Arte
Impronta di una scultura o iscrizione o moneta, ricavata in cera, argilla, gesso per trarre copie dell’oggetto originale.
L’uso di fare c. di statue è attribuito nell’antichità allo scultore Lisistrato [...] e confermato dalla notizia (Luciano) di una statua bronzea di Ermete nel Pecile di Atene, coperta di pece per essere calcata. Nel Medioevo la pratica dei c. non si perdette del tutto, divenendo poi più ...
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DE JULIANIS, Caterina
Gennaro Borrelli
Nacque a Napoli intorno al 1670. Plasticatrice di figure in cera policroma, con occhi di cristallo, e pittrice, la sua formazione artistica le derivava dalla tradizione [...] privata, a Napoli.
La tradizione, inoltre, assegna alla D. anche una serie di cestini in vimini con frutta ed ortaggi, in cera, per i gruppi presepiali.
Il De Dominici (1743) attesta anche l'attività di pittrice della D. scrivendo che "in casa dei ...
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BOLLA
R.H. Bautier
Termine che designa il sigillo di metallo usato in alcune aree culturali o in alcune cancellerie per sigillare gli atti e in tal modo autenticarli, funzione assolta in altre aree [...] b. si espanse anche verso il Nord, lungo il Rodano, giungendo in contatto con le aree in cui predominava invece l'uso del sigillo di cera, che a sua volta andava diffondendosi verso il Sud. La b. si impose a Die e Montélimar; l'arcivescovo di Lione l ...
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Scultore e pittore (Joigny 1632 - Parigi 1717); aprì a Parigi un museo di figure in cera, rappresentanti i più importanti personaggi della corte. ...
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PIERMARINI, Giuseppe
Raffaella Catini
PIERMARINI, Giuseppe. – Figlio di Pietro, gestore di una fabbrica di cera di proprietà del letterato Claudio Seracchi, e di Crispolda Ubaldini, nacque a Foligno [...] il 18 luglio 1734. Giovanissimo studiò matematica e astronomia e coltivò una grande passione per la meccanica: disegnava macchine e costruiva serrature e congegni esplosivi «di tanta grandezza che dagli ...
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ENKAUSTÈS
I. Calabi Limentani
Per il pittore che usava la particolare tecnica dell'encausto, a cera a caldo, in autori ed in iscrizioni greche anche di età greco-romana si trova il termine enkaustès [...] o anche enkautès; un'iscrizione ricorda un agalmatopoiòs e., coloratore ad encausto di statue (Cagnat, Inscriptiones Graecae ad res Romanas pertinentes, i, 232; v. agalmatopoiòs) ...
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BENINTENDI
Giovanna Gaeta
Famiglia fiorentina dedita nei secc. XV e XVI alla lavorazione di statue al naturale, in cera, e per questo detta anche dei "Ceraiuoli" o dei "Fallimagini".
Gli artigiani di [...] 'ossatura in legno e con capelli.
Purtroppo, in seguito ai lavori fatti per la chiesa della SS. Annunziata, le varie statue di cera, tolte dai palchi e poste nel cortile lentamente si sono sciolte e l'arte di questa famiglia, che tanta fama e fortuna ...
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LEONI, Ottavio
Valentina Sapienza
Nacque a Roma da Ludovico (Baglione, p. 321), orefice, medaglista e ritrattista in cera, impiegato alla Zecca pontificia nel 1574 (Rizzo, 1999, p. 33) e originario [...] di Padova (da cui i soprannomi di "Padovano vecchio" per sé e di "Padovanino" per il L.: Solinas, p. 243). L'anno di nascita del L. resta ancora uno dei punti oscuri della sua biografia. Ci si potrebbe ...
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Tecnica di pittura in uso nell’antichità. Plinio ne descrive vari metodi, caratterizzati dall’unione del colore con cera, resina o gomma, e a volte olio, fondendoli al calore del fuoco. Oltre che nella [...] pittura murale, su intonaco appositamente preparato, l’e. si adoperava su terrecotte, avorio, legno. Ancora in uso a Bisanzio nel 10° sec., fu poi abbandonato. Vari tentativi di ripresa furono fatti nei ...
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Cognome di una famiglia di artisti fiorentini del Quattro e Cinquecento, specialisti nel plasmare immagini ed ex-voto di cera, noti anche con i nomi di del Ceraiolo e Fallimagini (v.). ...
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cera1
céra1 s. f. [lat. cēra]. – 1. a. Prodotto di secrezione di ghiandole addominali (ghiandole ceripare) della comune ape e di alcune altre specie di apidi. b. Denominazione generica di sostanze organiche, di origine sia vegetale sia animale,...
cera2
céra2 (o cèra; ant. cièra) s. f. [dal fr. ant. chiere (mod. chère), che è dal gr. κάρα «testa»]. – 1. a. Aspetto del volto, come manifestazione di buono o cattivo stato di salute: avere buona, cattiva, bella, brutta, ottima, pessima...