Genere di Palme, sottofamiglia Corifoidee, tribù Sabalee (Martius, 1823). Comprende 6 specie dell'America equatoriale, delle quali la più importante è la C. cerifera (Arruda da Camara) Martius, la carnauba [...] sono palmate a lembo quasi rotondo, assai grandi, coperte specie nella pagina inferiore da uno strato più o meno abbondante di cera, per la quale hann0 un colore cinereo-biancastro. Gli spadici hanno i rami e i fiori sericeo-tomentosi. Forma boschi ...
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Nome con cui sono comunemente indicati i due minerali giadeite e nefrite, difficilmente differenziabili tra loro, e poi esteso alle varietà, anch’esse litoidi, translucide e di color verde, di altre specie: [...] granato, serpentino, vesuviana.
La g. è una pietra delicata, untuosa e calda al tatto, che assume un aspetto lucido come di cera; la sua durezza è vicina a quella del quarzo. La varietà di g. più ricercata è la bianca, con o senza macchie smeraldine; ...
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Arte antica. - Il bisogno di una illuminazione artificiale, specie per uso domestico, indusse per tempo l'uomo a ricercare non soltanto una materia illuminante di speciale intensità, legno resinoso, grasso [...] o cera, ma anche il mezzo più conveniente per collocare la sorgente di luce al punto e all'altezza voluti. Fu questo mezzo dapprima un semplice sostegno fittile o metallico, in forma di breve cilindro; si ottiene tuttavia il vero e proprio candelabro ...
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LOANDA (S. Paolo di Loanda; Luanda; A. T., 118-119)
Città e porto della costa occidentale dell'Africa, centro principale e già capoluogo dell'Angola. È situata nella baia omonima, poco a N. della foce [...] del Cuanza; con il suo porto, il più importante della colonia, ha soprattutto importanza commerciale ed esporta specialmente caffè, cera, cotone, gomma, ecc.; è anche punto di partenza di una linea ferroviaria che si spinge nell'interno fino a ...
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Genere di piante (Aloë) della famiglia Asfodelacee, con 250 specie, la maggior parte originarie dell’Africa. Sono piante perenni, con fusto semplice o ramificato, alto anche qualche metro. Il fusto e i [...] un ciuffo di foglie carnose, spesso aculeate al margine; queste presentano vari adattamenti al clima arido, come cuticola spessa, cera, mucillagine nei tessuti interni ecc. I fiori sono in grappoli semplici o composti, hanno i sei tepali saldati in ...
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Antichissimo è l'uso delle scritture segrete. Erodoto (VII, 139) narra che Demarato riuscì a informare i Lacedemoni del progetto di Serse d'invadere la Grecia facendo pervenire loro un messaggio inciso [...] su di una tavoletta, ricoperta poi con cera. Aulo Gellio (Noct. att., XVII, 9) parla di un sistema simile, usato dai Cartaginesi, e descrive la scytale dei Lacedemoni, della quale parlano anche Plutarco e altri autori. I caratteri venivano tracciati ...
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Scaramuzza, Francesco
Valerio Mariani
Pittore (Sissa, Parma, 1803 - Parma 1886); studiò all'accademia di Parma e a Roma. Tornato a Parma nel 1831 si dedicò a soggetti danteschi, dipingendo, tra l'altro, [...] 'episodio di Farinata, esposto a Milano nel 1838. Contemporaneamente s'interessò di tecnica pittorica, studiando l'uso della cera nella pittura murale.
Sempre nel 1838, si propose d'illustrare la Commedia con centocinquanta o duecento disegni, mentre ...
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GARELLI, Franco
Ilaria Schiaffini
Nacque a Diano d'Alba, nelle Langhe, il 19 ott. 1909 da Mario e da Maria Teresa Banzano.
Dopo aver frequentato il liceo classico M. d'Azeglio a Torino, dove la famiglia [...] conservate presso la Biblioteca civica di Torino. Nel 1927 esordì alla Promotrice di Torino con una, non meglio nota, Testa in cera che aveva presentato alla selezione della mostra.
Nel 1932-33 entrò in contatto con i futuristi L. Colombo (Fillia), M ...
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TRITTICO
Gioacchino MANCINI
. Si dicevano presso i Romani triptycha (τρίπτυχα) i libri di note composti di tre tavolette articolate, connesse per mezzo di un nastro o di mastietti che permettevano di [...] dei triptycha aveva un bordo rilevato che limitava lo spazio vuoto entro il quale si spalmava un sottile strato di cera. Su questo si scrivevano le note (v. anche dittico).
Nella terminologia della storia dell'arte, si chiama ora trittico ogni ...
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Medicina
In dermatologia, denominazione corrente di una malattia infiammatoria acuta della cute e del sottocutaneo a carattere suppurativo. Anatomopatologicamente risulta composto da un agglomerato di [...] dura, rotondeggiante, arrossata, sulla quale si aprono numerosi piccoli crateri da cui fuoriesce pus.
Zoologia
Costruzione verticale di cera eseguita dalle api operaie nell’interno dell’arnia e costituita da un insieme di celle, che variano per ...
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cera1
céra1 s. f. [lat. cēra]. – 1. a. Prodotto di secrezione di ghiandole addominali (ghiandole ceripare) della comune ape e di alcune altre specie di apidi. b. Denominazione generica di sostanze organiche, di origine sia vegetale sia animale,...
cera2
céra2 (o cèra; ant. cièra) s. f. [dal fr. ant. chiere (mod. chère), che è dal gr. κάρα «testa»]. – 1. a. Aspetto del volto, come manifestazione di buono o cattivo stato di salute: avere buona, cattiva, bella, brutta, ottima, pessima...