Pittore (Voltri 1584 - ivi 1638). Studiò con Orazio Cambiaso ma, oltre che di P. Veronese, di Rubens, di Van Dyck, di B. Strozzi, suo amico, risentì soprattutto dei lombardi (Procaccini, Cerano, Morazzone). [...] Tra le molte opere, notevoli per l'ardimento della prospettiva e la vivacità coloristica: gli affreschi della volta della cappella di S. Carlo nella parrocchiale di Albisola Marina (1623) e quelli della ...
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Pittore (Milano 1548 - ivi 1608); scolaro di G. P. Lomazzo, ne avviò il robusto accademismo verso le ampollose eleganze calligrafiche di un michelangiolismo di maniera. Stimatissimo dai contemporanei, [...] ebbe importanza per la formazione del Cerano e di A. Tanzio. La maggior parte delle sue opere si conserva a Milano (pinacoteca di Brera, duomo, chiese di S. Fedele, di S. Maria della Passione, di S. Antonio Abate, di S. Vittore al Corpo). ...
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Pittore (Bologna 1574 - Milano 1625), figlio e allievo di Ercole il Vecchio, è una delle più originali personalità della pittura lombarda del periodo. Da principio scultore e stuccatore (altare del Sacramento, [...] 1597, Cremona, duomo), si dedicò in seguito alla pittura. Risentì del Cerano e più tardi del Correggio e del Parmigianino (Miracoli di s. Carlo, 1610, Milano, duomo; Circoncisione con i ss. Ignazio e Francesco Saverio, 1613-16, Modena, Galleria ...
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Pittore e incisore (Genova 1590 - ivi 1645). Con il Fiasella e l'Ansaldo, è, tra i pittori genovesi della prima metà del Seicento, un originale interprete degli spunti offerti da G. C. Procaccini, da G. [...] B. Crespi e dal Cerano (Cristo e la Veronica, S. Francesco da Paola a Genova; Vergine in gloria e s. Bernardo, S. Girolamo a Quarto; Miracolo di s. Antonio e Natività, Pinacoteca di Savona). Fu anche musicista e poeta dialettale. ...
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Pittore (Milano 1609 circa - ivi 1661), figlio di Panfilo (Cremona 1581 - Milano 1651 circa), anch'egli pittore attivo prevalentemente a Milano, autore degli affreschi in Sant'Angelo (1610) e di eleganti [...] nature morte. Carlo Francesco risentì l'influsso del Cerano e di G. C. Procaccini, poi di G. Reni e di B. E. Murillo, e fu noto anche come ritrattista (Autoritratto con famiglia, Milano, Brera). Notevoli gli affreschi con la Nascita e l'Infanzia di ...
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BASSANO (Bassani, Bassanus, Bassiani), Cesare
Fabia Borroni
Nacque a Milano nel 1584 e operò in questa città, come incisore a bulino e xilografo, dal 1603 al 1646. Non si hanno notizie della sua vita [...] e non è documentata l'attività di pittore. Incise da propria invenzione e da disegni di pittori coevi, specie lombardi, come il Cerano e i Procaccini, di cui assimilò i modi compositivi; illustrò varie opere e fu incisore di carte e piante.
Di contro ...
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BUZZI (Buti, Buzio, Butio, Albutio, Albuzio), Carlo
Paolo Mezzanotte
Da non confondere con l'omonimo figlio di Lelio. Dai libri della parrocchia milanese di S. Nazaro in Brolio risulta sepolto il 23 [...] con la raccomandazione di valersi dell'opera del B. "giovane che ha già servito nel tempo del già detto Fabio Mangone..."; al Cerano si corrispondevano, di salario 1.200 lire imperiali, la metà al B. (ibid., pp. 155 s.). Ma presto esonerato dai suoi ...
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CAIRO (del Cairo), Pier Francesco
Giovanna Grandi
Nacque in Santo Stefano in Brivio, presso Varese, il 26 sett. 1607, da Pietro Martino. La famiglia si trasferi poi, per poco tempo, a Varese, e non [...] opere queste non sempre di livello elevato, ma dove è possibile seguire anche l'evoluzione culturale del C., dal Morazzone, al Cerano, al Tanzio. Quest'ultimo anzi gli dové essere tramite ad una conoscenza di Caravaggio, che agì certo più a fondo ora ...
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LASAGNA, Giovan Pietro
Francesca Profili
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo scultore lombardo attivo a Milano.
La prima notizia che lo riguarda risale al 6 dic. 1610, quando venne [...] una parte per un forte legame con le forme cinquecentesche, e dall'altra, grazie anche alla collaborazione continuata con il Cerano, per un graduale avvicinamento alle realizzazioni più libere del barocco.
Il L. morì a Milano il 2 marzo 1658.
Fonti ...
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CACCIA, Guglielmo, detto il Moncalvo
Giovanni Romano
Figlio di Giovanni Battista e di una Margherita, non ne è accertata da alcun documento la data di nascita a Montabone (Acqui), ma quella (1568) riferita [...] opere di Torino e la Gall. di Carlo Emanuele I, in Arte lombarda, VIII (1963), 2, pp. 185-243; M. Rosci, Mostra del Cerano (catal.), Novara 1964, p. 104; G. Romano, Nature morte in Piemonte, in Arte antica e moderna, 1964, pp. 428-432; A. Griseri, Un ...
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cerere
cèrere s. f. [dal nome della dea Cerere (v. Cerere)]. – Erba annua delle graminacee (Aegilops geniculata), detta anche gramigna stellata, comune in Italia nei campi e negli incolti, caratterizzata da spiga breve e glumette con due o...
Cerere
Cèrere. – Nome (lat. Ceres -ĕris) della dea dei campi, assunto talora nella lingua poetica e letteraria per indicare antonomasticamente le biade, il pane: con l’acqua e con C. a le mense Gli aurati vasi e i nitidi canestri ... eran...