāk Mostro della mitologia iranica, è la storicizzazione del dragone avestico Azhi Dahāk. In Firdūsī è l’incarnazione della tirannia, diabolico usurpatore del trono iranico. Dopo cento anni di regno, [...] è detronizzato dal popolo, guidato dal fabbro Kāvé, e incatenato dall’eroe Farīdūn sulla vetta del monte Demavand ...
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Scrittore romeno (Paşcani 1880 - Bucarest 1961). Autore fecondissimo, in una lingua fluida e musicale, che portò alla perfezione la tradizione narrativa moldava, ha raccontato, in oltre cento libri di [...] novelle e romanzi, dalle quattro raccolte del 1904 (Povestiri "Racconti"; "Şoimii" "I Falchi"; Dureri înăbuşite "Dolori soffocati"; Crâşma lui moş Precu "L'osteria di zio P.") fino alla trilogia di romanzi ...
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cento
cènto agg. num. card. [lat. cĕntum], invar. – 1. Numero, successivo al novantanove, pari a dieci volte dieci, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 100, nella numerazione romana C): c. euro; c. chilometri; correre i c. metri;...
cent1
cent1 s. m. [der. di centesimo]. – In acustica musicale, unità di misura degli intervalli, pari a 1/100 di semitono temperato: l’intervallo tra due suoni puri è di 1 cent se le loro frequenze sono nel rapporto 21/12 = 1,00578.