Psichiatra (Niederweningen, Zurigo, 1866 - Baltimora 1950). Dal 1892 negli Stati Uniti, dove ricoprì importanti incarichi scientifici e didattici, le sue concezioni influenzarono profondamente, e per decennî, [...] le origini della patologia dei disturbi mentali andassero rintracciate in anomalie della personalità e non in fatti cerebrali, introdusse in psichiatria un approccio pluralistico, prammatico e strutturale. Sottolineò l'importanza della relazione fra ...
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Medico italiano (n. Chacabuco, Buenos Aires, 1962). Laureato in Medicina presso l’Università di Buenos Aires (1985), si è trasferito in Italia nel 1989, ottenendo la laurea in Medicina all’Università di [...] clinica sui linfomi e docente di Oncologia presso l’Università vita e salute di Milano, ha condotto studi sui linfomi cerebrali, di cui ha definito le linee guida di trattamento applicate in tutti i Paesi. Fondatore dell’International primary CNS ...
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Linguistica
Articolazione a. Articolazione delle consonanti ottenuta applicando la punta della lingua contro i denti (per es. consonanti postdentali, t, d), o contro le gengive dell’arcata dentaria superiore [...] per es. l, n, r, s, z), o ancora contro il palato duro (consonanti retroflesse, anche dette invertite o cacuminali o cerebrali, per es. t e r nella pronunzia siciliana di tre).
Medicina
Segmento a. (o zona) Il parenchima del lobo polmonare superiore ...
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Medico statunitense (East Hampton, Connecticut, 1851 - Cairo, New York, 1916), discendente da una famiglia di medici; pubblicò (1872) la descrizione della corea cronica degli adulti (corea di H.), già [...] individuata dal nonno e dal padre. È una malattia ereditaria dominante, a insorgenza tardiva ed evoluzione progressiva, connessa a processi di atrofia di aree cerebrali. Il gene coinvolto è localizzato sul cromosoma 4. ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] delle scimmie. l primi risultati che misero in rilievo l'attività congiunta e prolungata, sia del talamo che della corteccia cerebrale, vennero presentati da E.W. Dempsey e R.S. Morison negli anni Quaranta (Dempsey e Morison, 1942). Le loro ricerche ...
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Medico greco (fine del 2º sec. d. C.), della scuola eclettica. Nelle sue due opere sulle malattie acute e croniche, conservateci quasi per intero, in 4 libri ciascuna, lasciò pregevoli descrizioni del [...] diabete, della gotta e delle pleuriti e mostrò evolute conoscenze anatomiche e patologiche, soprattutto nello studio dei sintomi che distinguono le paralisi cerebrali da quelle spinali. ...
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SONNO E VEGLIA
Gian Franco Rossi
. Con i termini di s. (XXXII, p. 145) e v. vengono definiti due stati fisiologici comuni a tutti gli animali, obiettivamente caratterizzati rispettivamente dalla perdita [...] 'orologio biologico". Ci limiteremo quindi a riferire in merito a quelle che oggi vengono considerate le ipotesi più attendibili sui meccanismi cerebrali responsabili della comparsa e del mantenimento degli stati di v. e di s., e del come l'uno possa ...
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Neurologo e psichiatra (Providence Green, Yorkshire, 1835 - Londra 1911). Attraverso una sistematica osservazione clinica pervenne a una interpretazione patogenetica dei disturbi neurologici e dell'alienazione [...] moderne. Si dedicò particolarmente all'oculistica e alla neurologia; propugnò l'uso dell'oftalmoscopio nella diagnosi delle affezioni cerebrali e per primo descrisse l'epilessia corticale (che fu da lui detta epilessia jacksoniana) e una sindrome ...
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Visualizzare il funzionamento del cervello umano
Adina L. Roskies
(Department of Neurology and Neurological Surgery, Washington University School of Medicine, Saint Louis, Missouri, USA)
Steven E. Petersen
(Department [...] M.H., LIANG, G.E., LIU, D., MOSKALENKO, Y.E., SUI, J., WEI, L. (1996) Neuronal units linked to microvascular modules in cerebral cortex: response elements for imaging the brain. Cereb. Cortex, 6, 647-660.
ZEKI, S., WATSON, J.D., LUECK, C.J., FRISTON ...
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antidepressivi, fàrmaci Sostanze, di diversa composizione chimica, aventi l'effetto di stimolare il sistema nervoso centrale e indicate perciò nella cura delle sindromi depressive (psicosi maniaco-depressiva, [...] (che hanno origine da fattori interni all'organismo). Il loro principio di azione si basa sul controllo dei livelli cerebrali dei neurotrasmettitori, la cui variazione determina cambiamenti dell’umore. Si parla di a. dopaminergici, serotoninergici e ...
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cerebrale
agg. [der. di cerebro, con influenza, nel sign. fig., del fr. cérébral]. – 1. a. In anatomia, del cervello o dei suoi costituenti: circonvoluzioni c., emisferi c.; arterie c.; corteccia c., sostanza grigia che forma lo strato superiore...