Mauritania
Stato dell’Africa occidentale. Luogo di scambi tra l’Africa subsahariana e l’Africa del Nord già da epoche remote, la M. vide il fiorire di una serie di importanti realtà statuali tra le quali [...] più fortemente arabizzato (i cdd. mauritani bianchi), nel Centro-Nord, e quello nero-africano prevalente nel Sud ( Ould Mohamed Vall, che varò una riforma costituzionale in senso democratico (2006) e indisse nuove elezioni (2007), vinte da Sidi ...
Leggi Tutto
Ucraina
Stato dell’Europa orient. con capitale Kiev. A partire dal 3° sec. d.C. il territorio dell’odierna U. fu invaso da goti, unni e avari, per poi essere inglobato, nel 7° sec., nell’impero che i [...] divenne il nucleo dell’organizzazione politica della Rus΄, intorno al centro di Kiev, e venne cristianizzata. Conquistata dai mongoli nel 13 favorito l’emergere di un vivace movimento democratico. Teatro del gravissimo incidente nucleare di Černobyl ...
Leggi Tutto
Benin, Repubblica del
Stato dell’Africa occid., affacciato sul Golfo di Benin. Il Centro-Sud del Paese, popolato da genti fon, ospitò dal 16° sec. i piccoli regni aja (Allada, Ouidah, Popo, Dahomey, [...] monetario internazionale. Nel 1989 Kérékou, dietro pressioni popolari, abbandonò il marxismo-leninismo e accettò un cambiamento democratico. Convocò una Conferenza nazionale (1990) che espresse un governo di transizione, presieduto da Nicéphore Soglo ...
Leggi Tutto
socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] organizzazioni proletarie, attraverso un centro di coordinamento internazionale, verso obiettivi di unità, di autonomia, di solidarietà. C’era anche il riconoscimento dell’importanza tattica del riformismo democratico e il primo riconoscimento delle ...
Leggi Tutto
Sociologo e storico (Erfurt 1864 - Monaco di Baviera 1920). La sua sociologia, concepita come scienza pura, è immune da concetti naturalistici e da costruzioni speculative: polemico al tempo stesso contro [...] della costituzione di Weimar e fu tra i fondatori del Partito democratico tedesco. Nel 1919 fu chiamato alla cattedra di sociologia di sociologica in Wirtschaft und Gesellschaft, dove al centro dell'analisi sono l'azione individuale provvista di ...
Leggi Tutto
Uomo di stato e storico (Nîmes 1787 - Val-Richer, Calvados, 1874). Deputato conservatore, sostenne la monarchia liberale di Luigi Filippo pur opponendosi a ogni sviluppo in senso democratico del costituzionalismo [...] consigliere di Stato. Eletto deputato nel 1830, prese posto al centro-sinistra; sostenitore del duca di Orléans, ottenne per breve ) a quello, scritto nell'esilio inglese (1849), De la démocratie en France. Tra le opere storiche di G., ispirate anch' ...
Leggi Tutto
Stato federato degli USA (117.348 km2 con 12.448.279 ab. nel 2008), uno dei 13 originari. Capitale Harrisburg. Si estende fra l’Oceano Atlantico e il Lago Erie, e il suo territorio ha forma all’incirca [...] un governo ispirato alla tolleranza religiosa, alla pacifica convivenza con gli Indiani e ordinato in modo democratico. La rivoluzione portò la P. al centro dell’attenzione politica degli Stati americani: vi si riunirono (1774 e 1775-81) i due ...
Leggi Tutto
Weimar, Repùbblica di Regime politico instaurato in Germania dopo la Prima guerra mondiale. Così chiamata dalla città di W., dove fu elaborata la sua Costituzione, ebbe vita tra il 1919 e il 1933. Costituitasi [...] . Poggiava sui tre principali partiti politici affermatisi nel dopoguerra: il Partito socialdemocratico, il Centro cattolico-moderato e il Partito democratico (liberali di sinistra). In realtà questa piattaforma fu un'eccezione e si verificò un ...
Leggi Tutto
Diritto
P. del diritto Il principio (contrapposto a quello della territorialità del diritto) per il quale i soggetti di uno stesso ordinamento politico-giuridico o anche le persone viventi di fatto su [...] situazionali. Le teorie dei tratti sono anche al centro della ricerca sociocognitiva sulle cosiddette teorie implicite della I.V. Stalin), stigmatizzandolo come principio di un regime di dittatura e contrario a ogni concetto di governo democratico. ...
Leggi Tutto
Uomo politico (Alessandria 1808 - Frosinone 1873). Esponente della sinistra al Parlamento piemontese e ministro, nel 1852 strinse un'alleanza parlamentare (il cosiddetto connubio) con Cavour. Ministro [...] si separò perché contrario all'ipotesi di un intervento piemontese in Toscana contro i democratici, diede vita a una nuova maggioranza parlamentare di centro-sinistra e appoggiò il ministero d'Azeglio, votando in favore delle leggi Siccardi. Nel ...
Leggi Tutto
ciccidino
(cicidino), s. m. e agg. Appartenente o sostenitore del Centro cristiano democratico; a esso relativo. ◆ Un problema fonetico ancora maggiore pongono le altre due formazioni cattoliche del centro-destra. I simpatizzanti del Ccd dovrebbero...
socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...