tavola matematica T. (o tabella) di composizione (o di moltiplicazione, o di Cayley) di un gruppo Specchio, o quadro, che contiene i prodotti degli elementi del gruppo a due a due. Se il gruppo è finito, [...] (tabula cerata) in cui scrivevano gli antichi; tabula rasa, la tavoletta in cui si era cancellato lo scritto spianando la cera con l’estremità dello stilo.
Lastra di legno, marmo o bronzo in cui nell’antica Roma erano incise scritture di interesse ...
Leggi Tutto
Nacque a Firenze il 3 novembre del 1500. Suo padre Giovanni, architetto e musico, musico volle fare il figlioletto; ma, recalcitrando questi, lo allogò presso un orefice e poi presso un altro. A sedici [...] i suoi trattati parlano del legare le gemme, dell'intagliar l'oro e l'argento, del plasmar la creta, del modellar la cera, del fondere il bronzo, dello scolpire il marmo; e ne parlano nel modo pacato che si conviene alla materia, salvo quando affiora ...
Leggi Tutto
. Nome significante "capace di trasmettere le azioni elettriche", che il Faraday diede agl'isolanti, per la grande importanza che essi hanno nei fenomeni elettrici, in cui si comportano come attivi tramiti [...] sicché i risultati conseguiti dai varî sperimentatori sono un po' diversi tra loro. Ecco i valori approssimati della costante dielettrica per varie sostanze: Solidi: Cera vergine 4,75; Quarzo 4,5; Ebanite da 2 a 2,76; Gomma lacca 3,1; Mica da 5,7 a 8 ...
Leggi Tutto
MASCAGNI, Paolo
Giuseppe Favaro
Anatomista, nato il 5 febbraio 1755 a Pomarance (Pisa), morto il 19 ottobre 1815 a Castelletto (Siena). Studiò medicina all'università di Siena dedicandosi particolarmente [...] a settore Francesco Antonmarchi, il futuro medico di Napoleone, e arricchì il museo anatomico di Firenze di pregevoli preparazioni in cera.
E infatti, il M. benché si fosse pure occupato di medicina, di chimica, di agricoltura, è oggidì conosciuto ...
Leggi Tutto
Città della Siberia, situata sulla riva sinistra dell'Ob, presso la confluenza con la Barnaulka e l'Alei, a 330 km. circa a S. di Tomsk. Fu fondata da Nikita Demidov nel 1730, ed ora è capoluogo del distretto [...] 1911 e a 74.801 nel 1926. È città commercialmente assai attiva, per lo scambio di prodotti agricoli, come cereali, miele e cera, di bestiame e di prodotti industriali, come lavori in legno, lane, pellicce tinte in nero, pelli, vetri, soda, bevande ...
Leggi Tutto
MODELLO (τύπος, παράδειγμα, πρόπλασμα; exemplar)
G. Becatti
L'uso di modelli si può presupporre anche nell'antichità per le varie arti e per le varie tecniche, scultura, toreutica, rilievo, coroplastica, [...] Magna Mater nominati in inventarî di templi di Delo. Ma una serie di modelli bronzei fusi su tipi plasmati in cera dal caratteristico modellato non finito impressionistico, sono venuti in luce a Galiub e si trovano al Pelizaeus Museum di Hildesheim ...
Leggi Tutto
COLLINO (Collini), Ignazio e Filippo
Michela Di Macco
Ignazio nacque, a Torino il 26 ag. 1724da Giovanni Lorenzo e da Rosa Maria Damè. Il 26 febbr. 1772sposò Monaca Bert dalla quale ebbe otto figli, [...] aulici della sua cultura. Dal 1744 frequentò il Regio Studio di pittura diretto da C. F. Beaumont, dove disegnò e modellò in cera e creta: "i primi cartoni che gli furon dati a copiare non altro erano che lavori del Molinari" (G. Vernazza, Elogio del ...
Leggi Tutto
DEL BIANCO, Baccio
Jarmila Krcálová
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Firenze il 31 ott. 1604, figlio di un Cosimo merciaio (a sua volta figlio di Raffaello, fattore a Cerreto Guidi) e di Caterina Portigiani. [...] ora Bratislava, Cecoslovacchia) in Ungheria: di questa ultima città o del castello di quel luogo eseguì un modello in cera. A Vienna poi progettò in dieci mesi un modello di fortificazioni della città contro gli Ungheresi condotti da Gabriele Bethlen ...
Leggi Tutto
buono (bono)
Freya Anceschi
Nel significato più ampio è attribuito a persona, o anche a cosa, concreta o astratta, per affermarne la conformità al bene morale, il possesso delle qualità della propria [...] 38 e 39 però che forse appar la sua matera / sempre esser buona, ma non ciascun segno / è buono, ancor che buona sia la cera; Pd XIX 86 La prima volontà, ch'è da sé buona; altri esempi in Vn XIII 2; Rime LXXVII 14 (con ironia), LXXXIII 123, XCVI ...
Leggi Tutto
MELLI, Roberto
Francesca Franco
MELLI, Roberto. – Nacque a Ferrara il 21 marzo 1885 in una famiglia di origine ebraica, da Cesare, contitolare della ditta di cancelleria all’ingrosso Melli & Finzi, [...] una scultura composta per contrasti chiaroscurali e volumi in negativo. Di quest’opera il M. presentò l’abbozzo, l’originale in cera (Ferrara, Gallerie d’arte moderna e contemporanea) e il bronzo (Roma, GNAM) nel 1914 alla II mostra della Secessione ...
Leggi Tutto
cera1
céra1 s. f. [lat. cēra]. – 1. a. Prodotto di secrezione di ghiandole addominali (ghiandole ceripare) della comune ape e di alcune altre specie di apidi. b. Denominazione generica di sostanze organiche, di origine sia vegetale sia animale,...
cera2
céra2 (o cèra; ant. cièra) s. f. [dal fr. ant. chiere (mod. chère), che è dal gr. κάρα «testa»]. – 1. a. Aspetto del volto, come manifestazione di buono o cattivo stato di salute: avere buona, cattiva, bella, brutta, ottima, pessima...