Fisica
Il processo per cui una molecola, un atomo o in generale qualunque sistema strutturato passano, per assorbimento di energia, da uno stato energetico a un altro ( stato eccitato) al quale corrisponde [...] alternatori). Se la corrente è prodotta da una sorgente diversa, si ha l’ e. indipendente, spesso impiegata nelle centralielettriche in cui diversi alternatori di grande potenza sono eccitati, con sistema centralizzato, da un’unica dinamo, o anche ...
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Sigla di Advanced Gas-cooled Reactor, reattore nucleare a uranio arricchito, utilizzato in centralielettriche con prestazioni analoghe a quelle delle caldaie a combustibile chimico. ...
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Nucleari, tecnologie
Maurizio Cumo
(App. IV, ii, p. 616; V, iii, p. 694)
I principi fondamentali della fisica e dell'ingegneria dei reattori nucleari sono stati trattati nelle voci pila atomica (App. [...] t. n. che hanno subito ulteriori sviluppi negli ultimi anni: i progressi della tecnologia dei reattori per centralielettriche (sia di quelli tradizionali sia di quelli di nuova concezione), l'aumento della sicurezza degli impianti, l'eliminazione ...
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(I, p. 278).
Accumulatori termici.
In molti impianti termici la produzione e il fabbisogno d'energia o di vapore hanno andamento differente in funzione del tempo (esempio: i diagrammi giornalieri del fabbisogno [...] del vapore nell'industria tessile, Napoli 1926; id., Considerazioni in merito all'accumulazione d'energia per le centralielettriche di punta, in L'elettricista, 1929; id., Risultati d'esercizio e prospettive future per l'accumulazione termica ...
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Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo in cui si produce un lavoro ed è a esso commisurata, sia come e. potenziale, suscettibile [...] soffioni boraciferi di Larderello (Pisa), i cui impianti, oltre a produrre boro, forniscono e. sotto forma elettrica, mediante una centrale di potenza installata di oltre 400 MW. Esistono installazioni geotermiche in Islanda, nella Nuova Zelanda, in ...
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elettricità
Giovanni Vittorio Pallottino
Carica elettrica e fenomeni a essa collegati
L'elettricità è l'insieme dei fenomeni prodotti dalla carica elettrica, una proprietà di alcune particelle che costituiscono [...] mezzo eccellente per elaborare informazioni e trasmetterle a distanza. Utilizzando linee elettriche, si possono trasportare a distanza grandi quantità di energia (centralielettriche), in modo assai più semplice e conveniente rispetto al trasporto di ...
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Fisica matematica
EEugene P. Wigner
di Eugene P. Wigner
Fisica matematica
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ruolo della matematica nella fisica. a) Uno schema dei concetti fondamentali della fisica. [...] esplicitamente delle applicazioni pratiche di tutte queste scoperte. Tali applicazioni sono presenti ovunque: dalle centralielettriche alle fabbriche, dagli edifici alle automobili, dalle strade alle cabine telefoniche. Sarebbe anche difficile ...
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motore
motóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. motor -oris "che mette in movimento", dal part. pass. motus di movere "muovere"] [FTC] Sistema materiale capace di trasformare energia di una certa [...] cresce (fino al 30÷35 %) ma la complessità dell'impianto (il maggior numero di compressori e di turbine, gli scambiatori) ne limita la destinazione solo a grandi centralielettriche e ad altre installazioni di potenza elevata (decine di MW). ...
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energia e lavoro
Giuditta Parolini
Compagni inseparabili, preziosi per gli esseri umani
La conquista dell'energia ha condizionato lo sviluppo delle civiltà passate e presenti. Gli esseri umani hanno [...] quando la lampada a incandescenza, scoperta nel 1879 da Edison, ha sostituito l'illuminazione a gas nelle città. Le prime centralielettriche per la sua produzione sono sorte a Londra, New York e Milano (1883). Sotto forma di elettricità l'energia ...
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centralista
s. m. e f. [der. dell’agg. centrale] (pl. m. -i). – 1. Fautore del centralismo, come sistema di governo o come gestione di un partito. 2. Chi è addetto alle centrali elettriche per la produzione di energia.
centrale
agg. e s. f. [dal lat. centralis, der. di centrum «centro»; l’uso sostantivato si ha per ellissi di sede, officina e sim.]. – 1. agg. a. Del centro, che costituisce il centro: punto, parte, idea, problema centrale. b. In geografia,...