BADOER, Giacomo
Raimondo Morozzo della Rocca
Tommaso Bertelè
Nacque a Venezia il 19 febbr. 1403 da Sebastiano (m. 1405) e da Agnesina, il cui casato è incerto (morta poco oltre il 1420). Fu l'ultimo [...] iperperi (di cui circa 61.000 con le galee e circa 24.000 con le navi); più della metà fu rappresentato da seta, cera e pepe.
Il B. ricevette molte e varie merci anche da altre località (specialmente da quelle in cui aveva dei corrispondenti), come ...
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CITTADELLA (Lombardi), Alfonso
Silla Zamboni
Figlio di Niccolò da Lucca e di Eleonora Lombardi da Ferrara, nacque a Ferrara nel 1497, o poco dopo.
L'origine del nome Cittadella è connessoall'ufficio [...] ritratto una scultura in marmo che il C. porterà all'imperatore a Genova; nella circostanza dovette compiere il ritratto in cera di Andrea Doria ricordato anche dal Vasari e dal Soprani, 1768 (Middeldorf, 1970: vedi il disegno di Rembrandt nel Museo ...
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PAOLI, Sebastiano
Maria Pia Paoli
PAOLI (Pauli), Sebastiano. – Nacque a Lucca il 1° aprile 1720, primogenito dei cinque figli di Pietro, medico noto e apprezzato soprattutto nel campo della litotomia. [...] lettere tra il 1749 e il 1752 riguardanti l’applicazione medica dell’elettrizzazione e le preparazioni anatomiche in cera di Anna Morandi Manzolini. Paoli aveva, infatti, espresso il desiderio di crearsi un piccolo gabinetto anatomico «compatibile ...
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CAMPI, Bartolomeo
Maria Pia Rossi Pernier
Marcello Terenzi
Secondo la tradizione nacque a Pesaro da Bernardino, orefice. Nel 1545 era membro del Consiglio comunale di Pesaro (Pesaro, Bibl. Oliveriana, [...] pomo di spada, lavoro nel quale così morbidamente e con tanta leggerezza è stato trattato il metallo da sembrare "creta o cera". Questo lavoro, per Guidobaldo da Montefeltro, aveva ispirato una "bella stanza" allo stesso Egnazio. Che il C. poi fosse ...
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Coppia di termini, dei quali il primo indica, in senso estremamente generico, ciò che è stato isolato da altre cose con cui si trova in un rapporto qualsiasi, allo scopo di farne uno specifico oggetto [...] , XI, 3, 1061 a 28 segg.). La conoscenza sensibile consiste appunto nell’assumere le forme sensibili senza la materia, come la cera assume l’impronta del sigillo senza il ferro o l’oro di cui esso è composto. La conoscenza intellettuale, poi, riceve ...
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FRANCA da Vitalta, santa
Caterina Bruschi
Discendente dalla nobile famiglia dei conti Vitalta, feudatari del contado piacentino nei pressi di Castellarquato e partecipanti attivi alla vita politica [...] di Pontenure e di tutti i suoi beni a Brizia e al monastero di S. Siro, con un censo annuo di 160 libbre di cera.
Alla morte della badessa, avvenuta non prima del settembre del 1199 (e non nel 1198, come tutta la storiografia a partire dal Campi ...
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ABONDI (Abondio), Antonio
Filippo Rossi
Nacque a Riva del Garda (Trento), secondo un iscrizione posta sotto il suo ritratto inciso (1554) da M. Rota, nel 1538.Fu figlio non di Antonio Abondio, detto [...] . F. Hill, The Gustave Dreyfus Collection, Renaissance Medals, Oxford 1931, p. 214 s., tav. CII; G. Gerola, Il medaglione in cera del Granduca Francesco de' Medici creduto del Cellini, in Dedalo, XII (1932), pp. 91-102; F. Schottmüller, Bildwerke des ...
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scaldare
Andrea Mariani
Del verbo, che vanta un discreto numero di occorrenze (tredici, di cui dieci nella Commedia), un primo uso proprio è in If XXIX 74 Io vidi due sedere a sé poggiati, / com'a scaldar [...] incudem, idest non operatur... talia " (Serravalle).
Il passo di If XVII 110 Icaro... le reni/ sentì spennar per la scaldata cera si riferisce non solo all'azione del sole che " surriscalda " le ali, ma anche alla conseguenza di tale azione. In Rime ...
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ardire
Lucia Onder
Il verbo ha sempre il senso di " osare ", " tentare con audacia alcunché "; è costruito sia transitivamente, con l'oggetto espresso, come in If XXX 14 la fortuna volse in basso / [...] , / che sanza compagnia / dovresti avere in tutte parti ardire; in Rime LXIX 7 e i' ebbi tanto ardir, ch'in la sua cera / guarda ', [e vidi] un angiol figurato; e, con maggior forza, per " audacia " e " coraggio ", in CVI 1 Doglia mi reca ne lo ...
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Temperatura e calore. - Il contatto con altri corpi, o la semplice presenza di questi, a distanza più o meno grande da noi, sogliono destare sulla nostra pelle delle sensazioni, che diciamo di caldo o [...] sbarrette, le cui conduttività indicheremo con k1 e k2, detta T0 la temperatura dell'acqua calda e T il punto di fusione della cera, si ha evidentemente:
dove, al solito, p ed s indicano il perimetro e l'area della sezione retta, e k′ il coefficiente ...
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cera1
céra1 s. f. [lat. cēra]. – 1. a. Prodotto di secrezione di ghiandole addominali (ghiandole ceripare) della comune ape e di alcune altre specie di apidi. b. Denominazione generica di sostanze organiche, di origine sia vegetale sia animale,...
cera2
céra2 (o cèra; ant. cièra) s. f. [dal fr. ant. chiere (mod. chère), che è dal gr. κάρα «testa»]. – 1. a. Aspetto del volto, come manifestazione di buono o cattivo stato di salute: avere buona, cattiva, bella, brutta, ottima, pessima...