ventre
Alessandro Niccoli
Oltre che nella Commedia, compare una volta nelle Rime e tre nel Convivio; nella maggior parte degli esempi indica la regione esterna dell'addome.
Nell'Inferno l'uso del vocabolo [...] è quasi sempre suggerito da qualche particolarità nell'aspetto esterno dei demoni o dei dannati. Cerbero, proprio per essere custode del cerchio dei golosi e simbolo della gola, li occhi ha vermigli, la barba unta e atra, / e 'l ventre largo, e ...
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cane
Angelo Adami
Il vocabolo ricorre sovente in poesia, una sola volta in prosa, in Cv I VI 6. Per lo più è in similitudini o come termine di confronto, e sovente in un contesto che ne mette in rilievo [...] Qual è quel cane ch'abbaiando agogna / ... cotai si fecer quelle facce lorde / de lo demonio Cerbero; in XXIII 18 per la malvagità dei diavoli: ei ne verranno dietro più crudeli / che 'l cane a quella lievre ch'elli acceffa; in XXX 20 per la disumana ...
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PAJOU, Auguste
Y. Obriot
Scultore, nato il 19 settembre 1730 a Parigi, ivi morto l'8 maggio 1809. Allievo dapprima di Jean-Baptiste Lemoyne, fu pensionato dell'Accademia di Francia a Roma dal 1752 al [...] 1756. Nel 1760 venne accolto nell'Accademia reale di pittura e scultura, col saggio Plutone e Cerbero (Louvre); nominato nel 1777 custode delle antichità, durante la rivoluzione fece parte di una commissione per la conservazione dei monumenti. Fu ...
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spanna
Marisa Cimino
Il sostantivo ricorre nel significato concreto e originario di " palmo della mano " in If VI 25 'l duca mio distese le sue spanne, / prese la terra, e con piene le pugna / la gittò [...] in tutta la sua lunghezza per mettere in risalto la quantità di terra che Virgilio può raccogliere e gettare nelle fauci di Cerbero. L'atto di Virgilio ricorda il gesto con cui (Aen. VI 419-421) la Sibilla, guida di Enea nell'oltretomba, getta nelle ...
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scoiare (iscoiare)
In If XXII 41, per " togliere il cuoio [v.], cioè la pelle ", " scorticare ", nell'incitamento che i maledetti diavoli gridano a Rubicante, affinché questi artigli e scortichi Ciampolo; [...] schoi, poi e soi), mentre all'interno del verso il Petrocchi preferisce, in If VI 18, nella rappresentazione di Cerbero, la forma prostetica iscoia nel contrastato verso graffia li spirti ed iscoia ed isquatra, che la '21 tuttavia leggeva nella ...
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scorgere (iscorgere)
Guido Favati
1. Prevalente è il senso (passivo, ricettivo) di " vedere ", " percepire con la vista ", garantito oltretutto dall'equivalenza con veder in Vn XXIII 26 67 Lo imaginar [...] ; / e quand'io l'avea scorta, / vedea che donne la covrian d'un velo; cfr. del resto If VI 22 Quando ci scorse Cerbero... / le bocche aperse e mostrocci le sanne; XXXIII 56 Come un poco di raggio si fu messo / nel doloroso carcere, e io scorsi / per ...
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sanna
Per " zanna ", con scambio z/s diffusissimo in antico e d'altronde espresso da tutti i codici anche non toscani (analogamente in sannuto [v.], sampogna, solfo, suffolare, per citare qualche esempio [...] 442-443; Battisti-Alessio, Dizionario 3333: " La variante toscana con s- proviene dai dialetti settentrionali "): è in If VI 23, detto di Cerbero che alla vista dei due poeti le bocche aperse e mostrocci le sanne, e in XXII 56, di Ciriatto, a cui di ...
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ALEXANDROS ATTAPINIS (᾿Αλέξανδρος ᾿Αττάπινις)
L. Guerrini
Scalpellino frigio della seconda metà del III sec. d. C., che firmò insieme a Zelas un frammento di marmo trovato in un cimitero armeno presso [...] con frontone. I pochi frammenti del rilievo che ci sono pervenuti presentano figure divine e mitiche: vi appaiono Eracle con Cerbero e Attis, figura molto comune su monumenti funerarî, ma che qui è rappresentato con la cornucopia, attributo per lui ...
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unghiato
Emilio Pasquini
Aggettivo, ‛ hapax ' dantesco, di forma e genesi participiale (ungulatus, " provvisto di unghie ", in Tertulliano, Minucio Felice e Marziano Capella), ma nel significato intensivo [...] esempio, volgare, dal volgarizzamento trecentesco dell'Eneide.
In If VI 17 contribuisce efficacemente alla sconcia descrizione di Cerbero, nel significarne in plastico scorcio la natura rapace, aggiungendosi agli occhi iniettati di sangue, alla barba ...
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gola
Lucia Onder
Vittorio Russo
In senso proprio, per la parte anteriore del collo, in If XII 116 una gente che 'nfino a la gola / pareo che di quel bulicame uscisse; XXVIII 64 forata avea la gola [...] fiume infin la gola; Fiore XXVI 7, CXXXVI 12, CCXXVI 13, CXL 2, Detto 207.
Per la sede degli organi vocali, in If VI 14 Cerbero... / con tre gole caninamente latra, e XXIII 88 Costui par vivo a l'atto de la gola, " ad actum respirandi, et loquendi in ...
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cerbero
cèrbero (o Cerbero) s. m. [dal nome di Cerbero (lat. Cerbĕrus, gr. Κέρβερος), favoloso cane a tre teste della mitologia greca, custode dell’entrata nell’Ade]. – 1. Custode, usciere arcigno e severo; per lo più in frasi ironiche e scherz....
cerbera
cèrbera s. f. [lat. scient. Cerbera, dal nome del mitico custode dell’Ade, Cerbero, per la tossicità del succo]. – Genere di piante della famiglia apocinacee, con succo molto tossico; comprende 5 specie arbustive dell’Asia tropicale:...