demonio (dimonio)
Per la prevalenza della forma ‛ demonio ' su ‛ dimonio ', cfr. Petrocchi, Introduzione 431-432.
La voce ricorre quasi esclusivamente nell'Inferno, ove denota gli spiriti maligni che [...] 103. In If III 109 e VI 32 è apposizione, rispettivamente, di Caronte (Caron dimonio) e di Cerbero (lo demonio Cerbero), figure della mitologia pagana trasformate da D. in personaggi demoniaci e assorbiti nell'area della demonologia (v.) cristiana ...
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adonare
Fernando Salsano
. Gallicismo di formazione di tipo comune con il valore di " abbattere ", " opprimere " (cfr. Parodi, Lingua 273; e v. Rugeri Apugliese Umile sono 78, Anonimo Sì altamente 84); [...] , maladetta, fredda - è affidato il compito di ridar campo alla pena dei golosi (vv. 19-21), dopo l'incontro con Cerbero: non va quindi sottaciuto anche il vilipendio che questo abbattere comporta (perciò s'altra [pena] è maggio, nulla è sì spiacente ...
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pugno [plur. pugna]
Lucia Onder
Il termine è presente tre volte, sempre nell'Inferno: è la mano chiusa dal falso Sinon greco da Troia per vibrare un colpo a mastro Adamo (XXX 102), o la mano degli avari [...] (VII 57) ad attestare il loro vizio di raccogliere e conservare tutto per sé.
Al plurale, pugna (in rima con agugna e pugna, verbo) indica le mani contratte di Virgilio per racchiudere la terra da gettare dentro a le bramose canne di Cerbero (VI 26). ...
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PIRITOO (Πειρίϑοος, Pīrĭthous)
Angelo Taccone
Figlio di Zeus e di Dia è un eroe tessalo noto specialmente per la lotta sostenuta insieme con i suoi Lapiti contro i Centauri. Le fonti più antiche parlano [...] sul trono di Lete, vi si trovano avvinti da nodi di serpenti. Solo quando verrà Eracle a prendere il cane Cerbero, i due lo pregheranno di liberarli; ma in generale Teseo solo potrà essere accontentato perché quando Eracle si accingerà a liberare ...
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sordo
Domenico Consoli
Chi per difetto organico non possiede la facoltà dell'udito. In tal senso l'esser s. è uno degli impedimenti fisici che rimuovono l'uomo da l'abito di scienza: cfr. Cv I I 3 quando [...] viventi consente alle anime dei golosi di voler esser... sorde (If VI 33) per non udire il tormentoso latrato di Cerbero.
‛ Non esser s. ' alla voce di qualcuno vuol dire, figuratamente, ascoltarla e metterne in pratica gl'insegnamenti: Più non si ...
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(lat. Hercŭles)
Mitologia
Presso i Romani, nome dell’eroe greco Eracle, famoso per la sua forza. La figura di E. ha posto vari problemi all’indagine: in primo luogo se debba essere annoverato tra gli [...] , dalle Esperidi e guardati da un drago, Ladone: E. uccise Ladone, prese tre pomi e li portò a Euristeo; n) il cane Cerbero, che stava a guardia dell’Ade: l’eroe discese dal capo Tenaro in Laconia nell’Ade dove ebbe molte avventure e incontri; avendo ...
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DEIANIRA (Αηιάνειρα)
M. Santangelo
"Colei che combatte gli uomini" era, secondo la più diffusa versione, figlia di Altea e di Oineo, re di Calidone: essa era quindi sorella di Meleagro. Secondo un'altra [...] ha un figlio Hyllos. Narrava Pindaro nell'epinicio V che Eracle al tempo della sua più difficile impresa, la cattura di Cerbero, si era imbattuto nell'Ade in Meleagro che gli aveva raccontato della giovinezza perduta anzitempo per la collera materna ...
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Teseo
Giorgio Padoan
Mitico eroe antico, celebrato per la forza e per il coraggio. Figlio del re di Atene Egeo ma cresciuto da Chirone senza nulla sapere del padre, recatosi ad Atene T. sfuggì per una [...] ' non poteva non riuscire comunque vincitore nello scontro con l'Inferno, come ricorda, a maggior dolore e scorno dei demoni, il Messo: Cerbero vostro, se ben vi ricorda, / ne porta ancor pelato il mento e 'l gozzo (IX 98-99).
Bibl. - G. Padoan, Il ...
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VECCHI, Omero
Monica Venturini
(Luciano Folgore). – Nacque a Roma il 18 giugno 1888, in via Madonna dei Monti 75, da Aristide, impiegato di origine emiliana, e da Maria Crema, piemontese, i quali ebbero [...] sue prime prove vari pseudonimi: Aramis, Albano Albani, Fiore di Loto, Esopino, Remo Vecchio (anagramma del vero nome), Cerbero (durante alcune serate futuriste), Er Moro de li Monti ed Esopone. Con il nome di Aramis, redasse alcuni componimenti tra ...
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urlare
Andrea Mariani
Nell'italiano antico, in stretto rapporto col latino ululare, si riferiva al verso del lupo; si veda per es. il commento del Boccaccio a If VI 19 (Urlar li fa la pioggia come cani): [...] hanno perduto ogni connotato umano, sicché il loro lamento non è un ‛ gridare ' ma un u.: " efficacissimo al principio del verso. Cerbero urla... e li fa urlare come cani, li degrada a livello di cani com'è lui stesso " (Torraca). Dunque il come cani ...
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cerbero
cèrbero (o Cerbero) s. m. [dal nome di Cerbero (lat. Cerbĕrus, gr. Κέρβερος), favoloso cane a tre teste della mitologia greca, custode dell’entrata nell’Ade]. – 1. Custode, usciere arcigno e severo; per lo più in frasi ironiche e scherz....
cerbera
cèrbera s. f. [lat. scient. Cerbera, dal nome del mitico custode dell’Ade, Cerbero, per la tossicità del succo]. – Genere di piante della famiglia apocinacee, con succo molto tossico; comprende 5 specie arbustive dell’Asia tropicale:...