PROSPETTIVA
G. Federici Vescovini
Il termine p. ebbe nella tradizione medievale un significato particolare. Tale termine non riguardava le tecniche particolari di rappresentazione pittorica sul piano [...] Boezio non l'aveva inclusa tra le scienze matematiche da lui chiamate quadriviales, e cioè l'aritmetica, la geometria, l'astronomia costituire nel suo aspetto formale quando si pose al centro il soggetto che la rappresenta, stabilendo una relazione ...
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CATALOGNA
N. de Dalmases
(catalano Catalunya; Catalania, Cataluign, Catalonia nei docc. medievali)
Regione della Spagna nordorientale, suddivisa nelle prov. di Lérida, Tarragona, Gerona e Barcellona, [...] Santa Maria di Ripoll e di Sant Salvador di Breda); al centro della regione compaiono gli edifici con la pianta più complessa, di volte restaurato; furono costruite le drassanes ('arsenali'), così chiamate da Pietro III il Grande (1281). Allo stesso ...
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UTRECHT
K. van der Ploeg
(lat. Ultraiectum; Traiectum nei docc. medievali)
Città dei Paesi Bassi, capoluogo dell'omonima provincia, in gran parte corrispondente alla regione medievale dello Sticht.
Prima [...] a una o a due navate, come presentano le case chiamate Groot Lichtenberg (Stadhuisbrug, 1) e Rodenburg (Oudegracht, 218), binnenstad van Utrecht [Il restauro delle cinque chiese riformate nel centro storico di U.], 8 voll., Utrecht 1970-1988; J. ...
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CEFALU
M. Andaloro
CEFALÙ (gr. Κεϕαλοίδιον; lat. Cephaloedium; arabo Qal'at Juflūd)
Città sulla costa settentrionale della Sicilia (prov. Palermo), adagiata ai piedi del versante occidentale della massa [...] sono i più lontani da Palermo, capitale del regno e centro del potere, ma anche quelli per i quali venne solennemente fabbrica, ma anche il motore dell'intero ventaglio di opere chiamate a ornare a vario titolo quel templum destinato dal sovrano ...
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COSMATI
E. Bassan
Denominazione convenzionale con la quale si indicano gli artefici romani impegnati, nei secc. 12° e 13°, in lavori in marmo di prevalente carattere scultoreo-decorativo e architettonico, [...] pertanto in maniera più appropriata di essere chiamate cosmatesche; si tratta quasi esclusivamente di Jacopo di Lorenzo, inizi sec. 13°; Gandolfo, 1980), di aquile al centro di architravi di portali o nel lettorino di amboni (come in quello smembrato ...
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PELOPONNESO
R. Speich
(gr. ΠελοπόννησοϚ; lat. Peloponnesus; ΜοϱέαϚ nei docc. medievali)
Penisola della Grecia meridionale, tra i mari Ionio ed Egeo, designata già in epoca antica con questo toponimo [...] le parti del P. poste sotto il controllo crociato erano chiamate anche Acháia (Acaia), termine di tradizione antica che in delle migrazioni dei popoli, furono fortificati le città e i centri di stanziamento delle truppe, ma anche i monasteri e altre ...
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Andalusia
T. Falcón Márquez
B. Pavón Maldonado
INQUADRAMENTO GENERALE
di T. Falcón Márquez
Regione della Spagna meridionale, coincidente in parte con la prov. romana della Betica. I confini e lo stesso [...] Siviglia (1401-1507).
La scultura gotica ebbe il suo centro principale nel regno di Siviglia; all'epoca di Ferdinando III aghlabidi di Tunisi. Essa sorse a km. 8 da Cordova e venne chiamata al-Zahrā' in memoria di una favorita del califfo; i palazzi ...
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Almohadi
G. Ventrone Vassallo
Intorno al primo quarto del sec. 12°, furono chiamate al-muwaḥḥidūn ('i professanti l'Unità di Dio', al-tawḥīd 'l'unicità', il fatto di essere l'unico), da cui A., le popolazioni [...] Da Tinmal, forse troppo periferica, gli A. spostarono il centro delle operazioni a Taza, già esistente al tempo degli Idrisiti, prima tradizione islamica. Tuttavia in queste che furono chiamate città imperiali, ovvero Marrakech, Siviglia e Rabat, ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] apice, detto poro gustativo. Le cellule di tipo I (chiamate anche cellule scure a causa del loro aspetto al microscopio temperature inferiori o superiori a queste.
4.
Vie e centri nervosi del gusto
Le vie nervose afferenti della sensibilità gustativa ...
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FIBULA
V. Bierbrauer
Con il termine di f., dal lat. fibula, si indica in generale un fermaglio da veste in metallo in cui la terminazione libera di uno spillo viene infilata o incastrata in un fissaggio.Le [...] sec. 7°; vista la loro collocazione relativamente costante al centro del petto o sotto il mento non vi possono essere in prevalenza costituite dalle c.d. f. dei santi - così chiamate per la presenza di un alone, sempre di tonalità chiara, posto ...
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centro
cèntro s. m. [dal lat. centrum, e questo dal gr. κέντρον «aculeo; punta di compasso; centro»]. – 1. In geometria, c. di una circonferenza, il punto equidistante da ogni punto della circonferenza; analogam., c. di una sfera. Più in generale,...
centro di contazione
loc. s.le m. Centro di raccolta e smistamento, nel quale si provvede al conteggio delle monete e delle banconote. ◆ Una massa enorme di denaro è stipata in quelli che Giancarlo Del Bufalo, responsabile del Comitato euro,...