LEVI MONTALCINI, Luigi (Gino)
Massimiliano Savorra
Nacque a Milano il 21 apr. 1902 da Adamo Levi, ingegnere torinese, e da Adele Montalcini.
Si laureò in architettura presso la R. Scuola di ingegneria [...] popolari in Piemonte e Liguria, di edifici industriali di raffinato disegno, nonché edifici residenziali a Torino (1955-60). Nella centraleelettrica di Chivasso (con P. Ceresa e M. Passanti, 1950-52), il cui esito è una sorta di astrazione tecnica ...
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MILIANI, Giambattista
Giancarlo Castagnari
– Nacque a Fabriano il 14 giugno 1856, primogenito di Giuseppe e della nobildonna Filomena Mazzariggi.
Il M. apparteneva a una famiglia di imprenditori fabbricanti [...] anonima Pietro Miliani con 5 milioni di capitale sociale. Per potenziare ulteriormente i suoi stabilimenti fece costruire la centraleelettrica di San Vittore delle Chiuse, sfruttando le risorse idriche nella zona di confluenza del fiume Sentino con ...
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CERPI, Ezio
Paolo Vicentini
Figlio di Ferdinando e Lucia Dani, nacque a Siena il 4 apr. 1868; studiò alla Accademia di Belle Arti, prima della città natale, poi a Firenze, dove fu allievo di Luigi Del [...] , di S. Maria a Prato e di S. Quirico a Legnaia, il palazzo della Mercanzia a Firenze, la facciata della centraleelettrica a Piombino.
Tra gli ultimi interventi di restauro, si ricordano quelli del campanile del duomo di Pistoia, dei palazzi pretori ...
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CAMERINI, Paolo
Sergio Cella
Figlio di Luigi e di Fanny Fava, nacque a Padova il 29 luglio 1868. Rimasto a sedici anni orfano del padre, compì sollecitamente gli studi, con forte senso del dovere. Diresse [...] . I contadini dovevano prestare la loro opera nei campi, nell'allevamento e nelle nuove industrie locali. Perciò venne eretta una centraleelettrica di 500 cavalli-vapore, poi una e due fornaci per laterizi, capaci d'una produzione di 4-5 milioni di ...
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rete elettrica
Leopoldo Benacchio
La luce in ogni casa
La rete elettrica è il sistema che permette di trasportare l’energia elettrica generata nelle centrali e di distribuirla capillarmente a utenti, [...] in pochi elementi di base. Il primo è ovviamente la centrale di produzione dell’energia elettrica, dove sono presenti potenti trasformatori che portano il voltaggio dell’energia generata dalla centraleelettrica – da 1.000 a 20.000 V – a livelli ...
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MANNUCCI, Federico
Sabino Maffeo
Di antica famiglia fiorentina, nacque a Roma il 16 sett. 1848, terzo dei cinque figli di Giuseppe e di Barbara dei conti Zamboni. Il 18 giugno 1870 ottenne il baccellierato [...] imposte dai progressi della tecnica, installando in Vaticano la prima centraleelettrica e sostituendo così con l'illuminazione elettrica quella a gas e con ascensori elettrici quelli idraulici. Provvide inoltre alla costruzione di una residenza ...
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Gruzija-Fil′m
Vivia Benini
Denominazione russa (a partire dal 1953) dei famosi studi cinematografici Kartveli Pilmi di Tbilisi, che per settant'anni di potere sovietico furono il centro promotore di [...] ). Intorno al 1925-26 fu avviata la costruzione di un nuovo studio al posto delle isbe sul fiume. Una centraleelettrica autonoma forniva l'illuminazione a grandi padiglioni modernamente attrezzati per le riprese e dotati di appositi reparti per il ...
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DANINI, Silvio Valentino (Valentin Amvrosievič)
Carla Muschio
Non sappiamo di dove fosse originario il padre di questo architetto operoso in Russia.
Nato nel 1867 da Ambrogio e da madre russa a Char´kov [...] residenza estiva della famiglia imperiale, per adeguarlo alle esigenze di funzionalità e modernità. Nel 1896 costruì la centraleelettrica in stile gotico inglese; portò a termine quindi (1899) la costruzione della chiesa del reggimento Kirasirskij ...
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rischio
rìschio s. m. – Pericolo al quale si è esposti individualmente o collettivamente in un determinato contesto. A lungo si è fatta una netta distinzione tra r. naturali e r. antropici. I primi sono [...] da un maremoto che causò il decesso di almeno 10.000 persone e che, danneggiando l’impianto di sicurezza di una centraleelettrica, provocò un incidente nucleare. Nell’ambito della cartografia dei r., uno dei casi più interessanti è quello del gruppo ...
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stazione
stazióne [Der. del lat. statio -onis "fermata", da stare "stare fermo"] [ASF] [GFS] (a) Generic., qualunque punto (propr., punto di s.) in cui ci si ferma e si piazzano nel modo dovuto gli strumenti [...] , il cui scopo è specificato dalla qualificazione che accompagna il termine: s. di produzione (è preferita la denomin. di centraleelettrica), di trasformazione, di conversione (per es., da corrente alternata a corrente continua per le ferrovie ...
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centrale
agg. e s. f. [dal lat. centralis, der. di centrum «centro»; l’uso sostantivato si ha per ellissi di sede, officina e sim.]. – 1. agg. a. Del centro, che costituisce il centro: punto, parte, idea, problema centrale. b. In geografia,...
centralista
s. m. e f. [der. dell’agg. centrale] (pl. m. -i). – 1. Fautore del centralismo, come sistema di governo o come gestione di un partito. 2. Chi è addetto alle centrali elettriche per la produzione di energia.