Ceramista, uno dei migliori della fabbrica di vasi aretini di Marco Perennio, attivo nella seconda metà del sec. 1º a. C. Molti vasi con la sua firma si trovano nel museo di Arezzo; la coll. Loeb (New York) possiede un suo stampo, pure firmato, con la figurazione della nascita di Dioniso ...
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Gnostico del sec. 2º, a Roma ai tempi di Igino (136-140); la sua dottrina, che è stata a torto messa in rapporto con la genesi del pensiero di Marcione, doveva ridursi alla consueta antitesi fra il dio supremo e il demiurgo creatore ...
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DIANA, Cristoforo
Paolo Goi
Nacque a San Vito al Tagliamento (Pordenone) nel 1543 da Sebastiano Cerdone (calzolaio), soprannominato Cingano, figlio a sua volta di un "magister" Cristoforo (con gli stessi [...] soprannomi; Bampo, 1962, pp. 79 s.). La sua famiglia non va confusa con quella dei pittori e intagliatori udinesi originari di Riva del Garda. A San Vito il D. risiedette quasi ininterrottamente, lavorò ...
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Vasaio (attivo tra il 40 e il 20 a. C. circa), operaio (schiavo) nella fabbrica di vasi di Marco Perennio, in Arezzo. Motivi decorativi caratteristici: sirene e scene di simposio; altre opere in collaborazione [...] con Cerdone. ...
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Decimo successore di s. Pietro; durante il suo pontificato (155-66), seguito a quello di Pio I, la comunità di Roma fu visitata da personaggi fra i più famosi della cristianità di allora (Egesippo, Giustino, [...] s. Policarpo, gli gnostici Valentino e Cerdone, Marcione). Festa, 17 aprile. ...
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Vasaio di Arezzo; ebbe l'officina, dove lavoravano molti schiavi, presso l'attuale chiesa di S. Maria in Gradi; in seguito l'officina passò ad altri conservando la firma di Perennio. L'attività della fabbrica [...] durò circa un secolo (50 a. C. - 40 d. C.). Nel periodo più antico vi lavorarono gli schiavi Cerdone, Niceforo, Filemone (50-20 a. C.), che predilessero figurazioni a fregio continuo o collegate. Tigrane (30 a. C. circa), che divenne poi proprietario ...
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Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] Vissuto in silenzio fin verso il 144 elaborando le sue tesi religiose con originalità di vedute (ebbe però rapporti con Cerdone e col mondo gnostico, cui, a torto, secondo la più comune opinione, fu più tardi accomunato), quando espose alla comunità ...
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BONACOLSI, Filippo
Ingeborg Walter
Figlio di Pinamonte signore di Mantova, nacque verso la metà del sec. XIII. Entrato nell'Ordine dei frati minori, con tutta probabilità nel convento della sua città [...] fratello Giovannino ricoprì quasi ininterrottamente la carica di podestà. Nel 1280 istruì un processo per eresia contro tale Altafina Cerdone, che si concluse con la confisca dei suoi beni; nel 1282 era attivo, insieme col confratello Bartolomeo da ...
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DERRAMES (de Rames, de Rame, Rames, Ram), Giovanni (Zanetto, Giovanni da Cipro)
Tiziana Pesenti
Nacque a Cipro nella prima metà del sec. XV da Pietro, discendente dalla nobile famiglia francocipriota [...] , I, n. *6095), ricondotto dal Gesamtkatalog der Wiegendrucke, VII, Leipzig 1938, n. 8252 alla tipografia padovana di Matteo Cerdone e datato Post 4 luglio 1486, giorno in cui l'operetta fu terminata e sottoscritta; una riedizione torinese del 1619 è ...
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PELACANI, Biagio
Graziella Federici Vescovini
PELACANI, Biagio (Blasius de Pelacanis de Parma). – Nacque, in data incerta tra il 1350 e il 1354, a Costamezzana (attualmente Noceto), nei pressi di Parma.
Nulla [...] . Qualcuna delle sue opere fu anche precocemente stampata, come le Questiones de latitudinibus formarum (a Padova, Matteo Cerdone, 1482, 1486), la Questio disputata de tactu corporum durorum, tradita da diversi manoscritti, ma impressa «per Ottaviano ...
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