Vedi TERRACOTTA dell'anno: 1966 - 1997
TERRACOTTA
A. Andrén
La parola italiana "terracotta" viene usata, dal Rinascimento in poi, e oggi anche in altre lingue, per indicare varî prodotti di argilla [...] ma per buona parte in quelle dei bronzisti. Vitruvio (III, 3, 5) dice espressamente che il Capitolium romano, il tempio di Cerere testé citato ed altri templi dello stesso tipo erano ornati con opere figurate di t. o di bronzo dorato, ed altri autori ...
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(gr. Δημήτηρ) Divinità femminile greca: secondo Esiodo è figlia di Crono e di Rea, sorella di Estia, Era, Zeus, Posidone e Ade. Ma dietro la sistemazione esiodea si conservano i tratti di un’antichissima [...] . In Attica per D. si festeggiavano le Proerosie (o Proareturie), le Procaristerie, le Aloe. Presso i Romani D. fu identificata con Cerere.
Gli attributi di D. e Persefone sono: le spighe di grano, il narciso e il papavero, simbolo di fecondità, il ...
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(II, p. 498; App. I, p. 87; II, i, p. 136; III, i, p. 70; IV, i, p. 101; V, i, p. 125)
Scienze alimentari e nutrizionali
di Emanuele Djalma Vitali
Sul finire del 20° sec., accanto ai tradizionali indirizzi [...] a sedarla. La Fame si rivela, perciò, una perversa alleata della potenza materna ("La Fame, pur essendo contraria all'operato di Cèrere, eseguì l'ordine" ivi, vv. 814-15): è il suo braccio armato contro i desideri di distinzione, di autonomia e di ...
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Il 30 luglio 1783 fu battezzato nella cattedrale di Caracas (Venezuela) il quarto figlio (nato 6 giorni prima) di don Giovanni Vincenzo Bolívar e di Maria Concetta Palacios, al quale furono dati i nomi [...] mi sono venute. La sua morte mi mise sulla via della politica e mi fece seguire il carro di Marte invece dell'aratro di Cerere". Tornò dunque in Europa: nel 1804 assistette all'incoronazione di Napoleone I. Ma s'egli sino a quel giorno si era sempre ...
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MARZABOTTO
Pericle Ducati
. Piccola località a 24 chilometri da Bologna, sulla riva sinistra del corso montano del Reno. Ivi il fiume forma un ampio gomito, che lambisce, anzi corrode, un pianoro, [...] tripartito, come appare dalle sue sostruzioni (m. 19 per 22,80), ed evidentemente dedicato a una triade infernale corrispondente a Cerere, Libero, Libera; d è un secondo podio-altare (m. 9 per 9) di accuratissima esecuzione, con avancorpo a gradini e ...
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TABULARIO
Gioacchino MANCINI
. In Roma, nei tempi più antichi gli atti pubblici (tabulae publicae) erano conservati in luoghi diversi della città, costituendo ciascun gruppo una serie distinta di documenti. [...] recò grandi danni anche all'archivio di stato del Campidoglio. Altri archivî pubblici in Roma erano presso il tempio di Cerere, sotto la sorveglianza dei tribuni e degli edili della plebe, e nell'atrium Libertatis, presso il Foro, amministrato dai ...
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È il "corno dell'abbondanza", simbolo della fertilità, emblema del complesso di beni necessarî alla vita umana. La leggenda voleva che essendosi spezzato uno dei corni della capra Amaltea che nutriva il [...] , divinità di ben maggiore importanza a Roma che in Grecia. Per tali concetti è naturale che anche divinità maggiori, come Cerere, Giunone, Cibele, Hestia (e i suoi seguaci, gli dei Lari), siano figurate col cornucopia, che appare variamente ornato e ...
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Vedi ISERNIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
ISERNIA
G. Ambrosetti
(Aesernia, Esernie, Esernia, Serni civitas). − Città del Sannio, in territorio dei Pentri, 18 miglia a N di Bovianum Undecimanorum.
Sorge [...] forse da un gentilizio), Liber Gratillianus, Genius deivi Iulii, Genius municipii. Particolare interesse presentano i due culti di Cerere (Deia Libera) e Venus, e quello di Iuno regina pop. cioè nella tipica attribuzione etruscolatina di protettrice ...
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ITALIOTA, Stile
L. Vlad Borrelli
ITALIOTA, Stile. − È lo stile delle manifestazioni artistiche attribuibili a quelle popolazioni che gli antichi designarono come italiote, e cioè dei coloni greci trapiantatisi [...] ornamentali (come ad esempio le foglie che ornano il collarino del capitello delle colonne della Basilica e del Tempio di Cerere sempre a Paestum) e in taluni "ionismi". Sul litorale ionico, a Locri, a Taranto, ci si ispirerà più decisamente a ...
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OSCHI
Giacomo Devoto
. La nazionalità nata dalla fusione dei Sanniti con gli Opici, in seguito all'eliminazione della potenza etrusca nella seconda metà del sec. V ha assunto il nome di osca per un [...] che è attestato presso gli Oschi solo attraverso il derivato Fisio, attributo di una parola oscura pomperia.
Infine Cerere-Demetra nella sua funzione di dea infernale compare nella cosiddetta "maledizione di Vibia", tavoletta di piombo contenente una ...
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cerere
cèrere s. f. [dal nome della dea Cerere (v. Cerere)]. – Erba annua delle graminacee (Aegilops geniculata), detta anche gramigna stellata, comune in Italia nei campi e negli incolti, caratterizzata da spiga breve e glumette con due o...
Cerere
Cèrere. – Nome (lat. Ceres -ĕris) della dea dei campi, assunto talora nella lingua poetica e letteraria per indicare antonomasticamente le biade, il pane: con l’acqua e con C. a le mense Gli aurati vasi e i nitidi canestri ... eran...